A TERAMO UN CONVEGNO SU FENOMENO MIGRATORIO E SVILUPPO DEL TERRITORIO. IL RUOLO DEI COMUNI NEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA.

A Teramo, presso il Polo Didattico “Silvio Spaventa” dell’Università di Teramo, confronto a più voci sul fenomeno migratorio e sull’impatto che ha su comunità locali e sull’economia dei territori.

Con il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, ne hanno discusso l’Assessore Regione Abruzzo alle Politiche sociali Pietro Quaresimale, il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Dino Mastrocola,  la Responsabile del Servizio Centrale del SAI Virginia Costa, Elvio Pasca di Anpal Servizi – Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro, il Presidente della  Cooperativa Pianeti Diversi Simone Caner, la Presidente della Cooperativa Sociale Blue Line Luciana Farina, insieme alla Presidente di Legacoopsociali Eleonora Vanni, Luca Mazzali e Gennarimo Settevendemie, Presidente e vicepresidente di Legacoop Abruzzo, che ha promosso il convegno con l’Università e Legacoop Sociali.

Il punto di partenza è stata la domanda-titolo dell’incontro,  “Migranti: Problema o Risorsa?”, cui hanno partecipato operatori del settore accoglienza, rappresentanti delle istituzioni, del mondo del volontariato, imprenditori e i beneficiari dei progetti SAI e FAMI.

Il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, presente insieme ai colleghi sindaci di molti Comuni titolari di progetti SAI, ha ricordato il ruolo degli enti locali nel  “sistema di governance multilivello, in cui lo Stato insieme a regioni, autonomie locali e in collaborazione con le associazioni del terzo settore, a favorire l’integrazione dei cittadini stranieri.”

Un ruolo, ha proseguito il sindaco, “non solo nella gestione ma anche nella pianificazione degli interventi e nella effettiva erogazione di misure in materia di inclusione dei cittadini immigrati.”

In particolare D’Alberto ha sottolineato l’impegno dei Comuni nella Reta SAI che “costituisce il perno attorno a cui ruota un sistema di accoglienza sostenibile, diffuso e controllato, indispensabile per la buona riuscita dei percorsi di integrazione e strumento facilitatore dei percorsi di cittadinanza per un nuovo welfare universale

“E’ partendo proprio dal ruolo centrale dei Comuni e dalle iniziative realizzate dai progetti aderenti alla rete SAI, con il contributo delle associazioni del terzo settore che si è creata l’ossatura del sistema di accoglienza” – ha ricordato poi Virginia Costa, Responsabile del Servizio Centrale del SAI,  “ e oggi sono oltre 900 i progetti finanziati che coinvolgono oltre 2000 Comuni nell’accoglienza che non hanno problemi di convivenza. Questo è possibile perché i comuni lo hanno fatto in maniera consapevole e le misure di accoglienza si sono andate a inserire all’interno della compagine dei servizi locali, avendo come obiettivo principale il rinforzamento dei servizi di welfare predisposti in favore dell’intera comunità, che includano fra i destinatari anche i richiedenti e i titolari di protezione. Questo approccio”, ha detto Costa, “ha comportato una gestione dell’accoglienza, fortemente complementare e dialogante con il territorio, necessariamente sostenuta da una rete di riferimento, da costruire, mantenere e rinforzare”.

“L’abbandono della propria terra,” ha concluso Costa” la ricerca di un nuovo luogo che sia casa, la speranza nel futuro, da una parte, luoghi che devono e possono rigenerarsi, dall’altra, all’insegna della solidarietà e della reciprocità. Sinergie umane ed economiche, dinamiche che generano sviluppo individuale e collettivo, crescita sociale”.

Gennarino Settevendemie di Legacoop Abruzzo ha riferito della vivacità del territorio in tema di accoglienza dei migranti e dei grandi passi avanti compiuti in forza dell’appartenenza a una rete organizzata come è il SAI che può contare su un ufficio di coordinamento come il Servizio Centrale che supporta e affianca gli operatori nelle diverse attività connesse all’accoglienza.


Elvio Pasca per Anpal Servizi spa – DG Immigrazione e Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali  ha  illustrato  le linee di azione prioritarie, finalizzate a investire sui percorsi di integrazione socio-lavorativa dei cittadini migranti, con particolare riferimento agli interventi di prevenzione e contrasto al lavoro sommerso e al caporalato, a favore della promozione del lavoro dignitoso e della cultura della legalità.

In chiusura la Presidente di Legacoopsociali Eleonora Vanni ha sottolineato la necessità di uscire da logiche e pratiche di emergenza, ponendo al centro i principi della sostenibilità sociale, della qualità dell’accoglienza e dell’inclusione, nel rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone.