Piano Incas – Inclusione dei cittadini stranieri e Contrasto allo Sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato

 

Cosa è InCaS

InCaS è il Piano d’Azione a supporto degli enti locali nell’ambito dei processi di Inclusione dei cittadini stranieri e degli interventi di Contrasto allo Sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.

 

La durata

Gli obiettivi

La realizzazione

  • la mappatura
  • il Rapporto preliminare e il Rapporto finale
  • i dieci Comuni coinvolti
  • la Segreteria Tecnica
  • la Task force
  • i Piani Multisettoriali
  • i casi di studio
  • lo scambio delle buone prassi
  • le testimonianze degli Amministratori  dei Comuni Incas
  • il Rapporto sulle condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agro-alimentare
  • I Piani Locali Multisettoriali (MLP) dei Comuni
  • I Focus Tematici

Le notizie InCaS

 

Quanto dura InCaS

InCas dura 24 mesi dal 9 agosto 2021 all’8 agosto 2023

 

Quali sono gli OBIETTIVI di InCaS

 Il progetto “InCaS”, realizzato da ANCI in collaborazione con Cittalia e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mediante il Fondo Nazionale Politiche Migratorie, persegue un duplice obiettivo:

  • sviluppare un programma di carattere nazionale che fornisca un supporto agli Enti locali sui cui territori si evidenzino fenomeni di sfruttamento e/o disagio abitativo connesso al lavoro agricolo, coadiuvandoli nell’elaborazione di policy e strumenti efficaci per le misure di propria competenza finalizzate all’attuazione, a livello locale, del “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato”;
  • favorire una efficace realizzazione dei progetti territoriali di inclusione sociale dei cittadini di Paesi terzi promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mediante un supporto continuativo agli enti locali coinvolti, in un’ottica di rafforzamento della governance multi-livello e nel rispetto dell’approccio place-based adottato dal Ministero.

 

Come si realizza InCaS

AZIONI/INTERVENTI A SUPPORTO DEI COMUNI PER LE MISURE DI PROPRIA COMPETENZA FINALIZZATE ALL’ATTUAZIONE, A LIVELLO LOCALE, DEL PIANO TRIENNALE DI CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN AGRICOLTURA E AL CAPORALATO

 

La mappatura

Il progetto ha preso avvio nell’agosto 2021 con la realizzazione – in stretto coordinamento col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – di una indagine/mappatura nazionale finalizzata ad ottenere informazioni puntuali sul fenomeno dello sfruttamento lavorativo dei cittadini di Paesi terzi in agricoltura nei vari contesti locali e a selezionare alcuni contesti locali di particolare rilevanza su cui effettuare delle attività pilota.

La rilevazione statistica su scala nazionale, di tipo censuario, era incentrata sulla presenza di lavoratori stranieri impiegati nell’ambito agro-alimentare che vivono in realtà formali e informali e ha coinvolto tutti i Comuni italiani ottenendo un tasso di risposta del 48,7%, con ben 3.851 Comuni rispondenti.

 

Il Rapporto preliminare e finale

Conclusa la fase della rilevazione si è proceduto al controllo e alla normalizzazione del dataset per la successiva elaborazione statistica dei dati e sono stati elaborati il Rapporto preliminare di Sintesi contenente i principali risultati dell’indagine, disponibile a partire da marzo 2022, e successivamente nel maggio 2022 è stato finalizzato il Rapporto finale di indagine che sarà presentato nel mese di luglio.

 

I dieci Comuni

A seguito dell’indagine, di comune accordo col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati individuati dieci contesti territoriali considerati di particolare interesse e a partire dal mese di giugno 2022 ANCI e Cittalia hanno avviato un servizio di supporto e accompagnamento alle Amministrazioni locali individuate, finalizzato allo sviluppo di Piani locali multisettoriali (PLM), cioè di specifici piani d’azione locali, come concreto strumento di attuazione a livello territoriale del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.

 

La Segreteria tecnica

In particolare, ANCI e Cittalia mettono a disposizione dei 10 Comuni selezionati una Segreteria Tecnica mediante la quale vengono attivati dei servizi specifici di facilitazione dei processi di costruzione delle reti (network building) e di sostegno alla programmazione e progettazione degli interventi da parte degli Enti locali. Nell’ambito di queste attività, che sono svolte in stretto coordinamento con le Amministrazioni locali di riferimento, ANCI e Cittalia intendono favorire l’attivazione di reti locali su base intra-territoriale, con l’organizzazione in ciascun contesto selezionato di gruppi di lavoro locali che vedano la presenza di tutti i principali stakeholders interessati al tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.

