Sono circa ottomila i delegati che hanno aperto ieri il negoziato per il clima a Poznan in Polonia, vertice che si concluderà il 12 dicembre, sotto l’egida dell’Onu.

Alla conferenza la Commissione europea e gli Stati membri dell’Ue vogliono procedere con celerità riguardo ai negoziati internazionali su un nuovo trattato globale per il clima, portando avanti una serie di proposte.
Poznan rappresenta infatti una tappa importante nei negoziati internazionali che sono stati lanciati a Bali nel dicembre scorso e devono condurre alla conclusione del nuovo accordo, alla fine del 2009, a Copenaghen.
Il commissario Stavros Dimas parteciperà alle riunioni conclusive che si terranno l’11 ed il 12 dicembre.

“La crisi finanziaria ha messo in evidenza la follia consistente nel trascurare i segnali di pericolo chiari – ha detto il commissario per l’Ambiente Dimas. Con i cambiamenti climatici non possiamo permetterci di ripetere questo errore se vogliamo prevenire conseguenze economiche e sociali pericolose e forse catastrofiche nei prossimi decenni. Anche se è troppo presto per aspettarci traguardi importanti, la conferenza di Poznan deve modificare il livello delle discussioni: da colloqui esplorativi devono trasformarsi in negoziati concreti ed inviare un chiaro segnale che mostri che il mondo è pronto a concludere un trattato ambizioso sul clima fra un anno a Copenaghen”.

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