Bollettino Urbact – Aprile 2014

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Urbact III: uno sguardo al nuovo programma

Dove approderemo con Urbact III? Quali sono le caratteristiche e gli elementi principali di innovazione per il nuovo periodo di programma? Adele Bucella, Finance Manager del Segretariato Urbact e componente del team che sta elaborando il Programma Operativo Urbact III ha risposto alle nostre domande sul tema.

A che punto siamo con la definizione del nuovo programma e quando uscirà il primo bando di Urbact III?

Innanzitutto bisogna dire che Urbact III è l’unico programma interregionale che ha avuto un incremento di budget del 40%. Ciò dimostra la ritrovata importanza dei temi urbani come parte del nuovo quadro di regolamentazione europeo. Urbact III si basa, ovviamente, sul successo dei due precedenti programmi, traendone le principali lezioni e sviluppando e proponendo strumenti nuovi e migliori per venire incontro ai bisogni delle città. Il nuovo budget sarà di 74 milioni di Euro dal FESR e si parlerà di un insieme più ampio di strumenti, piuttosto che di semplici progetti di scambio come era invece nel caso di Urbact II.

Il lavoro di definizione di Urbact III va avanti ormai da più di un anno. Abbiamo sviluppato il Programma Operativo, il documento che rappresenta la base legale e che fornisce la principale struttura del Programma per l’intero periodo. Abbiamo lavorato con un gruppo di Stati membri e Stati partner per assicurare un processo di discussione e definizione aperto e partecipato. L’aspetto più importante, fino a questo momento, è che ora abbiamo una prima versione del Programma operativo, che sarà reso disponibile per la consultazione pubblica ad inizio aprile per un periodo di sei settimane. Successivamente, il Programma sarà ufficialmente trasmesso alla Commissione Europea nel giugno di quest’anno e speriamo che venga approvato entro la fine dell’anno.
Questo ci permetterà di lavorare in parallelo sui nostri primi bandi, che saranno visionati con gli Stati membri verso la fine dell’anno, molto probabilmente intorno a dicembre, e saranno pubblicati all’inizio del 2015.

In termini di focus, vogliamo essere sicuri di mantenere le caratteristiche per cui il Programma è stato considerato un successo ed è stato rinnovato: l’approccio bottom-up e l’ascolto e comprensione dei bisogni delle città. Urbact III sarà incentrato su un numero ristretto di tematiche, comprese quelle riguardanti l’innovazione, l’ambiente, l’inclusione sociale e così via. Ci sarà spazio e ci saranno occasioni nel programma per rispondere ai bisogni e alle richieste che arrivano direttamente dalle città rispetto a questi temi. Per il futuro, la nostra intenzione è quella di raddoppiare almeno il numero di progetti che siamo stati in grado di finanziare con Urbact II.

Può dirci quali sono le nuove caratteristiche di Urbact III?

Il Programma sarà legato all’agenda urbana e anche agli altri strumenti che sono stati proposti dalla Commissione Europea sui temi urbani. Ciò che intendiamo fare è affrontare in maniera specifica i bisogni che sono stati identificati dalle città, tanto da quelle che hanno partecipato ai progetti Urbact quanto dalle altre, durante i nostri processi di consultazione. Il nuovo insieme di strumenti è stato creato per rispondere a questi bisogni che cambiano in continuazione.

L’aspetto centrale rimarrà lo scambio transnazionale ma questo avverrà attraverso una più ampia varietà di strumenti, piuttosto che soltanto attraverso semplici scambi a livello di progetto. Il primo strumento sarà costituito da un’azione che svilupperà un tipo di reti che sarà dedicato all’ideazione di strategie di sviluppo urbano sostenibile. Queste reti guarderanno a come lo scambio di esperienze unito all’utilizzo della metodologia Urbact può garantire un modo integrato e partecipativo di sviluppo delle strategie a livello urbano. Si tratta di una cosa molto simile a ciò che già facciamo oggi in Urbact II, ma con in più l’integrazione dei commenti e delle richieste dei beneficiari per migliorare l’efficacia delle reti.