 

La Task force

I processi di individuazione e gestione delle coalizioni locali, nonché di elaborazione del PLM, sono facilitati da un’apposita Task force territoriale facente capo alla Segreteria Tecnica, che fornisce un costante accompagnamento e supporto ai territori coinvolti. L’obiettivo finale è quello di sostenere, attraverso un’intensa attività di affiancamento e di condivisone degli strumenti, il processo di elaborazione di efficaci Piani Locali Mutlisettoriali nei 10 contesti selezionati, in accordo con le Amministrazioni locali di riferimento e tenendo in considerazione le caratteristiche specifiche dei singoli territori.

 

I Piani Locali Multisettoriali

Per facilitare il processo di costruzione dei Piani Locali Multisettoriali, ANCI e Cittalia hanno realizzato uno schema di “Masterplan” – da intendersi come documento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva di programmazione del territorio sul tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo dei cittadini di Paesi terzi – che è stato messo a disposizione degli Enti locali e che potrà essere utilizzato come modello di base per l’elaborazione dei documenti locali di programmazione.

Il servizio di supporto alle 10 Amministrazioni locali rappresenta il nucleo operativo e strategico principale del progetto e si concluderà nell’agosto 2023 con la finalizzazione dei Piani Locali Multisettoriali.

 

I casi di studio

Nell’ambito delle attività di supporto e accompagnamento, in accordo con le Amministrazioni locali coinvolte, ANCI e Cittalia realizzano anche degli approfondimenti qualitativi – interviste in profondità, singole e/o di gruppo, focus group – che daranno vita ad un rapporto di ricerca con dei casi di studio.

 

Lo scambio delle buone prassi

Il progetto prevede, inoltre, una serie di attività di animazione e confronto rivolte alla rete degli stakeholder e finalizzate alla raccolta e scambio di esperienze e buone prassi all’interno della community degli enti locali sul tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura. L’approfondimento qualitativo e l’attività di animazione hanno un taglio fortemente operativo, essendo finalizzate allo scambio di esperienze e buone prassi sul tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e ponendosi l’obiettivo di accelerare l’adozione di misure di contrasto locale al caporalato in un contesto che incoraggi un ruolo attivo degli enti locali mediante la condivisione e la co-partecipazione.

 

Le testimonianze degli Amministratori dei Comuni Incas

Parlano gli amministratori dei Comuni supportati nell’elaborazione di Piani Locali Multisettoriali contro sfruttamento e caporalato in agricoltura

Nel video  sono raccolte le testimonianze degli amministratori di Albenga, Castel Volturno, Corigliano Rossano, Lavello, Porto Recanati, Rovigo, Saluzzo, San Severo e Siracusa.

SCARICA QUI IL RAPPORTO SULLE CONDIZIONI ABITATIVE DEI MIGRANTI CHE LAVORANO NEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE

I PIANI LOCALI MULTISETTORIALI

Grazie anche al supporto fornito da ANCI e Cittalia attraverso interventi di sostegno individualizzato sul campo, otto Comuni – Albenga, Castel Volturno, Corigliano-Rossano, Lavello, Porto Recanati, Rovigo, Saluzzo e Siracusa – hanno realizzato in forma sperimentale dei processi mirati di pianificazione partecipativa che hanno portato alla definizione di altrettanti Piani Locali Multisettoriali di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, adottati formalmente tramite delibera di Giunta o di Consiglio Comunale.

I Piani Locali Multisettoriali rappresentano degli strumenti di attuazione a livello locale degli interventi previsti dal Piano Triennale nazionale, che sviluppa la strategia nazionale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato tramite un impianto di governance che coinvolge istituzioni nazionali e locali, rappresentanti dei datori di lavoro del settore agricolo e produttivo e le principali associazioni del Terzo settore.

I Piani locali così realizzati rappresentano il frutto di un processo ampio e integrato di partecipazione e di elaborazione, che ha visto le amministrazioni comunali protagoniste nell’attivazione dei principali attori e network istituzionali e nella creazione e consolidamento di reti multistakeholder territoriali.

Per facilitare la definizione e adozione dei Piani nei Comuni coinvolti nella prima fase di InCaS, sono stati istituiti 36 gruppi di lavoro tematici a cui hanno partecipato ben 250 organizzazioni diverse, per un totale di più di 110 incontri di rete, che hanno consentito agli Enti locali coinvolti di analizzare problemi e opportunità territoriali e di proporre soluzioni fattibili, sostenibili e coerenti con le politiche nazionali sul contrasto allo sfruttamento lavorativo in ambito agricolo nel loro territorio.

La dote di InCaS, con la realizzazione dei Piani locali multisettoriali, potrà costituire una leva importante anche per altre realtà territoriali, fornendo strumenti ed esempi concreti per l’attivazione e gestione di processi di pianificazione partecipata a livello locale sul delicato tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato. Nei prossimi mesi, infatti, attraverso lo sviluppo di specifiche attività di formazione e in raccordo col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANCI e Cittalia proseguiranno gli interventi di assistenza tecnica agli Enti locali con l’obiettivo di promuovere ulteriormente le competenze necessarie alla realizzazione di Piani Locali Multisettoriali di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato in agricoltura.

