How connected are Americans to each other?

In uno studio recente sulla diversità etnica negli Stati Uniti, Robert Putnam (sociologo e professore alla Harvard University) ha approfondito le tesi contenute nella sua nota opera sul capitale sociale
Da questo studio emerge che nelle comunità suburbane più omogenee, abitate prevalentemente da bianchi, il grado di fiducia tra concittadini è elevato e a questo atteggiamento corrisponde un alto grado di sviluppo del capitale sociale. Di contro, questi due dati presentano livelli bassi nelle aree di popolazione più eterogenea, ad esempio nei centri urbani con un più alto grado di commistione etnica.
Quello che ha stupito anche l’autore è che, secondo quanto risulta dallo studio, nelle comunità disomogenee gli americani tendono a diffidare non solo dei diversi ma anche dei concittadini più simili a loro. Gli abitanti di queste aree denotano scarsa fiducia nelle autorità e nei media locali, inoltre non si mostrano disponibili a partecipare a gruppi di volontariato locali, tendono ad astenersi dal voto e raramente esprimono manifestazioni di gioia. La corrispondenza tra grado di disomogeneità e minor fiducia nel prossimo si nota, per altro, sia nelle aree più povere e ad alto tasso di criminalità che in quelle ricche e relativamente sicure.
La conclusione di Robert Putnam è lapidaria: «Oggi per molti americani la diversità è motivo di disagio».

 

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