Bollettino Urbact – Febbraio 2013

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Nuovi progetti Urbact, pronti i Baseline Studies, panoramica e spunti di riflessione su numerosi temi urbani

altMercati locali, city branding e marketing, prevenzione dell’abbandono scolastico, riqualificazione urbana sostenibile ed efficient, partnership tra città e università sono alcuni dei temi dei 15 nuovi progetti Urbact approvati per la fase di implementazione, che durerà oltre due anni cercando soluzioni comuni, sostenibili ed efficacy a un gran numero di sfide urbane. Ogni progetto ha prodotto un Baseline Study alla fine della sua fase di sviluppo. Il documento punta a presentare la situazione attuale del tema del progetto nelle città europee, con contributi provenienti da ognuna delle città partner del progetto.

Ognuno di questi studi di partenza necessari per l’avvio di un progetto Urbact comprende tre documenti correlati: lo “State of the Art” paper che reassume la situazione europea del tema del progetto, i profili dei partner che forniscono un’analisi della situazione nelle città che partecipano al progetto, includendo le esperienze già esistenti sul tema in questione e un Paper di sintesi, che riassume le questioni emerse dalla situazione nelle città del progetto e dalla situazione europea del tema in questione, cercando di individuare possibili focus d’azione sui sottotemi emersi dal progetto.

Sono i disponibili online i Baseline Studies di questi progetti:
My Generation at Work: L’obiettivo principale di My Generation at Work è quello di promuovere l’employability dei giovani in un mercato del lavoro in evoluzione, con un focus specific sulle abilità imprenditoriali. Il progetto produrrà tre set di risultati pratici: riduzione dell’abbandono lavorativo e della fuga dei cervelli stabilendo nuove connessioni tra istruzione e mondo del lavoro, auto-occupazione per i giovani in settori economici ben definiti e creazione di hub e partnership efficaci capaci di coinvolgere una molteplicità di stake-holders, in collaborazione con i giovani. Il Baseline Study del progetto fornisce una buona comprensione del tema della disoccupazione giovanile urbana (My Generation at work Baseline Study).
RE-Block: L’obiettivo principale del progetto RE-Block è la creazione di “high-rise blocks”, “palazzoni” in cui viene ridotto l’isolamento dei cittadini attraverso la coesione sociale, gli spazi verdi e la riduzione della povertà. Il suo Baseline Study fornisce una panoramica degli sforzi realizzati dall’Ue in relazione al tema del progetto e un’analisi della situazione nelle città partner (RE-Block Baseline Study).
PREVENT: Il progetto PREVENT è stato concepito con l’obiettivo di ridurre l’abbandono scolastico, con un’idea di fondo speciale e innovativa di migliore coinvolgimento dei genitori nelle misure di prevenzione. Nel suo Baseline Study, è disponibile una panoramica su cause, conseguenze e buone prassi con un focus speciale sul coinvolgimento dei genitori (PREVENT Baseline Study).
USER: Il progetto USER punta a rendere le città più vivibili in un contest in cui le città devono gestire una diversità cultural crescent e un invecchiamento della popolazione, con il conseguente bisogno di un risparmio del consumo energetic. Il suo Baseline study fornisce una visione generale sui temi del progetto e un’analisi dello stato del tema nelle città partner (USER Baseline Study).

USE ACT: Il progetto USEACT sta lavorando su come promuovere opportunità per persone e imprese di stabilirsi in località già esistenti ed evitare il consumo di territorio, attraverso nuovi processi di pianificazione e approcci di partnership. Il Baseline Study si focalizza sullo stato delle’arte dei temi coperti dal progetto, con una fotografia dei profili delle città partner e un report sulle buone prassi e una posizione politica sul tema (USE ACT Baseline Study).
JOBTOWN: Il progetto Jobtown è focalizzato sulla creazione di occupazione giovanile e di nuove opportunità, attraverso un approccio di lungo periodo e azioni sul breve termine. Cerca di assicurare che i giovani possano diventare membri efficacy e di successo della forza Lavoro di domain, rendendo le nostre econmie più dinamiche, innovative e competitive e assicurando la sostenibilitàù del nostro modo di vivere. Il suo Baseline Study fornisce una buona comprensione del tema della disoccupazione giovanile e un’analisi della situazione attuale nelle città partner (JOBTOWN Baseline Study).
Sustainable Food for Urban Communities: Lo scopo di questo progetto è di promuovere iniziative innovative per la produzione e la vendita di cibo sostenibile e un migliore consumo nelle comunità urbane. Il suo Baseline Study riunisce elementi già disponibili sulla ricerca e le politiche in tema di alimentazione sostenibile nelle comunità urbane europee. Fa riferimento anche a rilevanti esempi internazionali. Il frame work concettuale dipende dall’analisi degli studi della FAO e della Commmissione europea, in particolare dello Standing Committee on Agricultural Research (Sustainable Food for Urban Communities Baseline Study).
4D CITIES: Il progetto 4D Cities è indirizzato ai processi di governance locale per spingere l’innopvazione nel settore sanitalia, con l’obietivo di pormuovere la crescita della produttività, la concorrenza, lo sviluppo economic e migliorare la qualità della vita dei cttini. Il suo Baseline Study fornisce obiettivi del progetto, la situazione attuale (politiche europee in tema sanitario, governi locali e città, cittadini come co-produttori della loro salute, smart health, competenze e crescita economica) e i profili dei partner (4D CITIES Baseline Study).
I Baseline Studies degli altri preogetti approvati ENTER.HUB, Creative SpIN, URBACT Markets, Citylogo, CSI Europe, EUnivercities, WOOD FOOTPRINT saranno presto disponibili online. E’ possibile dare uno sguardo anche ai Baseline studies dei progetti che non sono stati approvati per la fase di implementazione come E4C (E-Skills per città innovative), INNOVA (crescita imprenditoriale sostenibile basata su innovazione e conoscenza), SMART CITIES (Migliorare i servizi pubblici attraverso un processo di innovazione aperto).

