Bollettino Urbact – Ottobre 2012

alt

Scarica il bollettino in formato PDF

REPORT SPECIALE parte prima : I progetti finiscono, i progetti continuano

altMentre nove progetti Urbact sono giunti alle conferenze finali, una coordinatrice del progetto, Barbara Kulmer di Active Travel Network a Weiz, descrive perché la fine di un progetto è solo l’inizio. In un altro articolo, gli altri otto progetti presentano i loro eventi finali.

Qual è il suo progetto Urbact e quali città sono coinvolte?

Barbara Kulmer:  Il progetto ha lo scopo di ridurre la congestione del traffico dovuta alle auto, spesso usate singolarmente, nelle piccolo e medie città.

Il principale obiettivo è quello di incoraggiare i residenti a camminare di più a piedi o ad andare in bici nella loro vita quotidiana. Esiste una grande possibilità nel convincere le persone nel passare dalla guida dell’auto al camminare a piedi o all’andare in bici dal momento che circa la metà degli attuali spostamenti in auto avviene per distanze inferiori ai 5 Km.

Il progetto coinvolge otto partner – sette città e un partner  accademico– Weiz (Austria), Novara (Italia), Riccione (Italia), Serres (Grecia), Sebes (Romania), Norderstedt (Germania), Skanderborg (Danimarca), Ljutomer (Slovenia) e l’Università di Graz (Austria).

Quali sono gli obiettivi del progetto?

Gli obiettivi principali sono quelli di mostrare a decisori politici e urbanisti che andare a piedi e in bicicletta è importante tanto quanto il traffico di auto e mezzi pubblici quando si tratta di pianificazione e budget. Gli obiettivi sono la creazione di un Piano di Azione Locale su trasporto non motorizzato mostrando come la gestione della mobilità sia in grado di risolvere i problemi di trasporto con un budget ridotto. Cerchiamo anche di garantire un bilancio per l’attuazione di almeno una parte del Piano di azione locale.

Come avete affrontato la gestione della mobilità?

Abbiamo mostrato ai partner e ai membri del loro Gruppo di Supporto Locale (Local Support Group) il potenziale della gestione della mobilità – organizzazione, marketing, informazione e sensibilizzazione – e come tali misure hanno un ottimo rapporto costi-benefici e come possono essere utilizzate in combinazione con misure per l’infrastruttura.

La misura più importante è quella di organizzare campagne di sensibilizzazione e gli esempi di buone pratiche volte a motivare le persone a camminare o andare in bicicletta invece di utilizzare la propria auto. Nel corso degli ultimi tre anni, ogni partner del progetto ha svolto con successo campagne di sensibilizzazione. Queste attività hanno realmente un impatto sulle abitudini quotidiane delle persone e abbiamo motivato molte persone a passare alla mobilità “dolce”.

Quali sono gli obiettivi della vostra conferenza finale?

L’obiettivo principale è quello di incoraggiare tutti i partner del progetto  a perseguire la riduzione del traffico motorizzato nei propri paesi in futuro. Il progetto Active travel network potrebbe essere un significativo calcio d’inizio per ulteriori attività in questo settore.

Dove e quando si terrà e chi parteciperà?

La conferenza finale avrà luogo a Kunsthaus a Weiz il 6 novembre. I partecipanti saranno i rappresentanti dei diversi comuni, cittadini, membri delle ULSGs, esperti della mobilità, i principali decisori politici a livello regionale, nazionale ed europeo, e anche giovani provenienti da un college tecnico locale.

Cosa ci sarà di speciale rispetto al format e al programma della vostra particolare conferenza finale?

I relatori parleranno della necessità di incrementare il traffico non motorizzato nelle città. In speciali “negozi a piedi”, all’interno dei locali della conferenza, ci saranno informazioni sulla situazione del traffico a Weiz: i problemi che dobbiamo risolvere e quelli che dobbiamo ancora affrontare. Questo porterà ad utile scambio di idee e conoscenza tra i partner del progetto. E’ previsto anche un tour a piedi della città così come una visita in bicicletta.

Tutti i partner presenteranno i propri piani d’azione locale (Local Action Plans) che descrivono le fasi da adottare per importare le buone pratiche, osservate soprattutto in altre regioni, e le sfide locali che implicano nella loro attuazione.

Quali sono le sue aspettative per questo evento?

Ci aspettiamo che la conferenza finale abbia un grande impatto motivazionale su tutti i partner del progetto. E speriamo che tutti continueranno ad esercitare pressione per un traffico non motorizzato negli anni a venire.  

Quale pensa sarà l’eredità di lungo periodo di questo progetto?

