Censimento cittadini ucraini per contributo spese sociali. Anci: “Operazione di successo”

Il delegato Anci immigrazione, Biffoni: “Un’operazione complessa realizzata da Anci e dalla sua fondazione Cittalia in soli 45 giorni e che ha visto il coinvolgimento di oltre 1.300 Comuni, tra cui 13 città metropolitane e 70 capoluoghi di provincia. Ringrazio davvero la struttura, che è riuscita in pochissimo tempo a chiudere con la massima attenzione verso i Comuni tutto ciò che era necessario per consentire loro di ricevere risorse utili per il territorio”

 

Sono scaduti il 13 giugno scorso i termini per il secondo censimento sulla presenza sul territorio dei Comuni di cittadini ucraini richiedenti protezione temporanea. Il censimento è funzionale al riparto del contributo per il rafforzamento temporaneo dei servizi sociali comunali. La legge ha affidato ad Anci il compito di coordinare anche per il 2023 l’aggiornamento del censimento, raccogliendo i moduli di richiesta inviati dai Comuni, con le indicazioni delle presenze.
“Un’operazione complessa realizzata da Anci e dalla sua fondazione Cittalia in soli 45 giorni e che ha visto il coinvolgimento di oltre 1.300 Comuni, tra cui 13 città metropolitane e 70 capoluoghi di provincia. Ringrazio davvero la struttura, che è riuscita in pochissimo tempo a chiudere con la massima attenzione verso i Comuni tutto ciò che era necessario per consentire loro di ricevere risorse utili per il territorio”. Così il sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione Matteo Biffoni commenta la conclusione dell’aggiornamento del censimento previsto dal decreto-legge 16/2023.
“I dati forniti dai Comuni – continua Biffoni- sono peraltro gli unici di cui disponiamo per avere informazioni granulari sulla presenza di cittadini Ucraini giunti in Italia a partire dalla fine di febbraio 2022, Comune per Comune”.
“L’impegno dei Comuni continua ad essere fondamentale – prosegue il Sindaco di Prato – nell’assistenza e nella presa in carico dei cittadini Ucraini, in particolare donne e bambini, in fuga dal conflitto bellico. Le attività messe in campo dai servizi sociali comunali hanno permesso di offrire la giusta accoglienza ai nuovi arrivati, soprattutto facilitando l’accesso ai servizi territoriali”.
“Il censimento realizzato così puntualmente permetterà ai Comuni di accedere al fondo per la spesa sociale, voluto fortemente da ANCI già nel 2022 e rinnovato per quest’anno, per complessivi 80 milioni da destinare al rafforzamento dei servizi sociali comunali. Risorse che potranno essere utilizzate liberamente dai Comuni nell’ambito dei servizi sociali, un ristoro per le casse comunali gravate dall’emergenza Ucraina”.
In queste ore gli uffici di ANCI/Cittalia stanno procedendo a stabilizzare i dati arrivati, così da poterli trasmettere alla Protezione civile, per definire il riparto a ciascun Comune beneficiario.
“Abbiamo chiesto e ottenuto per il 2023 – conclude Biffoni – che la liquidazione delle risorse fosse realizzata attraverso il Dipartimento di Finanza locale del Ministero dell’Interno, sperando che si riducano per la nuova assegnazione i tempi di trasferimento ai Comuni”