“C’è rifugio dalla tratta”: le proposte operative del progetto NoTratta

La tratta di esseri umani è una realtà sociale complessa, come complessi sono i flussi migratori attuali: nell’Unione Europea, si stimano oltre 625mila richieste d’asilo nel 2014 e 140mila vittime di tratta. Tra i richiedenti asilo, sono tante le persone che sono vittime di tratta – soprattutto per sfruttamento sessuale, lavorativo e per accattonaggio – o che lo diventano durante il “viaggio” o al loro arrivo nei Paesi di destinazione.

Per gli operatori dell’accoglienza non è però sempre facile identificarle, né tantomeno affidare le loro istanze e la tutela delle loro situazioni soggettive ai canali e alle misure di protezione più appropriati.

 

Questi e molti altri temi, sono stati affrontati il 18 e il 19 giugno in occasione dei seminari conclusivi del progetto europeo No Tratta coordinato da Cittalia. È emerso che l’azione di contrasto alla tratta passa da un’adeguata presa in carico della vittima o del richiedente asilo, da una minuziosa tutela legale e dalla previsione di modalità più efficaci di inserimento sociale e lavorativo. Grazie ai facilitatori e ai rapporteur del Servizio Centrale Sprar, di Gruppo Abele, di On The Road Onlus e dell’ASGI i gruppi di lavoro hanno prodotto delle proposte concrete che sono state poi riportate ai rappresentanti del Ministero dell’Interno e del Dipartimento per le Pari Opportunità durante la conferenza finale del 19 giugno.

Conoscere i cambiamenti del fenomeno ormai strutturale della tratta e le modalità con cui sempre più frequentemente si connette con il tema della protezione internazionale è il primo passo per poterla contrastare. L’obiettivo della conferenza del progetto No Tratta è stato proprio quello di cercare di mettere insieme e coniugare tra loro i saperi e gli strumenti dell’accoglienza integrata e della lotta alla tratta mediante la partecipazione e i contributi attivi di operatori, istituzioni, associazioni, amministratori locali e organizzazioni internazionali.

All’insegna dello slogan “C’è rifugio dalla tratta”, l’incontro ha favorito la creazione di un network tra amministratori locali, operatori Sprar, operatori del sistema nazionale anti-tratta e associazioni territoriali. La sfida dei workshop paralleli è stata quella di analizzare le nuove forme di sfruttamento presenti in Italia: nonostante l’incidenza della tratta a scopo di prostituzione rimanga alta (62%), negli ultimi anni sono molto aumentati i casi di sfruttamento lavorativo (31%) e di accattonaggio (7%). Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca curata da Cittalia “Vittime di tratta e richiedenti asilo/titolari di protezione internazionale” e presentata da Alessandra Caldarozzi, che attraverso analisi desk e interviste sul campo conferma la presenza di vittime di tratta tra i richiedenti asilo.

Irma Melini, Presidente della Commissione Welfare e Immigrazione dell’ANCI, ha aperto la conferenza del 19, tenutasi presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sottolineando l’importanza di rilanciare un tavolo unificato per l’emersione e la repressione del fenomeno della tratta.

Alla conferenza hanno partecipato anche Mirta Da Pra del Gruppo Abele, Maria Vittoria Pontieri del Ministero dell’Interno, Daniela Di Capua, direttrice del Servizio Centrale dello Sprar, la parlamentare Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità, che ha ribadito l’importanza che dovrà svolgere in questo contesto il Piano Nazionale Antitratta.

Gli sportelli di Torino, Parma e Firenze sono solo alcune delle buone prassi illustrate da Vincenzo Castelli, Presidente dell’Associazione On the Road, che possono essere replicate a livello locale per garantire un’adeguata presa in carico, un supporto psicologico e percorsi di inclusione sociale appropriati alle vittime di tratta. Nel corso dei lavori, è stato presentato anche il Manuale operativo No Tratta, curato dal Gruppo Abele in collaborazione con Cittalia e On the Road. Uno strumento pratico per chi lavora quotidianamente sul campo e una utile raccolta di norme giuridiche per istituzioni ed enti territoriali, per difendere e ridare dignità alle persone vittime di tratta.

Il video completo della conferenza finale del 19 è disponibile qui.