#Sullastessabarca, sesta Giornata della memoria e dell’accoglienza. Biffoni: “Il valore della vita umana è superiore a qualsiasi sensibilità politica”
Era il 3 ottobre di sei anni fa quando, a largo dell’isola di Lampedusa, si consumò una delle più gravi tragedie umane: persero la vita 368 persone nel tentativo di raggiungere l’Europa. Da allora, ogni anno, il 3 ottobre si celebra la “Giornata della memoria e dell’accoglienza” istituita dalla Legge 45 del 2016 per “conservare e rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria”.
“Il valore della vita umana è superiore a qualsiasi sensibilità politica, strategia amministrativa o convinzione personale – dichiara Matteo Biffoni sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione e alle politiche per l’integrazione, che in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione sottolinea quanto – sia importante tornare a condividere il lapalissiano ma non scontato concetto che salvare una vita umana è giusto e doveroso. Voglio ribadire che i fenomeni migratori, via terra e via mare, sono complessi e gli strumenti per gestirli devono essere adeguati: non esistono ricette facili, soluzioni rapide, ma soltanto un lavoro contino e mirato può portare a una affrontare il fenomeno responsabilmente. Per farlo servono politiche internazionali e una collaborazione costruttiva con i Paesi europei, il sostegno al modello Sprar, il supporto e il coinvolgimento di chi, come i sindaci, lavora sui territori e con le comunità locali”.
Pur essendo diminuiti gli arrivi via mare rispetto allo scorso anno (60.148 nel 2019 contro 116.644 del 2018), le persone continuano a morire. Solo nell’ultimo anno risultano disperse o morte 1.028 persone, dato che arriva a più di 15mila persone se si guarda all’ultimo quinquennio (fonte: Open Migration). Secondo il rapporto ‘Viaggi Disperati’ – 2018, pubblicato da UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, in media sei persone hanno perso la vita nel Mediterraneo ogni giorno. Si stima che 2.275 persone sarebbero morte o disperse durante la traversata del Mediterraneo nel 2018, nonostante un calo considerevole del numero di quanti hanno raggiunto le coste europee. In totale, sono arrivati 139.300 rifugiati e migranti in Europa, il numero più basso degli ultimi cinque anni. Lungo le rotte dalla Libia all’Europa, una persona ogni 14 arrivate in Europa ha perso la vita in mare, un’impennata rispetto ai livelli del 2017. Anche per quest’anno il Comitato Tre ottobre, con la campagna #siamosullastessabarca, torna a Lampedusa con il progetto P(r)onti per l’Accoglienza, organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR), il Comune di Lampedusa e Linosa, il Liceo Scientifico G. Marconi di Pesaro e con il patrocinio della Rai. Obiettivo del progetto è quello di promuovere nelle giovani generazioni europee occasioni di apprendimento per favorire una cultura dell’accoglienza e della solidarietà per contrastare intolleranza, razzismo e discriminazione. Tanti i workshop e gli appuntamenti in programma dal 30 settembre al 3 ottobre, che vedono il coinvolgimento di oltre 200 studenti provenienti da oltre venti paesi dell’Unione europea che si confronteranno e affronteranno assieme il tema dell’accoglienza, dell’integrazione, dell’inclusione e della tutela dei diritti umani.
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(ph immagine tratta dalla pagina Facebook di Comitato 3 ottobre)