Programma europeo per l’innovazione nella lotta ai cambiamenti climatici

Sono 41 gli studenti universitari provenienti da diversi Paesi, che a Bologna, per due settimane, studieranno come contrastare i cambiamenti climatici attraverso progettualità, attività in aula, sul territorio e workshop. Dal 26 luglio all’8 agosto i giovani provenienti dagli atenei di tutta Europa studieranno idee e soluzioni per la sfida ai cambiamenti climatici. È questo il programma di The Journey 2015, la scuola estiva di Climate-Kic, il progetto di innovazione low-carbon dell’Unione Europea per l’innovazione e la ricerca industriale. Il percorso, della durata complessiva di 5 settimane, proseguirà poi a Zurigo e infine a Copenhagen dove gli studenti dovranno presentare il loro progetto ad una giuria di imprenditori ed esperti del settore, che premieranno le idee migliori. Nella tappa di Bologna ragazze e ragazzi alternano attività di formazione in aula con docenti ed esperti e visite in località e aziende emiliano-romagnole che hanno adottato soluzioni innovative sotto il profilo della sostenibilità ambientale e del miglioramento dell’efficienza energetica: aziende storiche e start up ma anche progetti delle amministrazioni locali e delle istituzioni regionali. Per approfondire i principi della sostenibilità e dell’efficienza energetica nella conservazione del patrimonio artistico, gli studenti visiteranno il cantiere del Palazzo Gulinelli, in ristrutturazione a Ferrara. Saranno presentati i progetti di mobilità sostenibile che si stanno sperimentando in regione (E-RMES) e all’interno di imprese importanti, tramite l’incontro con gli ingegneri della Magneti Marelli, che spiegheranno il funzionamento dei motori ibridi ed elettrici, e quelli della Lamborghini durante la visita al museo della casa automobilistica presso Sant’Agata bolognese. Il tema della “transizione” verso una società a basso impatto ambientale sarà approfondito durante la vista a Monteveglio, un piccolo paese sulle colline emiliane, che rappresenta il primo caso in Italia di “transition town”. Un modello di città dove i cittadini sono impegnati nella riduzione delle emissioni di CO2, nella produzione di energia da fonti rinnovabili, nel riutilizzo dei rifiuti in altri cicli produttivi o nel dar nuova vita a materiali che normalmente finirebbero in discarica e dove è stata realizzata una scuola a impatto zero. Agli studenti del Journey sarà presentata anche la Fabbrica Italiana Contadina, il parco tematico dedicato al cibo e alle eccellenze agroalimentari che sorgerà nel 2016 nell’area del CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna). Durante la visita alla Carpigiani, storico marchio bolognese di macchine per la produzione di gelato artigianale, gli studenti saranno impegnati in un’attività di team building in cui prepareranno il loro gelato. Climate-Kic è la comunità nata per diffondere la conoscenza, promuovere l’innovazione nella sfida ai cambiamenti climatici e favorire lo sviluppo e la creazione di una società low carbon.

È un’iniziativa europea promossa dall’EIT – European Institute of Innovation and Technology per sviluppare conoscenze e promuovere l’innovazione in ambiti tematici rilevanti per il cambiamento climatico. Riunisce più di 200 soggetti – università, enti di ricerca, industrie e amministrazioni – organizzati in 12 hub presenti in 10 paesi europei. La Climate-Kic non è un progetto ma una comunità dell’innovazione, basata sulla partecipazione, la condivisione delle esperienze e sul learning by doing. ASTER, il consorzio regionale per l’innovazione è sede del RIC – Regional Innovation Centre dell’Emilia-Romagna, e coordina le attività dei partner regionali della Climate-KIC sulle tematiche dell’innovazione nel settore dello sviluppo sostenibile. Oltre ad Aster, fanno parte del partenariato: AESS (Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile di Modena), ARPA (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna), CCPB (Controllo e certificazione), CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Comune di Bologna, CNR-IBIMET (Istituto di biometeorologia), ICIE (Istituto Cooperativo per l’Innovazione), IREN Energie Rinnovabili. MEEO (Meteorological Environmental Earth Observation), TRE (Tozzi Renewable Energy), Università di Bologna, Proambiente.