Le città del Sud come realtà di crescita e sviluppo

È necessario un nuovo impegno per lo sviluppo dei territori del Sud nell’interesse di tutto il Paese. Il presidente Napolitano rilancia così il problema del Mezzogiorno perché venga messo al centro delle politiche del governo. Il Capo dello Stato invita tutti ad un serio impegno affinché il Sud possa essere un punto di rilancio senza indulgiare su se stesso e per una reale coscienza unitaria.

“L’unità nazionale è questo: lavorare insieme perché se non si sviluppa il Mezzogiorno non si sviluppa l’Italia”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica intervenendo al convegno su “mezzogiorno e unità nazionale – verso il 150° dell’Unità d’Italia” a Rionero in Vulture a conclusione della visita in Basilicata.

“Il maggiore dei nostri doveri oggi, e con maggior forza – ha continuato Napolitano – è l’affrontare la ‘questione meridionale’ come ‘quetione italiana’. Le celebrazioni del 150° dell’Unità debbono assumere come impegno centrale quello di promuovere una rinnovata consapevolezza di quel dovere, oscuratosi da troppi anni per effetto dello spegnersi del dibattito culturale e politico meridionalista e dell’esaurirsi di una strategia nazionale per il Mezzogiorno”. “Sono convinto – ha aggiunto il Capo dello Stato – che si possa ben rendere comprensibile e convincente invece, l’esigenza comune di un rilancio delle potenzialità dello sviluppo meridionale come condizione imprescindibile per una rinnovata crescita dell’economia italiana, ben più sostenuta di quella dell’ultimo decennio”.

“Essenziale – ha affermato il Presidente della Repubblica – sarà uno scatto di volontà, di senso morale e di consapevolezza civile da cui emergano nel Mezzogiorno, nuove forze idonee a meglio affrontare la prova dell’autogoverno e della partecipazione al governo del Paese”.

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