Cittalia e Anci partecipano al Rapporto Nimby: partecipazione locale decisiva per il futuro dell’Italia

altCrescono le contestazioni territoriali rispetto alla realizzazione di opere pubbliche e progetti infrastrutturali nel nostro paese. A confermarlo l’ultimo rapporto realizzato dal Nimby forum e da Aris-Agenzia di ricerche informazione e società in collaborazione con Cittalia e Anci, presentato a Roma lo scorso 15 maggio.

Le opere contestate
Dall’indagine emerge un aumento del numero degli impianti contestati che arriva a 354, ovvero 151 nuove contestazioni aperte nel 2012 e 203 focolai già rilevati nelle precedenti edizioni del rapporto e ancora irrisolti. Le motivazioni che inducono comportamenti di contestazione vanno individuati nella preoccupazione per l’impatto ambientale dell’opera e per la qualità della vita. Inoltre, tali comportamenti denunciano anche uno scarso coinvolgimento della cittadinanza nel processo decisionale e autorizzativo dell’impianto stesso (nel 15,5% dei casi). Il comparto soggetto a maggiore contestazione è quello elettrico nel 62,7 per cento dei casi e al suo interno sono le strutture di fonti rinnovabili (come l’eolico e biomasse) a concentrare il maggior numero di scontri e contestazioni. Basti pensare che ben 176 impianti su 354 totali sono oggetto di contestazione, ovvero il 92 per cento delle opere censite. Le motivazioni vanno rintracciate nelle dimensioni medio piccole di questi impianti e nella maggiore diffusione su tutto il territorio nazionale. Seguono il settore dei rifiuti con il 28,3 per cento e le infrastrutture con il 7,6 per cento delle contestazioni.

Distribuzione geografica e soggetti coinvolti
L’indagine offre anche una quadro completo della distribuzione geografica degli impianti oggetto di contestazione: sono le regioni del nordest a registrare il maggior numero di impianti contestati sia in termini assoluti sia in riferimento a nuovi casi (48). Al centro le contestazioni sono in calo rispetto all’anno precedente così come le rilevazioni per il nordovest che scendono di dieci punti percentuali attestandosi sul 19,8 per cento rispetto al 2011. Se poi analizziamo nel dettaglio le singole regioni dove si concentra il maggior numero di opere contestate emerge che Lombardia e Veneto (con il 28,6 per cento) seguite da Toscana (con 37 impianti) ed Emilia Romagna (con 30 impianti) sono ai primi posti della graduatoria nazionale.
Tra i soggetti invece protagonisti delle contestazioni ritroviamo soprattutto i cittadini, singoli o organizzati in comitati, con il 35,6 per cento, seguono gli enti pubblici nel 28,3 per cento dei casi, ed opposizioni di matrice politica nel 23,2 per cento dei casi. Lo scenario che emerge dal rapporto disegna una situazione ancora complessa nel nostro paese, sono ancora molti gli ostacoli per il rilancio infrastrutturale ed economico dovuto soprattutto a politiche poco inclusive dei soggetti che vivono il territorio locale.

Leggi il contributo di Cittalia all’ottava edizione del rapporto Nimby