Ecco I Piani Locali Multisettoriali (PLM) di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato

PLM del Comune di Albenga

PLM del Comune di Castel Volturno

PLM del Comune di Corigliano Rossano

PLM del Comune di Lavello

PLM del Comune di Porto Recanati

PLM del Comune di Rovigo

PLM del Comune di Saluzzo

PLM del Comune di Siracusa

I FOCUS TEMATICI

Tra le attività del progetto InCas, c’è anche l’animazione di una comunità di pratiche sul contrasto allo sfruttamento lavorativo, per favorire lo scambio di esperienze e di strumenti utili e iniziative di networking e collaborazione inter-istituzionale. È in questo ambito che il progetto ha elaborato 5 focus tematici.

 

Il primo focus  è dedicato  alle

LINEE-GUIDA NAZIONALI IN MATERIA DI IDENTIFICAZIONE, PROTEZIONE E ASSISTENZA

DELLE VITTIME DI SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN AGRICOLTURA.

Partendo dalla costatazione che il tasso di lavoro non regolare nel comparto agroalimentare è il più elevato tra tutti i settori economici, l’approfondimento pone al suo centro la vulnerabilità delle persone vittime di sfruttamento.

Ricordando che le linee guida favoriranno una gestione uniforme degli interventi in raccordo con i Servizi ispettivi del lavoro, le Forze dell’ordine, le Parti sociali e il Terzo settore, si evidenzia come la vulnerabilità non conosca distinzione tra nazionalità della lavoratrice o del lavoratore che subisce lo sfruttamento lavorativo.

Ci si sofferma poi sul principio di valutazione del rischio legato al genere, all’età e a particolari vulnerabilità che possano interessare le vittime.

“Mettere a sistema le diverse politiche pubbliche” è la chiave indicata per rendere operativa una governance multilivello a trazione pubblica, tra le prime indicazioni delle linee guida. In questo ambito il ruolo degli enti locali si rivela determinante nella predisposizione dei piani di intervento multisettoriali.

Le linee guida vengono poi esaminate nelle singole e diverse fasi che ne compongono la struttura, contemplando in ciascuna di esse azioni di informazione e formazione.

 

Il secondo focus  descrive il

PIANO NAZIONALE PER LA LOTTA AL LAVORO SOMMERSO

entrato in vigore il 21 dicembre 2022.

Il Piano sarà realizzato dando attuazione a quanto prescrive il PNRR relativamente alle riduzione delle disuguaglianze determinate dai divari occupazionali.

Il Focus analizza le azioni del Piano, soffermandosi in particolare sull’attenzione che il Piano riserva ai settori del lavoro domestico, l’agricoltura appunto e l’edilizia e sulla creazione di reti interistituzionali di cooperazione tra le Autorità interessate, mediante la condivisione dei dati rilevati dalle singole Agenzie all’interno del Portale Nazionale del Sommerso.

Si evidenziano poi le connessioni con il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato e si descrivono i passaggi che porteranno all’elaborazione delle Linee guida nazionali con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni competenti in materia che potranno avvalersi delle esperienze già avviate in alcuni territori.

Si segnala infine la determinante fase delle attività formative destinate agli operatori, in una prospettiva che coinvolga i servizi destinati all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. dedicato al Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso.

 

Il terzo Focus presenta

LE MISURE DI SOSTEGNO ALL’AFFITTO E DI ACCOMPAGNAMENTO ALL’AUTONOMIA ABITATIVA

L’azione 5 del “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020 – 2022” delinea infatti gli interventi rivolti a superare la presenza di insediamenti informali e a favorire condizioni abitative più dignitose.

Gli enti locali hanno sempre avuto un ruolo importante in quest’ambito, che ora presenta specificità dovute anche ai cambiamenti dei processi di meccanizzazione in agricoltura, così come all’utilizzo delle serre che rende più estesa la stagionalità con conseguente aumento temporale delle necessità alloggiative.

Si analizzano quindi le misure di sostegno all’affitto e i piani individualizzati per lavoratrici e lavoratori, riportando le esperienze già realizzate, grazie a fondi pubblici o privati, in quattro Comuni che partecipano al progetto Incas.

Il Focus descrive come queste misure abbiano funzionato e come sia stato possibile metterle in atto da parte degli Enti locali, anche con la patecipazione del Terzo Settore e con un ruolo primario da parte degli sportelli sociali.

Il Focus si conclude sui molti aspetti, collaterali e positivi, che la disponibilità di un alloggio produce nella vita delle lavoratrici e dei lavoratori stranieri e nelle reti sociali che si rende possibile tessere.

