Delegato Anci Immigrazione Biffoni e Presidente del Consiglio Nazionale Anci Bianco: “Ok percorso regolarizzazione contro contagio e infiltrazioni criminalita”
“La proposta del ministro dell’Interno Lamorgese di attivare percorsi tutelati di regolarizzazione per chi contribuisce allo sviluppo del nostro Paese ed è presente sul territorio ci trova d’accordo”. Lo afferma il delegato Anci all’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni. “Premesso che in questo momento di emergenza sanitaria si tratta di garantire a tutti la tutela sanitaria, e quindi la sicurezza pubblica, e che il lavoro è la componente fondamentale da cui partire, questo intervento – sottolinea Biffoni – consente di dare una risposta alle difficoltà oggettive legate ai percorsi di regolarizzazione già avviati per chi contribuisce concretamente allo sviluppo del territorio attraverso il proprio lavoro, evitando altresì che si possano innescare pericolosi fenomeni di sfruttamento o di infiltrazione di criminalità organizzata”.
“Non più tardi del 18 febbraio scorso – ricorda Enzo Bianco, Presidente del Consiglio nazionale Anci – abbiamo tenuto un convegno, insieme a Coldiretti e all’Osservatorio Agromafie e alla presenza di cinque ministri, nel quale si era convenuto sulla necessità di un provvedimento urgente che avesse ad oggetto la regolarizzazione dei lavoratori stranieri per combattere clandestinità, caporalato e concorrenza sleale, anche al fine di supportare un settore produttivo strategico per l’Italia come la filiera agroalimentare, che oggi non riesce a trovare la manodopera indispensabile per garantire i prodotti necessari al fabbisogno” prosegue Bianco. “Rinnoviamo, quindi, la piena disponibilità dell’Anci per l’individuazione e definizione di soluzioni concrete e immediate, a partire dalla problematica oggi più urgente – conclude il Presidente del C.N. Anci – cioè quella di evitare il diffondersi del contagio. Vanno attivati subito meccanismi di regolarizzazione/emersione e messi a disposizione strumenti di welfare territoriale, come la rete Siproimi, che da quando è iniziata l’emergenza i Comuni hanno subito offerto per fornire alloggi adeguati, rispondendo alle emergenze sanitarie dei territori”.