L’adattamento ai cambiamenti climatici delle città

Si è tenuto a Roma in Campidoglio l’incontro tra istituzioni e parti sociali dal titolo “Il clima cambia le città”. Il tema centrale ha riguardato la necessità di una politica a livello nazionale relativa all’adattamento ai cambiamenti climatici. I dati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) indicano l’area del Mediterraneo come quella più soggetta alle conseguenze negative del riscaldamento globale. Politiche locali, pratiche di gestione urbana ed una regia a livello governativo possono rappresentare una risposta all’impatto sulle città delle nuove emergenze climatiche. “Stiamo già lavorando da tempo su questi temi e ancora di più quest’anno che si chiuderà con la Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici, la COP21 – ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Estella Marino – stiamo mettendo attenzione e risorse su questi temi”.

“Le città sono sicuramente una parte del problema, ma possono anche rappresentare una parte della soluzione; stiamo infatti lavorando sulla resilienza attraverso il bando della Fondazione Rockefeller e stiamo operando sulla fragilità delle città, mettendo in campo soluzioni affinché la città riesca ad essere in grado di reagire”.

“Il clima cambia le città” è anche il titolo del volume che raccoglie le ricerche svolte da Legambiente e dall’Università Iuav sulle cause e le conseguenze dei danni provocati dai fenomeni climatici in Italia negli ultimi cinque anni. L’obiettivo della ricerca è anche quello di isolare le criticità provocate da fattori climatici rispetto a quelle dovute invece a cattive pratiche insediative e di urbanizzazione.
“La nostra richiesta è proprio quella di avere una politica nazionale di adattamento al clima – ha spiegato il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini – e ciò significa che le città si devono ripensare, capire quali sono le aree più a rischio rispetto a due tipi di fenomeni, ai quali abbiamo assistito in questi mesi: piogge estreme (è il caso ad esempio di Genova, Roma e Messina); e poi alle ondate di calore che colpiscono le fasce di popolazione più vulnerabili come gli anziani, come è accaduto recentemente nel 2003 e nel 2006”. Il volume, presentato il 15 aprile 2015, nasce nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Città–Clima promosso da Legambiente e Iuav, che ha realizzato una mappa interattiva per raccogliere informazioni sui danni provocati dai fenomeni climatici, con particolare attenzione alle città.