Città del Messico adotta strategie creative per la gestione razionale dei rifiuti

Cosa succede quando una delle più grandi discariche al mondo, in cui confluiscono i rifiuti di una vera e propria megalopoli è costretta a chiudere? La risposta arriva dall’amministrazione municipale e dagli abitanti di Città del Messico, che hanno adottato strategie innovative di gestione razionale dei rifiuti. Con i suoi 375 ettari, il sito di Bordo Poniente gestiva quotidianamente 1.430 tonnellate di rifiuti al giorno, un quantitativo enorme per il quale si sono dovute trovare soluzioni alternative.

La città si è trovata costretta a fare i conti con una cultura del riciclo praticamente inesistente, nonostante i piani municipali volti ad incrementare la quota di differenziata urbana e di compostaggio, ma soprattutto a cercare una risposta per affrontare la montagna di spazzatura, abbandonata alla decomposizione, non essendo la discarica dotata di alcun trattamento di copertura o di precauzione contro il percolato.

La prima misura messa in campo per arginare il problema è stata la realizzazione di un impianto di produzione di biogas; nella primavera del 2012 il Consejeria Juridica y de Servicios legales di Città del Messico ha lanciato un bando di gara internazionale dedicato alla cattura e all’utilizzo di biogas generato dai rifiuti del sito per il successivo impiego come combustibile in un impianto elettrico da 60 MW. Tuttavia, a fare la differenza nelle abitudini dei cittadini è stata l’iniziativa voluta dal sindaco di Città del Messico Marcelo Ebrard, che dalla primavera 2013, con cadenza mensile, ha fatto allestire nella capitale messicana, presso il Parco di Chapultec il Mercado de Trueque o Mercato del baratto.

Il principio alla base di questa piazza di scambio è semplice e accattivante: chiunque porti rifiuti riciclabili come carta, vetro, plastica o allumino, riceve in cambio dei “punti verdi”, una moneta creata per l’occasione con l’utilità di essere scambiata con prodotti alimentari di aziende agricole locali e biologiche. L’idea è stata di grande successo fra i cittadini, pronti ogni mese a mettersi in fila fin dalle prime luci del mattino per consegnare sacchi di rifiuti riciclabili. Un successo talmente inaspettato da non poter sempre accontentare tutti, a causa di un numero di partecipanti sempre più alto. “L’obiettivo è che le persone imparino a separare, mettere da parte e dare un valore ai rifiuti che producono – ha detto una rappresentante dell’amministrazione municipale di Città del Messico, Liliana Balcazar”.
Fonte: www.rinnovabili.it