In primo luogo, l’esperienza internazionale porterà ad una migliore comprensione dei problemi del traffico nei diversi paesi europei.  In secondo luogo, tutti i partner del progetto saranno in grado di promuovere di un traffico non motorizzato e misure ad hoc. In terzo luogo, i piani di azione locale individuate da ciascun partner del progetto lasceranno un’eredità permanente quando questi piani verranno attuati. L’approccio di gestione della mobilità è stato rafforzato dimostrando che non sempre è necessario spendere una grande quantità di soldi per affrontare i problemi del traffico nelle nostre città. Cambiare il comportamento delle persone verso le auto nel lungo periodo è l’unica misura significativa che i comuni possono adottare.

Per saperne di più:

Active Travel Network – Sito Urbact

Active Travel Network is holding its final conferenceSito Urbact

Active Travel Network – Final Conference Agenda – Sito Urbact

REPORT SPECIALE parte seconda: Nove progetti Urbact giungono a conclusione con le conferenze finali

Dopo tre anni di lavoro, nove progetti Urbact stanno presentando le loro raccomandazioni politiche ai rappresentanti dei diversi partenariati nel corso di questi mesi

Oltre ad Active Travel Network, altri due progetti Urbact dedicati alla riduzione delle emission di CO2 realizzeranno le loro conferenze finali nel corso dell’autunno. Il progetto Electric Vehicles in Urban Europe (EVUE) ha riunito oltre sessanta delegate a Londra lo scorso 4 ottobre,  focalizzando il dibattito su come la politica europea possa in future sostenere la mobilità elettrica nelle città. Tra i messaggi chiave emersi nel corso dell’incontro figura il bisogno delle città di trovare le giuste strategie per integrare i veicoli elettrici nel trasporto intermodali. Il progetto Cities Action for Sustainable Housing (CASH, guidato da Echirolles in Francia, si incontrerà a Bruxelles dal 27 al 29 novembre, con l’obiettivo di formulare proposte per un buon utilizzo dei fondi strutturali nel period 2014-2020 per la riqualificazione energetic dell’edilizia sociale.


altValorizzare i giovani e l’inclusione sociale Due altri progetti si riuniranno sotto le insigne dell’inclusione attiva. OP-ACT (Options of Actions for the Strategic Positioning of Small and Medium Sized Cities) organizza l’8 novembre l’incontro conclusivo nella sua città capofila di Leoben in Austria. Una parte importante del progetto è dedicate alla valorizzazione dei giovani e il sedicenne Felix Leitner proietterà il suo cortometraggio sulle prospettive future dei giovani alla presenza dei delegate delle città partner del progetto. Il 16 e 17 gennaio Budapest ospiterà la conferenza finale di Roma-Net, che riguarda l’esclusione sociale dei rom. Ai rappresentanti delle città europeee sarà chiesto di diffondere i risultati del progetto per stabilire alleanze in vista di future cooperazioni. L’inclusione sociale dominerà l’agenda delle conferenza finale di Together, organizzata nella città leader del progetto di Mulhouse  il 22 e23 novembre. L’incontro internazionale siglerà la nascita di una nuova rete di “territory di corresponsabilità”, che continuerà a influenzare le politiche locali e coinvolgere un’ampia rete di attori nelle sfide che affrontano le città.
Migliorare le città di medie dimensioni e i centri storici Il progetto
SURE, che affront ail tema dei quartieri svantaggiati nelle città di piccolo e media dimensioni attraverso iniziative come quelle turistiche e di piccola imprenditoria, sarà ospitato in conferenza finale dal lead partner Eger in Ungheria il 14 novembre. Valorizzare la vitalità dei centri storici è stato il progetto di LINKS, che dal 9 all’11 gennaio presenterà a Bruxelles i suoi risultati all’integruppo urbano del Parlamento europeo. Infine, l’innovativo  ESIMeC  porterà a conclusion il suo progetto il 7 novembre a Bruxelles con un tema culinario, offrendo un “ricettario” per aiutare i funzionari cittadini a mescolare una serie di ingredient-chiave in una ricetta di successo per una rilancio basato sull’occupazione nelle città di medie dimensioni.

Per saperne di più:

OPT-ACT Final Conference programme – Sito Urbact

Roma-Net – Sito Urbact

Together Final Conference AnnouncementSito Urbact

SURE – Sito Urbact

LINKS Final Conference AnnouncementSito Urbact

ESIMeC Final Conference AnnouncementSito Urbact

Notizie: Copenhagen ti aspetta per la Conferenza annuale URBACT di dicembre!

