L’Anci in audizione alla Commissione bicamerale per il federalismo fiscale

altGraziano Delrio, vicepresidente dell’Anci e delegato alla Finanza locale, e il sindaco di Verona Flavio Tosi, hanno partecipato ad una audizione del Comitato dei Dodici davanti alla Commissione bicamerale per il federalismo fiscale, consegnando anche un documento relativo allo stato di attuazione della legge 42 (il federalismo fiscale, appunto), nonche’ un documento di emendamenti al decreto su premi e sanzioni.
L’attuazione del federalismo fiscale e’ fortemente pregiudicata dalle manovre economiche del governo, hanno fatto presente i rappresentanti dell’Associazione. Ecco perché occorrerebbero urgentemente correttivi importanti ai decreti attuativi gia’ emanati, e a quello sui premi e le sanzioni agli amministratori, in via di approvazione.
Innanzitutto – ha spiegato il vicepresidente Anci – il federalismo rischia di essere compromesso dalla forte decurtazione arrivata con la manovra triennale del governo: da qui la richiesta che la fiscalizzazione dei trasferimenti agli enti locali avvenga facendo riferimento alle risorse assegnate ai Comuni al 31 dicembre 2010, cosi’ come previsto dalla manovra.

Il comparto dei Comuni, ha sottolineato Delrio, si aspetta adesso dalla nuova manovra del governo un alleggerimento dei vincoli: se c’e’ ancora una speranza per applicare il federalismo fiscale e’ quella di dare agli amministratori la possibilita’ di recuperare autonomia e responsabilita’, e dunque la capacita’ di essere giudicati dagli elettori in base al proprio operato.

Entrando nel dettaglio dei decreti attuativi, Delrio segnala “l’inadeguatezza delle informazioni tecniche sul federalismo demaniale, che al momento non puo’ che restare al palo”. Su Roma Capitale “chiediamo di accelerare sulla presenzazione del decreto che dovrebbe definirne funzioni e risorse”. Sulla questione dei fabbisogni standard, invece, Delrio segnala che “gli enti locali sono impegnati in prima linea per la loro individuazione, e i Comuni hanno gia’ risposto per il 90% ai questionari inviati sui territori. Resta il fatto che le amministrazioni centrali dello Stato continuano a non essere coinvolte in questo processo”.

Il vicepresidente si concentra pero’ soprattutto sul decreto sul fisco municipale: “Chiediamo di verificare la possibilità di conoscere i dati sul gettito Iva comunale, altrimenti sarebbe bene prenderne atto e ritornare alla compartecipazione Irpef. Serve poi una migliore perequazione sul gettito dei tributi immobiliari connessi ai trasferimenti di proprietà, una puntualizzazione della fonte di finanziamento delle perequazione a carico delle fiscalità generale. Infine è assolutamente urgente – prosegue Delrio – acquisire dal Governo certezze sull’insediamento della Conferenza per il coordinamento della finanza pubblica: i termini di legge stanno per scadere”.

Passando al decreto Premi e sanzioni, Delrio manifesta infine “forti e gravi perplessità: in particolare pensiamo che debbano essere aboliti tutti i riferimenti propagandistici del testo, come quello relativo al ‘fallimento politico’ degli amministratori”. Inoltre, fa notare il vicepresidente Anci “molte delle previsioni di questo decreto si intersecano con altre fonti normative, come il Tuel, e rischiano di essere costruite sulla base di un sistema normativo superato, ormai incongruo con i principi stabiliti dal federalismo”. Riguardo i meccanismi premiali, poi, Delrio ha esposto alla Commissione le proposte dell’Anci già espresse nel corso dell’ultimo Consiglio nazionale dell’Associazione.