Bollettino Urbact – Maggio 2013

alt

Scarica il bollettino in formato PDF

Special Report – Seminario di formazione nazionale sui piani di azione locale partecipativi per i gruppi di supporto locale, una mano dai formatori Urbact

altUrbact ha lanciato un programma di formazione nazionale per aiutare i membri dei Gruppi di supporto locale Urbact con le competenze pratiche necessarie per la pianificazione partecipata. Disponibile per i 15 progetti nati nell’ambito della terza Call del programma Urbact, le sessioni di training rappresentano un’opportunità per imparare di più sulla metodologia del programma europeo e come possa essere applicato per risolvere i problemi legati alla sviluppo urbano. Tre seminari di formazione si sono già svolti a maggio in Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca-Slovacchia.
I seminari fanno parte di una più ampia iniziativa di formazione Urbact per sostenere i suoi beneficiari e per aiutarli a ottenere risultati migliori nel corso del 2013 e oltre. Il Piano nazionale di formazione per i Gruppi di supporto locale completerà i seminari di formazione per i rappresentanti eletti (Training Seminars for Elected Representatives) che ha avuto inizio con la prima sessione di aprile a Bruxelles. Altre due sessioni si terranno verso la fine dell’anno.

Gli obiettivi del programma di formazione nazionale
Per le città partner del programma Urbact, l’obiettivo chiave è la creazione di un gruppo di supporto locale che rappresenti la comunità in generale e sia in grado di sviluppare un paino di azione locale per affrontare i loro problemi. Entrambi i compiti richiedono una varietà di capacità e competenze. Ma come possono essere migliorate le competenze a beneficio di tutti gli interessati? Questa è la questione affrontata dal sistema nazionale di formazione per i coordinatori e i componenti principali dei Gruppi di Supporto Locale che è iniziato in Ungheria il 9 e 10 maggio e riunirà i progetti dai 24 Stati membri dell’Ue prima della sua conclusione prevista a dicembre.
Il programma di formazione ha diversi obiettivi, il punto di partenza è quello di fornire una più profonda comprensione del metodo Urbact e come sviluppare un approccio partecipativo che includa tutti i soggetti interessati. La formazione mira anche a fornire un ampio set di competenze che aiuteranno i coordinatori e i componenti chiave a gestire le loro attività in modo efficiente per tutta la durata del progetto. Permettere loro di scambiare idee e condividere le esperienze con i propri pari è un altro obiettivo del programma di formazione, come pure sviluppare la loro capacità di interagire con le autorità che gestiscono il progetto.

Contenuto comune, lingue differenti
Il sistema di formazione punta a fornire due programmi di training per paese – o gruppi di paesi – ognuno della durata di due giorni. Anche se i seminari variano a seconda della lingua locale, il contenuto è lo stesso. Secondo Béla Kézy, il facilitatore della formazione per l’Ungheria, la struttura del corso ha avuto un inizio promettente.
“Direi che è stato un successo; c’era una bella atmosfera, i partecipanti erano molto attivi, hanno lavorato insieme per diverse ore”, ha sostenuto. “Erano interessati alla comprensione di questo approccio.” Alla sessione hanno preso parte 15 componenti di tre progetti Urbact in rappresentanza di RE-Block (Disadvantaged Neighbourhoods) nel Distretto XVIII di Budapest; URBACT Markets (Urban Renewal) a Pecs; e JOBTOWN (Active Inclusion) a Nagykallo. Tutti i progetti erano ancora in una fase iniziale e stavano costruendo il loro gruppo di supporto locale Urbact.

Capacità di apprendimento e condivisione delle esperienze
Il primo giorno si è aperto con la presentazione di Urbact e del suo metodo illustrato da Iván Tosics, Urbact Thematic Pole Manager che ha anche parlato del training Urbact per gli amministratori a Bruxelles. E’ seguita una sessione più interattiva sul ruolo e l’importanza dei gruppi di supporto locale nell’ambito del programma Urbact, il seminario è proseguito con la presentazione da parte dei delegati dei loro specifici progetti Urbact attraverso l’uso di un cartellone. “Erano tutti molto interessati ai rispettivi progetti, seppure i progetti e i problemi erano molto diversi tra loro, si sono scambiati buoni consigli e idee tra di loro” ha sottolineato Béla Kézy.
Il prossimo passo – l’analisi dei portatori di interessi – è chiaramente un tema molto importante, dal momento che comporta la costruzione di una matrice di tutti i possibili soggetti interessati, descrivendo le principali caratteristiche, gli interessi e le misure per coinvolgerli. Sebbene la tecnica di analisi sia stata chiarita durante il seminario,non è stato possibile completare una analisi dettagliata nel tempo a disposizione per ogni singolo gruppo di stakeholders. Infine la giornata di formazione è terminata con una panoramica del ruolo del coordinatore dei gruppi di supporto locale Urbact.

