Urbact City Festival : non solo una conferenza

Tutti sono stati parte dell’intero processo … e questo ha creato un’atmosfera di entusiasmo e creatività

Per tutti i 470 partecipanti l’Urbact City Festival non è stata la solita conferenza: ogni partecipante si è trasformato in un co-autore del Festival e anche del proprio percorso formativo. In un certo senso, le vere protagoniste del Festival sono state le tante esperienze.

Vuoi scoprire dall’interno le esperienze di Riga Urbact Festival ? Qui li raccontiamo con parole, immagini e video!

 

Movimento

La linfa vitale delle città è rappresentata dal movimento delle persone, proprio come è accaduto anche per Urbact City Festival! Fin dall’inizio del Festival i partecipanti sono stati invitati a spostarsi fisicamente e mentalmente, senza mai fermarsi.

Stare in piedi, camminare, spostare scatole (leggere!), passare da una sessione all’altra …. qualcuno l’ha trovato abbastanza stancante … ma non è proprio questa una delle caratteristiche principali di un Festival ? Esperienze stancanti ma vive, che impegnano il corpo e la mente, e che ti rimangono dentro per diverso tempo. E’ stato proprio questo il caso di Riga!

Alcune di queste esperienze possono essere vissute nuovamente attraverso i video come quello di in ‘10 walkshops in 3 minutes’, nel quale si può seguire la corsa dell’entusiasmante filmato cercando di carpire i significati più importanti del walkshop : un safari urbano e una sessione di lavoro interattivo per scambiare le conoscenze dei partner URBACT che si sono riuniti a Riga.

La sessione interattiva Unpacking Knowledge (Spacchetta La Conoscenza) è stata l’occasione in cui partecipanti che avevano preso parte a walkshop differenti si sono scambiati le loro esperienza e hanno lavorato assieme riguardo i punti più complessi dello sviluppo urbano delle proprie città.

Divertimento

Come ha spiegato Sally Kneeshaw all’apertura dell’evento «si impara molto di più se ci si diverte» ed è per questo che l’intrattenimento è diventato parte integrante del Festival.

Per esempio attraverso i mattoncini Lego le persone hanno potuto comprendere come è stato portato avanti il progetto Creative Spin, focalizzato sulla connessione tra cultura e creatività industriale, e che ha esposto l’affascinante esempio di Spikeri , antico quartiere dei magazzini industriali di Riga.

Gli amanti dei giochi di ruolo hanno potuto seguire alcune lezioni su come creare lavoro in città attraverso il network Urbact ESIMEC II: esempio di come ci si può avvicinare ad una tematica complessa in modo leggero e simpatico. La lezione può essere rivista qui

Provocare, turbare, per generare idee e soluzioni innovative

Anche questo ha fatto parte del gioco. Una valanga di idee e di domande ha permesso ai partecipanti di essere davvero interattivi per lo short Singing Flash Mobdurante l’ Ice Breaking Dinner durante il quale i partecipanti sono stati invitati a fare domande spinose al pubblico cantando in Lettone! Si trovavano così a dover addirittura abbattere il muro di timidezza per dover affrontare i problemi della loro città.

Imparare per trovare soluzioni

Ma tutto questo è solo un metodo di apprendimento creativo: il vero obiettivo è stata la riuscita del festival!

Attraverso tutti questi metodi innovativi, i partecipanti si sono impegnati nella ricerca di soluzioni per le loro città, e i contenuti seri e utili da condividere non sono mancati. Le Masterclass erano probabilmente la parte più formale del programma ed hanno offerto un approfondimento più dettagliato su argomenti specifici. Ad esempio, sul tema molto dibattuto dell’economia della condivisione o sull’impatto della pianificazione della città sui cittadini. Air BnB, Uber: sono strumenti utili o corrosivi per la città? Questa è stata una delle domande riassunte da Emma Clarence nell’articolo online disponibile qui. Sul tema della crescita urbana, per fare un altro esempio, i partecipanti hanno appreso da Adolf Sotoca l’utilizzo di strumenti e azioni specifiche usate per controllare lo sviluppo delle periferie. Inoltre, esempi specifici provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti hanno fornito una visione d’insieme delle diverse strategie che cercano il controllo della proliferazione urbana. L’articolo di Adolf basato su questo argomento può essere letto qui.

 

Nei Workshops  e nelle sessioni di Meet the Cities  le persone hanno potuto scoprire esempi provenienti da più di 30 città: presentato in modo informale e direttamente da professionisti, sono state concepite per divulgare la conoscenza acquisita dalle città grazie al loro coinvolgimento in una rete URBACT.

‘Non copiare mai, trova un tuo modo personale per coinvolgere gli stakeholders’, questo è uno dei messaggi principali del video sulle urban economies , dal quale si può scoprire come la città di San Sebastian in Spagna è riuscita a far crescere la sua attività legata al surf, un’idea di lavoro completamente nuova che ha incluso attori locali attorno ad un’unica tematica. Un altro esempio è quello di Linköping in Svezia, che sta lavorando sullo sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Oppure le soluzioni di Cluj (Romania), che ha lavorato su Cluster di successo.

Togliersi i dubbi e lavorare duro, trovare idee e talenti

Le soluzioni non devono essere solo facilmente replicabili. Trovare significa sfidare i propri preconcetti, per essere pronti ad innovazioni che possano essere poi modellate sui bisogni di ogni città.
Il processo di apprendimento di Urbact City Festival è andato quindi ben oltre il semplice accesso alla conoscenza, è stato infatti un modello da ripetere: lavorare insieme, lavorare sodo e imparare sempre attraverso l’entusiasmo. Tutti i partecipanti coinvolti a pieno titolo dall’esperienza, si occuperanno anche dopo il Festival di rispondere a domande impegnative e di trovare soluzioni su misura.
Una grande esperienza che può essere adattata in tutti i giorni della vita lavorativa, esaminando le soluzioni migliori per la propria città!

di Ségolène Pruvot

Tutti i video del Festival:

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Tutte le foto del Festival:

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