A pochi giorni dalle festività natalizie, si svolgerà a Copenhagen la conferenza annuale Urbact 2012!  Ecco qui sei buoni motivi per partecipare alla conferenza.

Prima di tutto, avrete la possibilità di mettere alla prova il vostro lato “eco-sostenibile” in una città che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’Unione europea in materia di rispetto per l’ambiente e di politiche eco-efficienti e che ha già ricevuto una dozzina di importanti premi e riconoscimenti internazionali.  

La seconda ragione è che potrete prendere parte in maniera attiva ad un appuntamento davvero interattivo: la conferenza è concepita per discutere in maniera aperta e per offrire una chiave di comprensione rispetto alle principali sfide urbane identificate nel report della Commissione “Cities of Tomorrow”.

E potete trovare qui altre quattro ottime ragioni per venire a Copenhagen! 

dreamstime s 23192772

Dal BlogLe città europee in un mondo urbano

Come saranno le città di domani? Come possono architetti e urbanisti preparare un futuro prospero, inclusivo e sostenibile? Queste saranno le domande chiave alla conferenza annuale Urbact e le risposte date durante le sessioni plenarie e i gruppi di lavoro saranno elaborate nell’ambito delle esperienze sviluppate dai progetti URBACT e dalle città europee.

Ma il dibattito non si concentrerà solo sull’Europa e una delle sessioni plenarie principali sarà dedicata a “Le città europee in un mondo urbano”, che affronterà i temi di Urbact in una dimensione globale. 

Ecco qui quattro buone ragioni per venire a Copenhagen e partecipare a questa importante sessione di lavoro:

1. L’Europa non è un’isola. Lo sviluppo di altre regioni ha un forte impatto sulle città europee e si può imparare da altre parti del mondo per sviluppare migliori politiche regionali.

La Commissione europea lo ha capito ed ha avviato un dialogo con la Cina in materia di sviluppo territoriale. Il processo ha dato vita ad un rapporto che presenta un’analisi delle prospettive delle politiche regionali in Cina e in Europa in chiave comparata, evidenziando le lezioni apprese da entrambe le parti. Peter Ramsdem, il moderatore del dibattito, ha fatto parte del gruppo di ricerca. Per questo siamo sicuri che si presenterà al dibattito con domande penetranti e approfondimenti interessanti.

2. Il grande dinamismo delle altre città nel resto del mondo non deve spaventare gli europei, ma deve ispirarli.

Forse Sandro Balducci, docente di Pianificazione urbana e Vice Rettore del Politecnico di Milano, che ha anche esperienza di insegnamento negli Stati Uniti e a Shanghai ed è uno specialista di sviluppo delle città europee, sarà in grado di dirci di più sul modo in cui anche le città europee sono capaci di un forte dinamismo e su come possono essere competitive a livello internazionale rimanendo funzionali, competitive e attraenti!

3. Costruire città prospere, sostenibili e inclusive è un lavoro duro e non può contare più solo sulle politiche tradizionali.

John Lovering e Ivan Turok nei loro articoli in “Cina ed Europa: le implicazioni della crescita della Cina per lo spazio europeo” analizzano la competizione internazionale tra città per diventare “la città più creativa”. Avendo studiato l’argomento e le dinamiche di questo fenomeno in tutto il mondo, i due esperti ne hanno anche svelato i limiti: è improbabile che tutti i lavori saranno creativi in ​​futuro, non tutte le città si caratterizzeranno come città creative e si dovrebbe creare uno spazio adatto a tutte le componenti della società. Costruire una città davvero sostenibile e giusta può richiedere un approccio più complesso. Si tratta di una delle principali tematiche di interesse per Susan Fainstein, professoressa e senior Research Fellow all’Harvard Graduate School of Design, che darà certamente un contributo affascinante su come si possano combattere le disuguaglianze nelle città di oggi e di domani.

4. L’America Latina ha una grande esperienza nella gestione collettiva dei luoghi e dei beni a livello locale.

I decisori politici europei si concentrano oggi molto sul coinvolgimento dei cittadini e delle parti interessate nel processo decisionale, considerando la partecipazione come un nuovo strumento per lo sviluppo sostenibile. Forse c’è qualcosa che gli europei potrebbero imparare dall’America Latina? Di questo si parlerà con Patricia Torres, specialista di sviluppo urbano dell’Inter-American Development Bank ed ex Vice Ministro per le politiche abitative e lo sviluppo urbano del governo colombiano.

Nel corso del dibattito, ovviamente, verranno affrontate molte altre questioni e domande. Tante buone ragioni per non mancare a Copenhagen e per discutere dal vivo delle politiche urbane del presente e del futuro con alcuni dei più grandi specialisti del settore.