Strumenti per la risoluzione di problemi
Il secondo giorno del seminario di formazione ungherese ha combinato analogamente la diffusione di informazioni, lo sviluppo di competenze e di esperienza pratica – a partire da una presentazione su un progetto di recupero che è stato in funzione dal 1980 nel quartiere Ferencvaros di Budapest. Una sessione specifica sull’assistenza disponibile nell’ambito dell’ Urbact National Dissemination Point in Ungheria è stata seguita da una presentazione di Ivan Tosic su due approcci allo sviluppo integrato – iniziative di sviluppo locale e di sviluppo territoriale integrato – che caratterizzano i progetti nel corso del periodo di finanziamento 2014 – 2020.
Tuttavia, il fulcro della giornata è stata dedicata alla definizione del problema e all’analisi, usando tecniche come l’albero del problema. “E’ chiaro che una definizione congiunta e una comprensione comune del cuore del problema è fondamentale per realizzare un progetto forte e un gruppo di supporto locale che sia in grado di lavorare per gli stessi obiettivi”, ha detto Béla Kézy. Infine, i partecipanti sono stati divisi in due piccoli gruppi e invitati a valutare alcune delle sfide di implementazione citate nel corso della prima giornata – come ad esempio il modo di coinvolgere meglio i rappresentanti eletti e come lavorare su soluzioni possibili.

Migliorare i processi partecipativi
La collaborazione è senza dubbio il cuore dell’approccio del programma Urbact. Tuttavia, non è sempre connaturata all’ambiente delle autorità locali che per ragioni storiche sono sempre più gerarchiche. Aiutare ad introdurre un diverso modo di lavorare era un obiettivo per Piotr Wolkowinski, il facilitatore del training per la Polonia ed esperto nell’ambito del progetto a Danzica My Generation At Work (Active Inclusion). “Sento che sia veramente importante includere le due principali aree del problem solving e delle tecniche di partecipazione”, ha detto mentre si preparava alla formazione di 35 delegati provenienti da 10 differenti progetti Urbact. “In Polonia, il sistema top-down di pensiero è ancora abbastanza presente ma credo che sia una strada minoritaria, Urbact sta contribuendo certamente a cambiare le cose”.

I prossimi appuntamenti dei seminari nazionali di formazione
• Danimarca-Finlandia-Norvegia-Svizzera, 29-30 Maggio, Malmo
• Estonia-Lettonia-Lituania, 5-6 Giugno, Riga
• Francia-Belgio, 11-12 Giugno, Saint-Denis (Parigi)
• Germania, 27-28 Giugno, Berlino
• Grecia-Cipro, 6-7 Giugno, Atene
• Italia-Svizzera 23-24 Maggio, Roma
• Olanda – Belgio, 5-6 Giugno, The Hague
• Polonia, 16-17 Maggio, Varsavia
• Portogallo, 6-7 Giugno, Lisbona
• Romania, 21-22 Maggio, Bucarest
• Spagna, 6-7 Giugno, Madrid
• Gran Bretagna-Irlanda, 6-7 Giugno, Londra

Per approfondire:
Special Report – Launch of URBACT Training for Politicians on Sustainable Development
URBACT National Training on Participative Action Planning

Una nuova serie di report tematici Urbact: Cities of Tomorrow – Action Today

altCittà in declino, cultura della mobilità sostenibile, maggiore occupazione, sostegno ai giovani attraverso l’innovazione sociale, sviluppo di una maggiore efficienza energetica, una strategia per rendere più unite le città a livello europeo. Per saperne di più su queste e su altre sfide urbane, scopri i risultati finali e le lezioni apprese dei sei workstream tematici di Urbact finalizzati alla capitalizzazione dei risultati nella serie dei report tematici Urbact “Cities of Tomorrow – Action Today”. Queste pubblicazioni recano una premessa del Commissario Europeo per la Politica Regionale, Johannes Hahn e forniscono diverse testimonianze di strategie urbane sostenibili mettendo insieme i pilastri economici, sociali ed economici di Europa 2020 ed adottando al contempo un approccio integrato e partecipativo.
I report tematici saranno presentati a Bruxelles il 18 giugno nel corso di un evento di lancio, che avrà luogo dalle 11 alle 14 presso la sede della Commissione europea di Palazzo Borschette.