Per approfondire

New Urbact Projects approved for Implementation Phase
Urbact Projects

Jobtown, partenariati locali per aumentare le opportunità di lavoro per i giovani

altIn Europa è senza lavoro una percentuale di giovani doppia rispetto alla media generale della popolazione attiva. La disoccupazione giovanile è una delle questioni più importanti che l’UE si trova ad affrontare oggi e che si troverà ad affrontare in futuro. Il progetto Urbact Jobtown, con 11 partners in 9 Paesi, sta esplorando dei modi per consentire alle città di creare opportunità per i più giovani. Il progetto è stato da poco approvato per la fase di esecuzione ed è ora possibile analizzare come si cerchi di affrontare il tema in questione e quale situazione esista nelle città partner. Una “riduzione del danno” in un contesto desolante per i giovani europei.

Anche prima della crisi economica che ha colpito l’Europa la disoccupazione giovanile era alta, causata in parte dei cambiamenti strutturali dell’economia e dal declino del comparto manifatturiero. Oggi, con la recessione che avanza, questo fenomeno sembra fuori controllo: più del 22% dei giovani under 25 non ha un lavoro in Europa, mentre in alcune aree maggiormente colpite dalla crisi come la Grecia e la Spagna, questo dato si avvicina al 50%. Il fenomeno ha portato qualcuno a parlare di una intera “generazione perduta” di giovani che sarà pesantemente segnata dagli effetti della disoccupazione e dall’impossibilità di entrare nel mercato del lavoro dopo la scuola.

Ian Goldring, Lead Expert del progetto URBACT “Jobtown” che mira a costruire dei partenariati locali con i datori di lavoro, non trattiene le parole: “ciò che vediamo”, dice, “è il relitto di un treno che va al rallentatore”. Descrive gli effetti di lungo periodo della disoccupazione giovanile, sia per la società – il rapporto di dipendenza (rapporto tra la popolazione “dipendente” e la popolazione produttiva) in calo per i sistemi pensionistici del futuro – sia per gli individui – una maggiore propensione alla depressione, all’uso di droghe e così via. “Non si tratta di stare buoni ad aspettare che la crisi faccia il suo corso pensando che poi le cose andranno meglio”, dice Ian, “è molto importante avere una riduzione del danno adesso”.

Una delle questioni più importanti che si trova a dover fronteggiare l’Europa

Si tratta anche di un fenomeno che desta molta preoccupazione nella Commissione europea. Nel luglio scorso, il Commissario László Andor ha detto: “la situazione per i giovani europei è molto triste”, aggiungendo che in alcuni Paesi europei come la Grecia e la Spagna il quadro è “allarmante”. Non sono solo coloro che non hanno un lavoro a destare preoccupazione. Anche per i giovani che trovano lavoro si tratta troppo spesso di contratti di collaborazione o a tempo determinato o di lavori sottopagati senza prospettive future. Sembra che i giovani costituiscano oggi il livello inferiore di un mercato del lavoro a due livelli.

Un progetto che doveva essere fatto

Per tutte queste ragioni, Ian Goldring afferma che JobTown, che è stato lanciato nel maggio 2012 e approvato per la fase di esecuzione il 28 gennaio scorso, è un progetto che doveva essere fatto. “La buona notizia è che non tutta l’Europa si trova in questa situazione disastrosa”. Vaste zone dell’UE lo sono, ma se si guarda all’Olanda o alla Germania, la situazione è diversa perché hanno seguito un quadro politico diverso”. E aggiunge che “se da una parte è difficile essere ottimisti circa l’attuale situazione, dall’altra penso che questo sia il progetto giusto al momento giusto. Cercheremo di lasciare un’eredità, una piattaforma per le città partner per continuare a scambiarsi esperienze”.

