Reddito di cittadinanza, Vecchi: “Preoccupazione per l’impatto del decreto sui Comuni. Serve maggiore sostegno”

Una delegazione di Anci, guidata dal sindaco di Reggio Emilia e delegato al Welfare Luca Vecchi, composta dagli assessori di Napoli e Milano, Roberta Gaeta e Pierfrancesco Majorino, ha incontrato il 24 gennaio i tecnici del Ministero del lavoro per discutere del percorso attuativo del Reddito di Cittadinanza.

“Abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni per l’impatto della riforma sul ruolo dei Comuni i quali rischiano di non essere nella condizione di poter rispondere ai bisogni delle persone. Coinvolgere i Comuni nella predisposizione di progetti di utilità sociale con i beneficiari del Reddito di Cittadinanza (i cosiddetti lavori socialmente utili), così com’è attualmente previsto, – ha sottolieato Vecchi – richiede un chiarimento sulle ricadute operative amministrative e assicurative del sistema dei servizi sociali e una adeguata disponibilità di risorse per consentire ai Comuni di prendersi carico di situazioni di fragilità e costruire, magari insieme ai tanti soggetti del terzo settore, reali percorsi di impegno sociale o lavorativo dei beneficiari”.
Rispetto invece alla platea di beneficiari, Vecchi ha chiarito: “La riforma imposta con altrettanta chiarezza i percorsi di erogazione del sussidio, ma è attualmente debole nella possibilità di offrire adeguate e tempestive occasioni di impiego da parte dei Centri per l’impiego e occasioni di impegno sociale da parte dei Comuni”.
“E’ del tutto evidente – ha quindi concluso – che se questa parte della riforma non risultasse efficace si disperderebbero molte delle aspettative che la stessa ripone sul contrasto alla povertà. Per queste ragioni confidiamo che il confronto possa proseguire e aiutare il superamento dell’attuale grande preoccupazione che non vorremmo diventasse insoddisfazione per i cittadini”.