Il secondo importante strumento sarà rappresentato dalle reti di implementazione che saranno ideate per creare un collegamento con le altre iniziative della Commissione Europea sulla rigenerazione urbana, in particolare l’iniziativa sugli Investimenti Territoriali Integrati (ITI) sulla base dell’art.7 del Regolamento FESR. Queste reti saranno aperte a tutte le città che hanno già sviluppato o ideato delle strategie di sviluppo urbano sostenibile sia all’interno che al di fuori di precedenti progetti Urbact. L’obiettivo è quello di abbracciare dei processi efficienti di condivisione di soluzioni per l’efficace realizzazione di queste strategie. Così ci sposteremo quindi dalla pianificazione ad un lavoro vero sul campo e stiamo cercando dei modi per finanziare queste strategie, monitorando i loro progressi e così via.

Infine, il terzo tipo di strumento che intendiamo sviluppare in Urbact III è una tipologia di reti per il trasferimento delle conoscenze. Mentre nel quadro di Urbact II abbiamo incoraggiato le città ad identificare e a studiare buone pratiche, per Urbact III le città saranno chiamate ad andare oltre e a riutilizzare queste buone pratiche cercando dei modi per adattarle, trasformarle e trasferirle in nuovi contesti urbani. Queste nuove iniziative sono in fase di valutazione e test, come parte di una serie di progetti pilota che si stanno svolgendo in questo momento nell’ambito di Urbact II, per assicurare che i risultati terranno in considerazione i miglioramenti richiesti dalle città.

Ovviamente, nel nuovo periodo di programmazione Urbact continuerà ad andare avanti e ad esplorare, dedicandosi soprattutto alla fase di gestione delle conoscenze e della capitalizzazione intrapresa con Urbact II. Questa attività rappresentava qualcosa di nuovo per i programmi di Cooperazione Territoriale Europea dell’ultimo periodo di programmazione ed è stata sviluppata molto dal nostro programma. L’obiettivo è quello di raggiungere altre città europee che non sono state così fortunate ad entrare in una rete Urbact. Stiamo costruendo una conoscenza basata su quello che è stato fatto nelle reti Urbact ma anche al di fuori di queste reti e stiamo portando questa esperienza ad un livello ulteriore, condividendola con le città di tutta l’Unione Europea.

Cosa non meno importante, il programma ha ascoltato le città che hanno già beneficiato del programma e abbiamo preso in seria considerazione le loro richieste, oltre alle richieste della Commissione, per ridurre quanto più possibile il peso amministrativo per i beneficiari. Sono state presentate diverse idee su come possiamo farlo, semplificando la fase di rendicontazione e lavorando a stretto contatto con altri programmi di Cooperazione Territoriale Europea per evitare duplicati. Alcuni esempi: moduli per la rendicontazione comuni ad altri programme di Cooperazione Territoriale Europea, un’unica application form per le due fasi delle reti invece di due e molti altri accorgimenti.

Considerando il contesto generale della crisi economica prolungata e i tagli nel budget per le amministrazioni locali, secondo voi perché le città dovrebbero pensare a partecipare ad una rete Urbact? Come possono beneficiare concretamente del programma?

Credo che questa sia la questione principale per molte città europee che non sono state coinvolte in Urbact e che non conoscono i benefici di vivere una esperienza interattiva di apprendimento unica. Si tratta proprio di ciò che tutte le città che partecipano alle nostre attività – sia nelle reti che nelle attività di capitalizzazione – considerano come la caratteristica che rende Urbact unico e lo distingue in positivo rispetto agli altri programmi di Cooperazione Territoriale Europea.

Noi offriamo degli strumenti che permettono alle città di sviluppare più efficacemente le loro strategie integrate urbane. Forniamo un metodo di mutuo apprendimento attraverso la metodologia Urbact, con un focus su modi partecipativi e integrati per la condivisione della conoscenza. Troviamo modi nuovi e interessanti di lavorare insieme e tecniche per ottenere i risultati migliori dallo scambio che ha luogo tra le città. Alcuni esempi riguardano le nostre attività di capacity building come i Seminari Nazionali per i componenti dei Gruppi di Supporto Locale, il Training per i rappresentanti politici eletti o le Summer University.

Le Urbact Summer University hanno riunito più di 400 partecipanti dalle città che lavorano sui temi urbani e nell’arco di tre giorni abbiamo illustrato loro una visione su come operare in maniera partecipata e integrata. Questa iniziativa ha consentito ai partecipanti di staccarsi dalle loro abitudini lavorative quotidiane e di entrare in modalità di lavoro nuove per loro e innovative, ottenendo buoni risultati. “In quanto amministratore comunale, devo dire che questa è un’esperienza che cambia la vita”, hanno affermato alcuni partecipanti dell’ultima Summer University.