Il contesto: i sei Workstream tematici Urbact

Nel mese di ottobre 2011, la Commissione europea ha pubblicato un rapporto visionario e di ampio respiro intitolato Cities of Tomorrow – Challenges, visions, ways forward (Commissione Europea, DG Politica Regionale 2011). La crisi economica e finanziaria ha chiaramente intensificato molti problemi urbani e messo in evidenza i limiti delle politiche esistenti. In particolare, i limiti delle politiche settoriali ai fini della preservazione di un modello europeo di sviluppo urbano policentrico, equilibrato, inclusivo e sensibile da un punto di vista culturale, sono diventati chiari. Sulla base di due decenni di esperienza europea in materia di politiche urbane confluite, risultava sempre più necessario un approccio integrato, inter-settoriale e territoriale.
In questo contesto, lo scopo del report era quello di esaminare il possibile impatto di una serie di trends su diversi tipi di città europee nei prossimi anni. Il report identifica quattro minacce principali al modello europeo di sviluppo urbano: il declino demografico, le minacce allo sviluppo economico e alla competitività, una crescente polarizzazione sociale e l’esaurimento delle risorse naturali.
Ma il rapporto “Cities of Tomorrow” lascia molte domande aperte su ciò che le città possono fare per mettere in pratica il loro potenziale. È questo l’obiettivo dei sei “Workstreams” lanciati da Urbact all’inizio del 2012. Ogni filone si è occupato di un tema che corrisponde ad una delle minacce identificate da “Cities of Tomorrow” e, nel corso di un anno, ha raccolto testimonianze e risultati dai vari progetti Urbact ma anche da una vasta gamma di stakeholder da tutta l’Unione Europea.
The end result of this collective reflection was the production of six thematic reports. The first two of these reports respond to the underlying problems of the competitiveness of European cities and their growth and decline. Two more reports deal with the growth in both social and spatial polarisation that accompanies recent urban development. The two last papers deal with the urban contribution to some of the major threats to the environment:
Il risultato finale di questa riflessione collettiva è stato la produzione di sei relazioni tematiche. Le prime due rispondono ai problemi di fondo della competitività delle città europee e della loro crescita e declino. Altri due rapporti si occupano della crescita del livello di polarizzazione sociale e spaziale che accompagna il recente sviluppo urbano. Le ultime due relazioni affrontano il tema del contributo urbano ad alcune delle maggiori minacce ambientali.

I risultati finali dei sei Rapporti tematici sulle principali sfide urbane
I brevi abstract di seguito riportati offrono una rapida panoramica del contenuto dei sei Rapporti sulle principali sfide urbane. Il testo Cities of Tomorrow – Action Today. Key Messages evidenzia alcuni degli aspetti chiave, con un particolare focus sugli argomenti che saranno più interessanti per le città in tema di supporto allo sviluppo urbano integrato e sostenibile nel prossimo ciclo di programmazione comunitaria.

• Più occupazione: città migliori – una cornice per l’azione urbana

Il Rapporto sulla tematica “Più occupazione: città migliori” fornisce una cornice per l’azione urbana in tema di occupazione, mirando a supportare le città e a stimolarne la ripresa dell’occupazione in termini qualitativi e quantitativi. Si rivolge a professionisti ed amministratori comunali ma anche a quanti siano attivi a livello nazionale e internazionale in tema di politiche e prassi sull’occupazione urbana e lo sviluppo di competenze.

• Sostenere i giovani cittadini attraverso l’innovazione sociale: più forti insieme
Questo Rapporto esamina le modalità con cui le città possono promuovere l’innovazione sociale per far fronte alle sfide sociali croniche. Sebbene il focus specifico riguardi i giovani, le condizioni individuate per promuovere questo tipo di innovazione hanno una rilevanza più ampia. La tematica relativa al sostegno dei giovani attraverso lo sviluppo sociale attribuisce un ruolo chiave ai Comuni in quanto livello di governo democratico di maggior prossimità ai cittadini. Questa linea di azione prevede un’opportunità per i Comuni di reinventare il loro ruolo e diventare catalizzatori e agenti di innovazione.

Contro le città divise in Europa
L’obbiettivo dei contenuti del Rapporto “Contro le città divise” è di aiutare le città europee a ripensare le politiche esistenti in tema di segregazione spaziale e sociale nelle aree urbane. Il rapporto intende fornire una panoramica del concetto di segregazione urbana e delle politiche pubbliche in materia, tematiche studiate ed esplorate nell’ambito di Urbact. Lo scopo è anche di portare avanti alcune delle pratiche più interessanti delle città partner di Urbact impegnate sullo sviluppo integrato sostenibile che hanno implementato politiche innovative contro la segregazione e frammentazione sociale.

• Come possono le città incoraggiare una mentalità improntata alla mobilità ?
Il Rapporto sulla tematica “Incoraggiare mentalità volte alla mobilità” esplora le modalità con cui le città possono facilitare il passaggio a un nuovo tipo di mobilità urbana, più strettamente legata alla qualità dello spazio, basata su una nuova mentalità e impostata sull’incontro tra le priorità politiche e gli interessi dei differenti stakeholder. Le soluzioni per una nuova mobilità nelle le città di domani dovranno essere individuate attraverso una strategia di massimizzazione dei risultati con il minimo sforzo.

• Costruire efficienza energetica nelle città europee

In questo Rapporto si afferma che le città possono contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla lotta contro il cambiamento climatico. L’edilizia è il settore che nell’Unione Europea comporta il più ampio consumo di energia e allo stesso tempo offre le più efficaci opportunità di risparmio.

• Dalla crisi alla scelta: ripensare il futuro nelle città in declino

Il Rapporto invoca un nuovo realismo per far fronte alla rigenerazione urbana nelle città che stanno sperimentando un declino economico e sociale. Tratto da un ampio range di casi e fondato sui dibatti più aggiornati sulle cause e conseguenze del declino urbano, il lavoro sulla tematica “Città in declino: sfide e opportunità” si focalizza sullo sviluppo di strategie sostenibili per le città in crisi.
 

Per saperne di più: