Il futuro dello sviluppo infrastrutturale in Italia in un’ottica di sostenibilità, dialogo e confronto con i cittadini saranno i temi che animeranno il dibattito nel corso della presentazione dell’ottavo rapporto del Nimby Forum realizzato da Aris-Agenzia di ricerche informazione e società in collaborazione con Cittalia e Anci. L’incontro, che avrà luogo a Roma il 15 maggio presso la Sala delle Conferenze (Piazza di Montecitorio 123/A), offrirà l’occasione per analizzare l’attuale situazione delle politiche infrastrutturali italiane a partire dai risultati del rapporto del Nimby Forum; un progetto di ricerca nato nel 2004 sul fenomeno delle contestazioni territoriali (la cosiddetta sindrome Nimby – Not in my back yard).

Nel corso della conferenza verrà lanciata anche la sesta edizione del Festival dell’Energia che avrà luogo a Roma il 23 e 24 maggio presso la sede dell’Università Luiss Guido Carli.
Realizzare opere pubbliche o interventi infrastrutturali determina spesso conflittualità e opposizioni da parte del territorio interessato. La rilevazione condotta dal Nimby forum mostra infatti come i casi di contestazioni di progetti infrastrutturali si siano moltiplicati nel corso dell’ultimo decennio, passando dai 190 del 2004 ai 382 casi del 2013. Diventa dunque necessario puntare ad una politica della trasparenza e dell’informazione della cittadinanza favorendo così la partecipazione civica.

Processi partecipativi che devono però essere attuati già nella fase della formulazione e nascita della politica stessa mettendo in campo tutte le informazioni relative ad essa, grazie all’impiego degli open data e adottando strategie e strumenti già impiegati in altri paesi: dal Debat public francese alle Consultations sulle politiche infrastrutturali in Gran Bretagna. Allo stesso tempo però i decisori pubblici devono essere disposti ad accettare come fisiologica la conflittualità insita nei processi decisionali. Obiettivo del Nimby Forum è proprio quello di “sensibilizzare i diversi stakeholder verso un percorso che concili progresso e tutela del territorio, interessi pubblici e privati, impresa e governo, sviluppo e sostenibilità”.

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