Lavoriamo anche con altri stakeholders, in particolare attraverso lo schema di formazione che abbiamo adottato e usato con i rappresentanti politici. Ovviamente, dobbiamo lavorare con gli amministratori ma anche con i decision makers e dobbiamo essere sicuri che il lavoro che svolgiamo con Urbact sia compreso e apprezzato anche da loro. Questo schema ci ha consentito di lavorare direttamente con i sindaci o vice-sindaci in un ambiente transnazionale, consentendo loro di comprendere i benefici dello scambio transnazionale per le loro città. Io credo che i risultati di quell’attività siano stati molto interessanti e ci hanno permesso di lavorare a stretto contatto con molte città che non erano state strettamente coinvolte nel programma Urbact in precedenza.

E i potenziali beneficiari quando potranno sapere qualcosa di più sul nuovo programma?

Urbact organizzerà una serie di Info Days verso la fine dell’anno. Se qualcuno vuole saperne di più su Urbact III, raccogliere informazioni da vicino e vedere quali risultati si possono davvero raggiungere lavorando insieme ad Urbact, le giornate informative sono il posto giusto. Gli Info Days saranno organizzati a livello nazionale, quindi parzialmente nelle lingue nazionali. Noi puntiamo ad avere una parte dedicata ai risultati delle reti di Urbact II e delle attività di capitalizzazione con un focus sul Paese in questione, e quindi ad aprire un’ampia presentazione sul futuro programma ed essere disponibili a rispondere alle domande dei nuovi, potenziali beneficiari. Vi aspettiamo!

Per saperne di più:
URBACT Programme 2014-2020 – Sito URBACT

Riflettori sulle città: Suceava, prepararsi alla mobilità elettrica attraverso Urbact

I veicoli elettrici sembrano oggi una soluzione per ridurre le emissioni di Co2 e l’inquinamento acustico, nonché una fonte promettente per lo sviluppo economico. La mobilità elettrica è al centro dell’iniziativa Green Car Initiative (GCI) inclusa nello European Economic Recovery Plan nonché nella strategia Europa 2020 mirata a rendere l’Unione europea una economia smart e verde entro il 2020.

Un’infrastruttura limitata, prezzi di acquisto iniziali più alti e leggi obsolete, sono le ragioni per le quali gli europei sono riluttanti nell’accettare i veicoli elettrici. C’è più che mai bisogno che tecnologia, policy-makers e società civile dialoghino tra loro.
Suceava, una città di medie dimensioni in Romania al confine dell’Unione europea ha fatto un importante passo in avanti nel campo della mobilità elettrica attraverso il programma Urbact. Come partner di EVUE network, progetto focalizzato sullo sviluppo di una leadership integrata e sostenibile per le città per promuovere l’uso di veicoli elettrici. Attraverso Urbact, Suceava è diventata una città all’avanguardia in questa area della politica in Romania.

EVUE – Electric Vehicles in Urban Europe
• Focus: incoraggiare lo sviluppo di strategie integrate e sostenibili e una leadership dinamica per le città nella promozione di veicoli elettrici. Iniziative urbane per incoraggiare il settore pubblico e privato nell’uso di veicoli elettrici contribuiranno agli obiettivi europei di una buona qualità dell’aria e alla riduzione dell’uso dell’auto, rendendo le città più attrattive e competitive. I partner di EVUE hanno condiviso e disseminato soluzioni a problemi chiave come la resistenza del settore pubblico, la mancanza di infrastrutture, i rapidi cambiamenti tecnologici e modelli economici vecchi.
• Partner: Westminster (UK) in qualità di Lead partner, Beja (PT), Katowice (PL), Frankfurt (DE), Lisbona (PT), Madrid (ES). Oslo (NO), Stoccolma (SE), Suceava (RO) e Zografou (GR)
• Tempi: Dicembre 2009 – Novembre 2012

Suceava si trova nella parte Nordest della Romania, a 450 km da Bucarest, in una regione che è famosa per la sua natura incontaminata, foreste e colline. La capitale della contea di Suceava, questa città di medie dimensioni (circa 106.000 abitanti nel 2012), era da molto tempo lasciata fuori dal processo decisionale. Da quando è stata ristabilita la democrazia, sta sperimentando una rinascita economica e sociale. La città sta attraendo investimenti esteri e sta vivendo un periodo di rinnovamento importante per migliorare la qualità della vita dei cittadini anche per aumentare il potenziale della città per il turismo, oltre che per attrarre nuovi settori industriali.
Il sistema di trasporto di Suceava è caratterizzato da una predominanza di auto private con carburante fossile, un trasporto pubblico vecchio e un impatto del traffico pesante sulla qualità della vita della città. Verso la fine degli anni Novanta, si è svolto un primo progetto sostenuto dall’Unione europea per ridurre l’inquinamento, seguito da un rinnovamento dei veicoli per il trasporto pubblico attraverso un progetto mirato ad introdurre gli autobus con un sistema a gas. Quando è uscita la seconda call for proposals di Urbact, Suceava era pronta ad afferrare l’opportunità e sfruttare i risultati positivi precedenti.
“Vorrei iniziare col dire che noi siamo per acquistare i nostri primi veicoli elettrici usando i finanziamenti resi disponibili dallo schema di cooperazione tra Svizzera e Romania”. Dan Dura, coordinatore del progetto EVUE per Suceava, è molto entusiasta per i primi risultati raggiunti attraverso il network di Urbact. “Il nostro piano di azione locale EVUE è stato approvato meno di un anno fa e già sta mostrando benefici. Noi come comunità siamo molto orgogliosi di questo”.

Piani di azione locale e gruppi di supporto locale
I Local Action Plans sono un importante risultato delle reti di Urbact. Tutti i partner coinvolti in una rete devono produrre un piano di azione locale. Questi piani di azione locale dovrebbero essere il risultato di un processo partecipativo che si realizza nei gruppi di supporto locale che coinvolgono gli attori chiave interessati alle sfide delle politiche pubbliche. Dovrebbero anche fondarsi sulla conoscenza, le buone pratiche e sulle raccomandazioni sulle politiche pubbliche condivise dai partner nelle attività dei network transnazionali. Per ultimo, ma non meno importante, i piani di azione dovrebbero esaminare possibili fonti di finanziamento soprattutto nell’ambito dei Programmi operativi regionali.

La sfida di rottamare i vecchi modelli
Entrando nella rete EVUE, Suceava ha fatto una scommessa sul potenziale dei veicoli elettrici per ridurre l’inquinamento e creare nuove opportunità economiche. Comunque l’entusiasmo del comune non è stato condiviso da tutti.
Quando è stato creato il gruppo di supporto locale di Urbact come parte del metodo di Urbact, tutti gli stakeholders sembravano essere d’accordo sull’andare avanti con i veicoli elettrici come via per ridurre l’inquinamento nella città. Ma quando si è arrivati al momento di prendere una decisione concreta, questo consenso è svanito. Gli stakeholders erano d’accordo che introdurre veicoli elettrici fosse una buona idea, ma allo stesso momento pensavano che il cittadino medio non sarebbe stato in grado di acquisire una tale tecnologia e che il comune non fosse in grado di creare le infrastrutture necessarie per renderlo sostenibile.
Sono emersi i conflitti di interesse, abitudini e modelli dal passato erano in contrasto con il bisogno di raggiungere un accordo e di produrre insieme un piano di azione locale. Il salto di fiducia necessario era enorme, specialmente poiché la questione non era nell’agenda del governo centrale in quel momento.

Il gruppo di supporto locale di SUCEAVA
Quando è stato designato il gruppo di supporto locale, l’attenzione è stata posta sulla necessità di includere la più ampia gamma di attori locali. Il gruppo di supporto locale di Suceava è formato da: la facoltà di ingegneria dell’Università locale; rappresentanti dell’azienda dei trasporti; venditori di auto; l’agenzia regionale per la protezione ambientale; ONG attive nel settore della tutela dell’ambiente; scuole locali; associazioni di scout; i giornalisti e media, solo per citarne alcuni.

La pianificazione di un’azione partecipata che coinvolgeva una cooperazione multi-stakeholder su una così vasta scala non era mai stata sperimentata prima. “Prima dell’introduzione del Local Support Group di Urbact, il processo di policy making a Suceava era bloccato nel passato”, dice Sinziana Rasca, architetto e rappresentante dell’associazione locale di Scout nel gruppo di supporto. C’erano stati alcuni progetti di piccola scala in cooperazione con il settore no profit, ma mai c’erano stati così tanti diversi stakeholder in grado di sedersi insieme intorno ad un tavolo per stabilire le basi di una pianificazione urbana sostenibile e cooperativa. Il metodo Urbact richiedeva di superare l’approccio tradizione verticale e di lavorare insieme per adottare un approccio orizzontale che tocca tutti i dipartimenti dell’amministrazione della città aprendosi agli stakeholders locali. Questo chiaramente ha sfidato i vecchi modelli e ha richiesto lo sviluppo di abilità e strumenti specifici.

Iniziare un percorso nuovo
Con pochi input disponibili nella città, c’era bisogno di rivolgersi al mondo esterno per trovare un percorso possibile per il gruppo di supporto locale di Suceava. E’ stato fatto un importante passo in avanti durante l’estate del 2011. Una delegazione di membri del gruppo di supporto locale di Suceava ha partecipato alla Summer University di Urbact, organizzata dal programma a Cracovia, dove le città partner da tutta l’Europa si sono riunite per condividere esperienze e buone pratiche per approcci partecipati e integrati allo sviluppo urbano. La Summer University è stata una tappa fondamentale per i delegati di Suceava: hanno imparato modi efficaci di creare e gestire delle partnership locali, valutando insieme le problematiche per costruire il consenso nel processo decisionale. Rompendo la gerarchia attraverso il lavoro in piccoli gruppi misti, incorporando elementi visuali e giochi di ruolo considerando casi reali tra i pari: nessuno di questi metodi era mai stato sperimentato prima a Suceava. Risultava chiaro che tutte le città del progetto condividono simili preoccupazioni e che invece di lavorare come un consorzio informale tutti erano parte di una più grande comunità di interesse che avrebbe potuto trovare soluzioni efficaci attraverso il lavoro comune.

L’esperienza della Summer University ha spinto all’organizzazione di un seminario guida a Suceava per condividere strumenti e tecniche utili con il resto della comunità. “Qui a Suceava, non siamo in grado di reinventare la ruota. Urbact riguarda la capitalizzazione sulla base dell’esperienza e dei risultati delle altre città per migliorare le loro politiche urbane”, dice Dan. Per Suceava, la Summer University è stato un momento di svolta che ha rivelato il valore aggiunto del metodo Urbact. Condividere le preoccupazioni e le soluzioni di tutti i gruppi di supporto locale delle altre città partner e anche delle altre reti si è dimostrato un efficace esercizio per aumentare la legittimità del progetto vis-à-vis gli stakeholder”.

In seguito alla Urbact University, è nato un nuovo dinamico gruppo di supporto locale di Suceava. Molte tematiche devono essere ancora esplorate e punti di vista divergenti devono essere considerati. Ad esempio, l’azienda per il trasporto ha voluto discutere di come e quando potranno essere introdotti i bus elettrici. Il venditore di auto era preoccupato del fatto che l’acquisto dei veicoli elettrici rimanesse senza potenziali acquirenti e ha necessitato rassicurazioni che il comune stesse creando le infrastrutture necessarie per ricaricarli.
Il progetto EVUE ha dato un contributo decisivo alla città di Suceava attraverso lo scambio transnazionale di attività e soprattutto: uno specifico seminario organizzato a Suceava dove i partner del progetto EVUE hanno condiviso le loro buone prassi; è stata organizzata una visita studio nella città di Francoforte per vedere sul campo come funzionano i punti di ricarica e hanno preso parte alla mostra delle nuove tecnologie per i veicoli elettrici ed infine è stata organizzata una sessione di training dove esperti provenienti dalla Norvergia, paese leader nel settore della mobilità elettrica, hanno condiviso la loro esperienza ventennale con i membri dei gruppi di supporto locale e hanno chiarito dubbi e preoccupazioni.
Per Suceava, la loro esperienza è stato un concreto esempio per mostrare come l’introduzione di nuove tecnologie per la mobilità elettrica è possibile, che è positivo per l’ambiente e che ha un potenziale per la crescita economica e offre nuove opportunità di lavoro.
Il gruppo di supporto locale Urbact ha ottenuto il consenso sull’introduzione di veicoli elettrici e ha cominciato a scrivere una bozza del piano di azione locale come parte delle attività del gruppo di supporto locale.
Radu Pentiuc, professore all’ Electrical Engineering Department dell’Università di Suceava e componente del gruppo di supporto locale Urbact, è entusiasta per il metodo sviluppato nella redazione del piano di azione. “Il nostro piano di azione locale è davvero il frutto di un lavoro comune. Ciascun contributo, idea, e proposta è stata curata allo stesso modo da ogni stakeholder locale, e se concordato, inclusi nel piano di azione. Comunque, ciò non sarebbe stato possibile senza un input transnazionale reso possibile da Urbact, in particolare dai partner dei paesi del Nord europa con la loro lunga esperienza nel campo”.

