Progetto Incas: a Castel Volturno presentato il Piano Locale Multisettoriale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura

Appuntamento importante oggi a Castel Volturno con la  conferenza stampa per presentare l’esito del lavoro svolto nell’ambito del progetto Incas, cui hanno partecipato Giuseppe Castaldo, Prefetto di Caserta, Luigi Umberto Petrella, Sindaco di Castel Volturno, Pasquale Marrandino, Assessore all’agricoltura del Comune, Federica Tamburrino, Vicesindaco e Assessore all’Immigrazione del Comune,  Matteo Biffoni, sindaco di Prato  e delegato Anci all’Immigrazione, Mario Morcone, assessore  alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione della Regione Campania

La conferenza stampa si svolge a nove mesi dall’incontro di avvio del progetto,  svoltosi proprio nella stessa aula del consiglio comunale, per presentare i contenuti del Piano Locale Multisettoriale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, che il 6 luglio la Giunta comunale ha deliberato di acquisire.

Castel Volturno ha prontamente effettuato la mappatura degli insediamenti formali legati al lavoro agricolo e allo sfruttamento dei lavoratori e manifestato la volontà, come Comune, di voler agire in un contesto nazionale.

Conoscendo la specificità del territorio, nell’ambito del progetto Incas, Anci nazionale e Comune di Castel Volturno hanno cercato di costruire una strategia che consentisse al Piano triennale di contrasto al caporalato, strumento nazionale, di trovare radici concrete in questo territorio e di essere costruito sulle caratteristiche di questo territorio.

Un gruppo di lavoro, composto da Anci, Comune, Fondazione Cittalia, ha realizzato gli strumenti, coinvolgendo tutti i principali attori del territorio.

“Il contrasto al caporalato è una priorità della Prefettura”, ha ricordato il Prefetto Castaldo che è anche Commissario straordinario di Governo per l’area del Comune di Castel Volturno. ”Un impegno che ci deve vedere tutti uniti”,  ha detto il Prefetto,  richiamando il protocollo con Anci del 2021, che prevede il Consiglio Territoriale dell’Immigrazione, “fondamentale strumento di partecipazione”.

E’ stato ricordato che Caserta ha la rete agricola di qualità cui si stanno  iscrivendo le aziende della provincia, mentre sta partendo il progetto  “Alt caporalato” ed è attivo un progetto, approvato dal Fami, per favorire l’integrazione, cosi come è attiva la task force  di contrasto al fenomeno.

Nei CAS vengono diffusi messaggi multilingue che invitano gli ospiti a denunciare alle autorità fenomeni di caporalato.

Il Sindaco Petrella ha ringraziato per l’opportunità che il progetto Incas ha dato al suo, come ad altri 8 Comuni italiani interessati dalle stesse problematiche legate allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

“Il Piano è il risultato di un  confronto partito dall’analisi delle problematiche del fenomeno, per poi individuare delle azioni che, ci tengo a sottolinearlo, non riguarda solamente i migranti ma tutta la comunità locale”, ha ricordato il Sindaco.

Per il Sindaco Petrella, il confronto con altri Comuni, avvenuto nell’ambito del progetto Incas, è stato poi un elemento fondamentale.

“Lavorare insieme, in sinergia tra tutti gli attori del territorio”, dice il sindaco Petrella, ”è la strada maestra per raggiungere gli obiettivi di integrazione, che coinvolgono anche la comunità locale.”

“Una progettazione mirata su Castel Volturno”, ha sottolineato l’assessore Marrandino, ”grazie alla collaborazione tra le parti sociali, ma anche al lavoro del nostro tutor di progetto, Marco Milano. Sono entusiasta perché tutte le esigenze del territorio sono state riportate in modo puntuale nella progettazione”.

Il Piano, illustrato dall’assessore Tamburrino, prevede le azioni relative agli alloggi, ai trasporti, all’accompagnamento sociale e amministrativo ai servizi, ai percorsi di inclusione professionale, alla partecipazione attiva dei cittadini stranieri (osservatorio, consulta comunale), al centro polivalente, alla mediazione culturale e all’informazione.

“Il Progetto Incas nasce per capire come il lavoro dell’Anci e del Ministero del Lavoro potesse  affrontare un tema esistente e far fare qualche passo ai Comuni interessati dal fenomeno”, ha ricordato Matteo Biffoni.

“Il Comune di Castel Volturno sta lavorando per dare risposte, che insieme a tutti, possano avere impatto positivo. E’ una grande soddisfazione per Anci che un progetto pensato stia arrivando dove volevamo portarlo”, ha concluso Biffoni.

“Per la Regione Campania Castel Volturno è da tempo un punto di riferimento per una serie di azioni”, ha detto l’assessore regionale  Morcone, “La Regione quindi c’è,  possiamo e dobbiamo lavorare insieme al Comune e all’Anci sui temi indicati dal Piano. Abbiamo però anche il dovere,” ha proseguito Morcone, “di chiudere le questioni legate ai permessi di soggiorno e dell’anagrafe. Mentre stiamo lavorando positivamente sulla parità di genere e sul lavoro agricolo di qualità.”

Presenti alla conferenza stampa le associazioni che hanno partecipato al percorso che ha portato all’elaborazione del Piano: Centro Fernandes, Missionari Comboniani di Castel Volturno, Movimento Migranti e Rifugiati Caserta, Cidis Onlus, Emergency Castel Volturno, CSA ex canapificio Caserta.