Polizia municipale, la fotografia di una professione che cambia nel rapporto annuale Cittalia-Anci

Le città si confermano i contesti principali in cui agire in favore della sicurezza stradale. Degli oltre 186mila incidenti stradali registrati nel 2012 il 75,9% avviene in ambito urbano, secondo i dati del rapporto Aci-Istat, di cui il 58% nelle 143 città italiane capoluogo di provincia o con più di 50mila abitanti oggetto del Rapporto Nazionale sull’attività della Polizia Municipale realizzato da Anci e Cittalia.

La ricerca Cittalia-Anci, che riguarda città in cui vivono ben 19 milioni di italiani, mette in luce la grande polivalenza dei corpi di Polizia Municipale, la cui giornata-tipo si articola in interventi molti diversi tra loro: 23 azioni di polizia amministrativa (controlli e accertamenti); 34 interventi di polizia di sicurezza (controlli coordinati del territorio, accertamenti di violazioni della sicurezza urbana); 10 interventi di polizia giudiziaria (per violazioni varie) e ben 287 interventi di polizia stradale (tra sanzioni, rilievi di incidenti stradali ed educazione stradale nelle scuole).
L’87% dell’attività della Polizia Municipale è attività di polizia stradale, un insieme di interventi che intendono agire sui comportamenti di chi utilizza mezzi di trasporto autonomi attraverso controlli, sanzioni ma anche educazione stradale. Una parte delle attività, invece, è dedicata ad interventi necessari in casi di incidenti stradali. Sempre di più le Polizie Municipali operano, sul fronte della sicurezza stradale, in sinergia con altri attori a livello comunale oltre che a livello regionale e nazionale. I comuni, soprattutto quelli medio-grandi, si sono dotati di Piani che organizzano trasporti e mobilità, anche in funzione di una maggiore sicurezza, specie degli utenti deboli della strada. Aumentano quindi nelle città le Zone 30, le piste ciclabili, le rotatorie e gli strumenti di riduzione della velocità e l’attenzione agli attraversamenti pedonali.
Le Polizie municipali italiane risultano particolarmente attive non solo in fatto di controllo ma anche sul fronte dell’educazione stradale, nell’ottica della prevenzione e dell’informazione dei più giovani. Sono 235.280 gli alunni coinvolti per un totale di 42.558 le ore di educazione stradale nelle scuole. Le attività di educazione riguardano principalmente le regole del Codice della strada ma, in molti casi, i piani dell’offerta formativa definiti dalle scuole prevedono interventi della Polizia Municipale, anche insieme alle associazioni, orientati all’educazione civica e al tema, più generale, della convivenza civile.
I controlli stradali diventano poi attività di polizia giudiziaria nel caso di reati connessi alla guida dei veicoli: 116.977 le diverse posizioni penali gestite dai 143 comandi nel 2012, 2.935 i pirati stradali, 4.292 i conducenti senza patente, 7.060 casi di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, 21.625 le denunce all’autorità giudiziaria. 39.228 i documenti ritirati e 271.817 i provvedimenti coattivi sui veicoli. Altro ambito di attività prevalente è quello sulle attività di sicurezza, in prevalenza attività legate al presidio del territorio (per un totale di 362.664 interventi e 107.899 controlli coordinati) dove le Polizie Locali sono chiamate a collaborare all’azione di altri corpi di polizia.
Data la grande articolazione delle attività delle Polizie Municipali e la necessità di specializzazione in ognuna di queste, il personale viene costantemente formato: tra il 2011 e il 2012 si evidenzia un rafforzamento del peso dell’addestramento alla guida, per l’uso delle armi e per difesa e dell’aggiornamento di polizia giudiziaria ed amministrativa, mentre diminuiscono gli interventi finalizzati all’aggiornamento sul codice della strada e polizia locale.

“I corpi di Polizia Municipale svolgono un ruolo decisivo per la sicurezza dei territori e la qualità della vita dei cittadini – afferma il sindaco di Modena Giorgio Pighi, delegato Anci alla sicurezza – La complessità delle funzioni assegnate agli oltre sessantamila agenti attivi in tutta Italia testimoniano l’evoluzione di una figura professionale necessaria non solo sul fronte della mobilità ma anche come garante di sicurezza integrata per i cittadini. Valorizzare l’azione dei corpi di Polizia municipale attivi in ogni comune attraverso un regolamento che disciplini le attività di dettaglio in tema di sicurezza e polizia urbana rappresenta una priorità rilanciata da Anci per aggiornare la normativa in vigore e migliorare l’efficacia dell’azione a livello urbano”.
“La ricerca realizzata da Anci in collaborazione con la Fondazione Cittalia – afferma il responsabile dell’ dall’Area Sicurezza, Infrastrutture e Protezione Civile dell’ANCI Antonio Ragonesi – evidenzia la molteplicità degli interventi e delle specializzazioni presenti nei diversi Corpi, oltre ad una serie di attività pressoché sconosciute dalla maggior parte dei cittadini, dalla repressione dei comportamenti illegali alle attività di prevenzione e di diffusione e del rafforzamento della legalità. Il rapporto traccia il quadro di una professione in evoluzione, accendendo i riflettori sul lavoro di migliaia di operatori impegnati quotidianamente a mettere in pratica un’azione di prossimità capace di garantire sicurezza e legalità al territorio e ai cittadini”.

Scarica il Rapporto nazionale sull’attività della polizia municipale