ULSG RAISING AWARENESS
Il gruppo Urbact di supporto locale di Suceava ha realizzato una serie di eventi di divulgazione rivolti a studenti delle scuole secondarie. Il loro scopo era quello di sensibilizzare i cittadini del futuro sulle opportunità che porteranno i veicoli elettrici, sia in termini di tutela ambientale e di maggiore competitività e opportunità lavorative. Gli eventi sono stati anche l’occasione per aiutare ad affrontare alcune “cattive abitudini” e per aumentare l’uso del trasporto pubblico.

ll Piano di Azione Locale è stato concluso verso la fine del 2012 e subito approvato dal comune di Suceava. Il piano è stato considerato come un primo concreto e positivo risultato della rete. Era la prima volta che un approccio partecipativo veniva incorporato nel processo di policy-making a Suceava, ed è stata la prima iniziativa su veicoli elettrici mai realizzata in qualsiasi altro comune rumeno.
Attraverso l’esperienza EVUE, Suceava è diventato il precursore nei veicoli elettrici in Romania e il pioniere nazionale nel guidare il cambiamento in modo partecipativo. I risultati positivi di EVUE dovrebbero incoraggiare le città romene ad intraprendere lo stesso viaggio. Il Consiglio rumeno per i Comuni e il Ministero dello Sviluppo hanno stabilito stretti contatti con Suceava in questa prospettiva.

Urbact, un catalizzatore per il cambiamento
Le reti Urbact riguardano lo sviluppo di soluzioni sostenibili alle grandi sfide urbane; la loro attuazione non rientra nella competenze del programma. I finanziamenti per l’attuazione di queste soluzioni sono una responsabilità di ogni città partner. Eppure fare rete può essere anche un grande sostegno in questo senso. Già attraverso l’esercizio di azioni di pianificazione all’interno del gruppo di supporto locale Urbact appare come un driver del cambiamento. Dan, coordinatore EVUE per Suceava, sottolinea : “Nella mia lunga esperienza di lavoro per i comuni, abbiamo prodotto centinaia di documenti, schemi di programmazione, proposte spesso con scarsi risultati. Il nostro piano di azione locale URBACT riguarda azioni concrete: la creazione di punti di ricarica, l’introduzione di sussidi per chi acquista veicoli elettrici, l’acquisto di veicoli elettrici per sostituire i bus a combustibili fossili e così via”.
Dan, Sinziana e Radu concordano sul fatto che il successo del progetto si basa sia sull’approccio “hands-on” del processo di programmazione, che sul modo in cui è stato sviluppato, come un esercizio congiunto del Gruppo di Supporto Locale. La cooperazione tra i membri del Gruppo di Supporto Locale si sta estendendo oltre la durata del progetto per coprire l’effettiva attuazione del piano di azione. L’Università locale ha pianificato di estendere i suoi corsi di ingegneria elettrica per fare spazio alla tecnologia per i veicoli elettrici.
Per di più il metodo Urbact si sta già estendendo anche ad altre attività svolte dal comune. Elementi del gruppo di supporto locale Urbact sono stati inseriti nei piani per rinnovare il centro della città. Le discussioni si sono svolte in ogni quartiere della città con gli stakeholder selezionati. Il metodo Urbact ha dimostrato di essere sufficientemente flessibile per essere adattato alle esigenze locali e utilizzato per affrontare le diverse sfide delle politiche pubbliche.
Urbact ha dimostrato che la promozione di una cultura di lavoro collaborativo aumenta il valore di un progetto e il rapporto con i cittadini. Ma c’è un terzo valore aggiunto: la partecipazione a progetti Urbact è un ottimo terreno di coltura per la futura partecipazione a progetti internazionali .
Prendendo parte a EVUE ha posto le basi per l’attuazione delle azioni indicate nel piano di azione locale. I fondi per l’acquisto dei primi veicoli elettrici sono stati messi a disposizione attraverso la cooperazione svizzero – rumena; il Comune spera anche di poter ottenere finanziamenti dai fondi strutturali dell’UE nel medio periodo.
Per Suceava questa cooperazione con Urbact ha aperto la strada per ulteriori azioni e attività transnazionali: Suceava ha aderito assieme ad alcuni partner del progetto EVUE alla seconda call di FreVUE, un progetto che rientra nel Settimo Programma Quadro volto a dimostrare che i veicoli elettrici per il trasporto merci dell’ultimo miglio nei centri urbani sono in grado di offrire significativi e realizzabili effetti di “de-carbonizzazione” del sistema di trasporto europeo.
Tutto sommato, Suceava si sta sicuramente preparando per il futuro.

