Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani

Dal 2014 la comunità internazionale ha voluto porre con forza all’attenzione delle pubblica opinione l’esistenza del mercato di esseri umani attraverso la  Giornata Mondiale contro la Tratta di Persone, indetta il 18 dicembre 2013 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata ogni anno il 30 luglio (Risoluzione A/RES/68/192)

L’Unione europea con il piano 2021-2025 ha adottato una strategia di lotta al traffico degli esseri umani che punta alla prevenzione di questo crimine, all’arresto dei trafficanti e alla protezione delle vittime.

Il Gruppo di coordinamento interagenzia contro la tratta di esseri umani (ICAT) ha lanciato un messaggio che richiama i governi le altre parti coinvolte a dedicare l’attenzione e le risorse adeguate alla lotta contro la tratta, ad agire immediatamente per rafforzare le misure per affrontare la vulnerabilità alla tratta di persone, perseguire efficacemente gli autori dei reati e coloro che traggono vantaggio dallo sfruttamento, oltre a e migliorare l’accesso delle vittime di tratta a una protezione e a un sostegno basato sui diritti umani, informato sui traumi e sensibile al genere, all’età e alla disabilità, in modo chenessuno – vittima di tratta o a rischio – venga lasciato indietro.

In Italia, lo scorso 19 ottobre c’è stata l’adozione  del  piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani relativo al periodo 2022-2025, deliberata dal Consiglio dei Ministri, che definisce le strategie pluriennali e le azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione, all’emersione e all’integrazione sociale delle vittime.

Il Piano è fondato sulle quattro direttrici che a livello internazionale guidano la lotta alla tratta degli esseri umani. Le singole azioni specifiche sono associate a tali direttrici:

prevenzione, attraverso un maggior numero di azioni volte a scongiurare l’ulteriore propagarsi del fenomeno della tratta. Grande rilievo assumono le azioni di formazione continua di tutti gli operatori coinvolti al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno, ponendo in essere anche azioni di informazione della popolazione in generale;

persecuzione del crimine con misure volte a far progredire ulteriormente il settore giustizia, rafforzando la sicurezza delle vittime e lo smantellamento delle strutture criminali dedite al reato e la cooperazione giudiziaria;

protezione attraverso strumenti idonei a garantire le vittime, con particolare attenzione alle donne, ai minori e alle categorie vulnerabili;

cooperazione mediante azioni con carattere integrativo e di supporto, per diffondere la cultura della legalità e imprimere un nuovo corso alla storia del fenomeno.