Riqualificazione di un sito dismesso nel Porto Vecchio di Trieste

altSarà un polo museale, culturale e didattico la centrale idrodinamica recuperata nel Porto Vecchio di Trieste, con impianti a pavimento nei controsoffitti della sala macchine. L’edificio si colloca all’interno dell’area demaniale del Porto Vecchio del capoluogo friulano e costituisce parte del Demanio culturale (secondo l’art. 53 del D.lg. 22 gennaio 2004 n. 42 e seguenti – Codice Beni Culturali). Dalla relazione storico-artistica si evince che il manufatto un tempo era adibito ad ospitare i macchinari, le unità di controllo e le relative attrezzature manutentive necessarie alla produzione dell’energia idraulica atte all’azionamento delle gru e dei mezzi di sollevamento distribuiti nel complesso portuale.

L’area circostante è delimitata su tre lati da ampi spazi carrabili, mentre il lato est è delimitato dal confine demaniale marittimo e da alcuni fasci di binari ferroviari. L’intero fabbricato dismesso ha richiesto un considerevole impegno per il recupero di tutte le parti storiche, sia architettoniche che impiantistico-strutturali e la completa riqualificazione con tre nuove accessibilità: la prima collocata sul corpo laterale – lato città, a servizio degli spazi museali e degli uffici presenti al primo livello; la seconda situata a metà del corpo centrale, a servizio degli spazi museali; la terza posizionata sul corpo laterale – lato barcola, a servizio dello spazio espositivo e didattico.

Il recupero ed il riutilizzo della centrale prevede inoltre un archivio, uno spazio espositivo ed uno di consultazione. Ora il bando per la riqualificazione degli interni.
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