Per saperne di più
URBACT Local Support Groups – Sito URBACT
Suceava EVUE LAP- Project document
EVUE minisite– Sito URBACT

Il Programma Urbact 2014-2020: una panoramica su Urbact III

Urbact III sarà un programma di Cooperazione Territoriale Europea finanziato dall’Unione Europea (attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e dagli Stati membri e sarà operativo nell’arco del periodo di programmazione 2014-2020.

È stato proposto che Urbact III funzioni come un programma europeo di scambio e apprendimento che avrà lo scopo di promuovere lo sviluppo urbano sostenibile. Permetterà alle città europee di lavorare insieme per sviluppare soluzioni alle sfide urbane e condividere buone pratiche, lezioni apprese e soluzioni con tutti gli stakeholders coinvolti nelle politiche urbane in tutta Europa.
Il programma coprirà tutti i 28 Paesi membri dell’Unione Europea, oltre ai due Paesi partner della Norvegia e Svizzera.
È stato quindi proposto che Urbact III faciliti la condivisone della conoscenza e delle buone pratiche tra le città e gli altri livelli di governo per promuovere uno sviluppo sostenibile integrato e migliorare l’efficacia della politica regionale e di coesione.
Nel far ciò, Urbact III contribuirà agli obiettivi di Europa 2020 fornendo un meccanismo per gli stakeholders coinvolti nello sviluppo e implementazione delle politiche urbane, per sviluppare la loro conoscenza e le loro capacità. Le nuove conoscenze e competenze acquisite attraverso la partecipazione nel programma Urbact III contribuiranno alla creazione di città europee forti e attive e aiuteranno ad affrontare una vasta gamma di questioni urbane legate alla crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva delle città (le tre priorità di Europa 2020).

La strategia proposta, gli obiettivi e i principali interventi di Urbact III
Per rispondere alle tante sfide che hanno di fronte le aree urbane, le amministrazioni locali devono sempre migliorarsi e costruire una conoscenza e competenze che consentano loro di sviluppare e realizzare politiche sostenibili e integrate. Questa maggiore capacità avrà degli impatti positivi per l’implementazione dei Programmi Operativi nel periodo di programmazione 2014-2020 quando la dimensione urbana della politica di coesione sarà rafforzata. Le città (specialmente quelle di piccole e medie dimensioni) spesso non dispongono delle risorse per identificare e realizzare da sole delle buone pratiche e questo problema è esacerbato nell’attuale periodo di austerità. Urbact III può rappresentare un modo “a basso costo” per accedere alle informazioni più recenti ed esperienze migliori per tutte le città in Europa. Per questo motivo, il programma combina questo accesso al know-how con un focus sul trasferimento concreto dell’esperienza.
È stato proposto che Urbact III favorisca gli scambi e l’apprendimento tra i politici e decision makers, amministratori e altri stakeholders urbani, per contribuire a migliorare la pianificazione e la realizzazione di approcci urbani integrati nelle città europee.
Noi proponiamo che il programma Urbact III sia organizzato intorno a quattro obiettivi principali:
1. Policy Delivery: migliorare la capacità delle città di gestire politiche e pratiche urbane sostenibili in modo integrato e partecipato.
2. Policy Design: migliorare la pianificazione di politiche e pratiche urbane sostenibili nelle città.
3. Policy Implementation: migliorare la realizzazione di strategie e azioni integrate urbane nelle città.
4. Building and Sharing Knowledge: fare in modo che gli amministratori, gli esperti e i decision makers a tutti i livelli abbiano accesso alla conoscenza e condividano
know how su tutti gli aspetti dello sviluppo urbano sostenibile, al fine di migliorare le politiche di sviluppo urbano.
Per raggiungere questi obiettivi, Urbact III intende sviluppare tre tipi di interventi: scambio transnazionale, capacity building e capitalizzazione e disseminazione. Ognuno di questi interventi si baserà sui punti di forza e sulle lezione apprese in Urbact II.

