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30 anni fa la firma della Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Oggi 20 novembre si celebra la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la giornata che ricorda l’approvazione della Convenzione ONU istituita trent’anni per riconoscere i diritti umani fondamentali del bambino e dell’adolescente: il diritto alla vita, alla salute, all’istruzione e al gioco, così come il diritto alla famiglia, alla protezione dalla violenza, alla non discriminazione e all’ascolto.

La Giornata, che in Italia è stata ratificata il 29 maggio del 1991, si celebra ogni anno in 190 Paesi del mondo perché ancora oggi molti bambini e adolescenti sono vittime di violenze o abusi, sono discriminati ed emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza e disagio. Alcuni soffrono ancora la fame, la privazione degli affetti dei genitori e non frequentano la scuola. Come ogni anno la ricorrenza impone un bilancio su ciò che è stato fatto fino ad oggi e sulle sfide da attuare nei confronti delle nostre generazioni future.

L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza nell’editoriale della garante Filomena Albano dal titolo “Non uno di meno, non un diritto di meno” ricorda le raccomandazioni dello scorso febbraio: «Superare le disparità territoriali e raccogliere dati su violenza, disabilità, fuori famiglia, salute mentale e dispersione scolastica. E ancora: assicurare maggior ascolto ai minorenni, garantire il diritto alla salute, contrastare l’abbandono scolastico, garantire la sicurezza degli edifici e migliorare la protezione dei minorenni vulnerabili».