No all’odio, no all’intolleranza sul web. Al via la campagna del progetto Prism contro l’hate speech

“No all’odio, no all’intolleranza sul web” è lo slogan di lancio della campagna di comunicazione contro i discorsi d’odio in rete realizzata nell’ambito del progetto europeo Prism di cui Cittalia è partner. Il video della campagna, che ha ricevuto il sostegno anche di Facebook Italia e Twitter Italia, è stato presentato nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo a Roma il 21 marzo.

“Per combattere efficacemente contro l’hate speech in rete è necessario puntare ad una corretta informazione anche sui social media coinvolgendo soprattutto i più giovani”, ha sottolineato il vicepresidente di Arci Filippo Miraglia in apertura del dibattito. “Per il video di lancio della campagna di comunicazione – ha aggiunto – si è pensato di utilizzare un linguaggio alternativo, come quello di un breve cartoon”.
La storia raccontata nel video è quella di un hater che dalla sua stanza riempie il web di parole d’odio rappresentate da una grande nube tossica che inquina l’habitat in cui viviamo. La nube tossica può essere respirata da tutti e quindi tutti possono rimanerne contaminati. Esiste però una via d’uscita: le parole positive. Le stesse parole che alla fine della storia salvano l’hater dal male che lui stesso ha generato, perché il web resti luogo di libera espressione e non di odio nel rispetto della dignità altrui.

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campagnanohate

Nel corso della conferenza stampa è stata presentata anche la ricerca condotta da Cittalia e Arci dal titolo: “Discorsi d’odio e social media. Criticità, strategie e pratiche di intervento” che fa il punto, non solo sulla diffusione di commenti di odio sul web e sui social media, ma anche su come l’hate speech impatta nei contesti locali, come rimarcato dal direttore di Cittalia Luca Pacini. “In particolare – sottolinea Pacini – bisogna partire prima di tutto dai territori dando loro gli strumenti idonei per favorire una corretta informazione”.

I discorsi d’odio sono espressione anche di un degrado culturale e linguistico che pervade il web, per questo la collaborazione tra il mondo dell’associazionismo, dei media e delle istituzioni è fondamentale per combattere “le forme di discriminazione alimentate dai peggiori istinti popolari”, ha chiarito Paolo Beni deputato e relatore del disegno di legge sul cyberbullismo.

“No all’odio, no all’intolleranza sul web”

Posted by Cittalia on Tuesday, 22 March 2016

In questa direzione è decisivo il ruolo degli operatori dell’informazione come evidenziato dal presidente dell’Associazione Carta di Roma Giovanni Maria Bellu. “Il fenomeno dell’hate speech si fonda principalmente su false notizie, su pregiudizi consolidati. Un giornalista prima di scrivere un articolo dovrebbe chiedersi quali siano le informazioni in possesso del lettore”, ha spiegato Bellu.
Se da un lato sembra aumentare la natura dolosa delle violazioni della carta di Roma, dall’altro però sta crescendo la consapevolezza di quanto sia dilagante il discorso d’odio sul web. “E’ importante trovare un punto di equilibrio che garantisca la libertà di espressione e il rispetto della dignità della persona”, ha poi commentato il direttore di Unar Francesco Spano.

L’impegno nella lotta all’hate speech online viene anche da Facebook Italia con l’intervento di Laura Bononcini che ha sottolineato la necessità di sviluppare una contronarrazione positiva sui social network: il cosiddetto counter speech per smontare false notizie e luoghi comuni.

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