Il quarto Focus descrive

L’ESPERIENZA DEL DISTRETTO “TERRE DEL MONVISO”

COME ESEMPIO DI POSITIVA SINERGIA DI INTERVENTO REGIONALE E COMUNALE

PER LA PROMOZIONE DELL’ACCOGLIENZA IN AZIENDA DEI LAVORATORI DEI LAVORATORI STAGIONALI IN AGRICOLTURA

Nel giugno 2023 infatti è stato sottoscritto, per il quarto anno consecutivo, il “Protocollo d’intesa tra Prefettura, Comuni, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Associazioni datoriali di categoria lavoro agricolo, Caritas, Associazione Papa Giovanni XXIII e Forze dell’Ordine, per la gestione della situazione degli aspiranti lavoratori stazionali senza dimora nel territorio saluzzese”.

Il Focus descrive cosa ha comportato l’azione che si prefiggeva il protocollo e quali sia stato l’effetto positivo per un’ampia maggioranza dei lavoratori stagionali impiegati in agricoltura nel distretto che sono stati accolti direttamente dalle aziende del territorio.

Si delineano quindi le principali misure legislative e amministrative messe in campo nel distretto per facilitare l’accoglienza dei lavoratori stagionali da parte delle aziende e si sottolinea come si tratti di aspetti replicabili in altri contesti interessati dalla presenza di lavoratori stagionali impegnati nel comparto agricolo.

Si conclude considerando che ciò che rende possibile l’accoglienza in azienda, al pari della disponibilità alloggiativa messa in atto dagli Enti Locali, vada monitorata per rendere uniformi questi processi, come garanzia per le lavoratrici e lavoratori di misure omogenee di accoglienza.

 

Il quinto Focus tematico descrive come si siano realizzate

LE FORESTERIE TEMPORANEE DI SALUZZO E SIRACUSA

I due territori , che partecipano insieme ad altri sette Comuni al progetto Incas, sono caratterizzati infatti da forte es esigenza di manodopera stagionale e dalla scarsità di alloggi per poterli ospitare ospitare, che ha causato, negli anni passati, la costituzione di ampi insediamenti
informali
Gli interventi realizzati hanno consentito di ridurne i disagi abitativi mettendo a disposizione servizi alloggiativi e la lo ro gestione attraverso la predisposizione di procedure formalizzate e una serie di servizi atti a sostenere i lavoratori agricoli in ambito
sanitario, lavorativo e sociale.

 

Supporto alle amministrazioni comunali nella progettazione, gestione e monitoraggio di interventi dedicati all’inclusione socio-lavorativa dei cittadini migranti

 Nell’ambito del progetto, ANCI e Cittalia – in stretto coordinamento col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – hanno avviato anche un servizio di supporto e accompagnamento mirato nei confronti delle Amministrazioni comunali destinatarie di finanziamenti nell’ambito della manifestazione di interesse “Idee progettuali per l’inclusione dei cittadini di Paesi terzi nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità sociale” avviata dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero nel 2019, al fine di favorire le attività di progettazione, di sviluppo, di esecuzione e di monitoraggio dei progetti locali incentrati sull'inclusione dei cittadini di Paesi terzi nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità sociale finanziati dal Ministero e che riguardano temi quali il potenziamento della rete dei servizi per l’integrazione, il disagio abitativo, l’inserimento lavorativo, il contrasto alla dispersione scolastica e l’inclusione delle nuove generazioni e dei minori, il sostegno psicologico, la partecipazione e la cittadinanza attiva.

Le attività realizzate da ANCI e da Cittalia includono un supporto e accompagnamento per favorire il convenzionamento di nuovi Comuni mediante un’attività di facilitazione dei contatti e di supporto per la definizione ed elaborazione di nuove proposte progettuali, nonché un accompagnamento per i Comuni già convenzionati tramite un sostegno personalizzato di natura tecnico-amministrativa, supporto in merito alle attività di monitoraggio, supporto preliminare in ambito di gestione finanziaria degli interventi e rendicontazione delle spese e supporto all’elaborazione o revisione progettuale.

 

LE NOTIZIE InCaS
A Corigliano Rossano il primo incontro operativo con la Task force del progetto “InCaS” per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato

Progetto InCaS: iniziati a Siracusa i lavori per la costruzione del Piano locale per il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori stranieri impiegati in agricoltura e al caporalato

Progetto INCAS: a Lavello avviati i lavori con l’incontro in Comune. Gruppi di lavoro su forme di tutela dallo sfruttamento e soluzioni abitative dei lavoratori agricoli.

Al via dal Comune di Albenga gli incontri del progetto INCAS per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato. I Comuni redigeranno i Piani Locali Multisettoriali

Avviata l'indagine sulle condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agro-alimentare

Indagine sulle condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agro-alimentare

Caporalato: Indagine condizioni abitative dei migranti nell’agro-alimentare