I cinque obiettivi di JobTown

Le città partner lavoreranno nell’ambito di cinque sotto-tematiche:
• Sviluppo di metodi efficaci di cooperazione, compreso attraverso la collaborazione tra pubblico e privato
• Sviluppo di un tipo di istruzione e di formazione che rispondono maggiormente ai bisogni del mercato del lavoro
• Analisi del mercato del lavoro per individuare e anticipare i trend del mercato
• Sostegno alla creazione e sviluppo di impresa, auto-impiego e capacità imprenditoriali
• Innovazione sociale e gestione delle risorse
Jobtown si concentra sugli aspetti imprenditoriali del problema della disoccupazione giovanile piuttosto che sui suoi effetti sociali. Si baserà sulle lezioni apprese attraverso progetti URBACT passati e presenti, come ESIMEC e il suo lavoro per idnividuare I bisogni del mercato del lavoro, e come il progetto in corso My Generation at Work.

Creare delle reti di impiego locali nelle città partner

Le 11 città selezionate come partner presentano un’ampia gamma di situazioni differenti. Il capofila è Cesena, in Emilia Romagna, una città di 98.000 abitanti un tempo prospera dove però oggi la disoccupazione giovanile ha toccato il 35%. I giovani spesso non possiedono le qualifiche richieste dal mercato del lavoro locale e il comune ha cominciato a lavorare in stretta collaborazione con la Regione su una riforma ad ampio spettro del sistema di istruzione. Diverso è il problema a Kaiserslautern, in Germania, dove i datori di lavoro stanno facendo del loro meglio per attirare immigrati con le giuste qualifiche per i lavori disponibili.

Ci sono tre città della penisola iberica. Avilés sulla costa settentrionale della Spagna, dove la tradizionale attività di cantieristica navale ha lasciato in parte il posto all’industria che produce turbine eoliche, ha un tasso di disoccupazione giovanile di oltre il 40%. Gondomar, un sobborgo della città di Porto in Portogallo, ha un alto tasso di giovani inoccupati con scarse qualifiche mentre Aveiro, 60 Km a sud di Porto, ha una università molto dinamica ma cerca di creare una rete per l’impiego legando l’istruzione all’impresa. La città più grande che partecipa al progetto è Rennes, con una popolazione di 400.000 abitanti, compresi 60.000 studenti. Il tema in Francia è che i tempi per l’ingresso di un giovane nel mondo del lavoro sono molto lunghi e qui il 93% dei lavori per gli under 25 sono contratti a breve termine.

Ci sono due città dell’est Europa. Kielce, nel sud est della Polonia, soffre a causa di scarsa connettività e i suoi giovani tendono a muoversi verso le più grandi conurbazioni di Cracovia e di Varsavia dopo le scuole. Anche Nagykálló, nell’Ungheria orientale, soffre del problema della migrazione dei suoi giovani. Ha una forte presenza romanì, circa il 15% della popolazione. La città ha un buon record di partecipazione ad URBACT e ad altri progetti, con un buon utilizzo dei fondi strutturali.

Nuove città si uniscono al progetto Urbact “JobTown”

Tre città stanno aderendo ad un progetto URBACT per la prima volta. C’è Enfield, un sobborgo di Londra, dove le sommosse dell’agosto 2011 hanno messo in evidenza la questione giovanile. Sempre nel Regno Unito, c’è Thurrock, dove il Consiglio sta lavorando per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro dei datori di lavoro nelle imprese locali come ad esempio quelle del porto interno (il più grande del Regno Unito) e un centro di design per la Royal Opera House, con la formazione disponibile per i più giovani. Poi c’è Latsia, un sobborgo industriale di Nicosia a Cipro, che soffre della crisi ma, con una tasso generale di disoccupazione del 9%, sta un po’ meglio delle altre. I suoi molti giovani laureati e con titoli post-universitari sono spesso troppo qualificati per i lavori disponibili.

I prossimi passi
• Steering Group meeting con tutti i partner ospitato a Cesena alla fine di marzo 2013.
• Primo gruppo di lavoro transnazionale per sviluppare modelli efficaci di cooperazione stabilendo dei partenariati locali per stimolare l’occupazione giovanile, ad Avilés nel giugno 2013.
• Secondo gruppo di lavoro transnazionale: come rendere l’istruzione e la formazione professionale coerenti con I bisogni del mercato del lavoro locale e preparare meglio i giovani laureate alla transizione verso il mondo del lavoro, a Kaiserslautern nell’ottobre 2013.
• Terzo gruppo di lavoro transnazionale, per migliorare la corrispondenza tra domanda e offerta attraverso il miglioramento dell’analisi e previsioni più accurate circa I bisogni del mercato del lavoro, a Rennes nel febbraio 2014.
• Quarto gruppo di lavoro transnazionale “Support for business creation and development, self-employment and acquisition of entrepreneurial skills”, ospitato congiuntamente da Thurrock e Enfield nel giugno 2014.
• Quinto gruppo di lavoro transnazionale dedicato all’economia sociale e a come ottenere di più con meno sforzo e meno spreco di risorse, ad Aveiro nell’ottobre 2014.

Per saperne di più:
Jobtown – sito URBACT
Jobtown Baseline Study – PDF
New URBACT Projects approved for Implementation Phase – sito URBACT