Focus su obiettivi tematici con una modalità flessibile
Anche se il tipo e le caratteristiche delle questioni urbane variano da città a città, Urbact III si incentrerà in maniera particolare sui problemi comuni alla gran parte delle città europee. Nel far questo, la necessità di affrontare un’ampia gamma di tematiche urbane deve essere bilanciata dal bisogno di concentrare le risorse del programma sul raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020. Perciò, proponiamo di concentrare le risorse del programma dedicate allo scambio e all’apprendimento su questioni relative a questi cinque obiettivi tematici:

• Obiettivo tematico 1: Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione
• Obiettivo tematico 4: Sostenere il passaggio versa una “low-carbon economy” in tutti i settori
• Obiettivo tematico 6: Proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse
• Obiettivo tematico 8: Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità nel lavoro
• Obiettivo tematico 9: Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà

Questa concentrazione sarà ottenuta attraverso l’identificazione di questi obiettivi tematici all’interno delle attività previste dai bandi di Urbact III.

Elaborazione del Programma Urbact III
Nel 2012, è stata presa la decisione di creare un Gruppo di Lavoro Congiunto per il Programma (JPWG) con i seguenti obiettivi:
• Identificare i principi alla base del Programma Urbact III in termini di contenuti e di organizzazione, e
• Preparare una prima bozza del futuro Programma Operativo co-prodotto da tutti i componenti del JPWG

Il JPWG è composto da rappresentanti degli Stati membri interessati e dagli Stati partner, rappresentanti della Commissione Europea, della futura autorità di gestione e dell’attuale Segretariato Urbact. I componenti del JPWG partecipano agli incontri che coprono tutte le tematiche riguardanti l’elaborazione del nuovo programma.

Il processo di consultazione
Il processo di consultazione del nuovo Programma è organizzato in quattro livelli:
• Consultazione con gli stakeholders del Programma: gli stakeholders Urbact vengono continuamente consultati sui loro bisogni rispetto al nuovo Programma mediante questionari e altri mezzi di Comunicazione;
• Consultazione con gli stakeholders istituzionali a livello europeo: questa consultazione mira a recepire i punti di vista di portatori di interesse a livello europeo sullo sviluppo del Programma Urbact III. La consultazione aiuterà ad assicurare che le opinioni e le idee di un’ampia gamma di attori europei confluiscano nel nuovo programma, ma anche ad identificare delle possibili modalità di cooperazione per il futuro con le organizzazioni europee che si occupano di politiche di sviluppo urbano;
• Consultazioni nazionali: una consultazione con gli stakeholders sarà effettuata da ciascuno Stato membro, una volta che sarà trovato l’accordo sulla bozza finale del Programma Operativo;
• Consultazione pubblica

Consultazione pubblica
Il seguente formulario via web consente agli stakeholders di partecipare al processo di consultazione pubblica e di fornire contributi al futuro Programma Urbact fino alla fine dell’aprile 2014.
Il Segretariato Urbact sarebbe lieto di ricevere i vostri contributi e feedback su queste questioni:
• Quali sono le sfide urbane più importanti che si trovano ad affrontare oggi le città come la vostra? Come possono le reti di scambio transnazionale sostenere le città nell’affrontare queste sfide?
• Che tipo di capacità e competenze dovrebbero essere rafforzate a livello locale per traslare le lezioni apprese dalle reti tematiche Urbact in azioni concrete (es. in termini di city management, di strumenti di policy, di aree di policy collegate ai temi urbani, ecc.)?
• Come può il Programma venire incontro a questi bisogni in termini di attività di capacity building?
• Quali sono i principali ostacoli per la partecipazione delle città al programma Urbact?
Per favore inserisci le tue risposte nel sito web Urbact.

Il crono-programma
• Prima bozza completa del Programma Operativo (PO) – febbraio 2014
• Consultazione pubblica via web – entro la fine del 2014
• Trasferimento del PO alla Commissione Europea – giugno 2014
• Approvazione finale del PO da parte della Commissione Europea – ultimo trimestre del 2014
• Giornate informative Urbact nei Paesi membri – fine 2014/inizio 2015
• Pubblicazione del primo bando del nuovo Programma – febbraio 2015
• Conferenza Urbact – giugno 2015

Documenti e link utili