Bollettino Urbact – Dicembre 2012

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Moulin: da Urbact una vetrina mondiale delle città europee

Oltre quattrocento persone (funzionari urbani, decisori politici ed esperti) hanno preso parte attivamente alla 2012 Urbact Annual Conference “Cities of Tomorrow: Actions Today” a Copenhagen. Con partecipanti giunti da tutta Europa e dal resto del mondo, ed oltre 37 paesi rappresentati, la conferenza ha rappresentato per noi un’opportunità meravigliosa di esplorare nuove soluzioni alle sfide più critiche a cui fanno fronte le città europee. In un momento di intenso dibattito sugli obiettivi e il budget della politica di Coesione europea 2014-2020, la presenza di Johannes Hahn, commissario per la politica urbana e regionale, ha rappresentato una prova chiara e visibile dell’impegno della Commissione europea in favore delle città. Hahn ha difeso un ruolo sempre più forte delle città nella politica di coesione. Ha inoltre sottolineato il ruolo centrale di Urbact nella promozione dello sviluppo urbano sostenibile e integrato nei prossimi anni.

Nel corso delle sessioni plenarie, abbiamo avuto l’opportunità di passare in rassegna lo stato delle discussioni più attuali sulla politica di Coesione 2014-2020, assieme ai rappresentanti di Commissione europea, Parlamento europeo, stati membri e città. Al centro del dibattito anche i nuovi strumenti che la Commissione europea fornisce alle città per sostenerle nello sviluppo urbano integrato e per promuovere processi partecipativi, come gli Integrated Territorial Investments (ITI) e il Community-Led Local Development (CLLD).
Uno dei temi di punta della conferenza è stata certamente la discussione sullo sviluppo urbano negli altri continenti, presentato da esperti urbani internazionali, tra cui Susan Fainstein, autrice di The Just City (luglio 2011).

Gli esperti provenienti da tutto il mondo hanno fornito una prospettiva diversa sulle sfide che le città europee stanno affrontando, confrontandole con quanto avviene nelle città di altri continenti. Un’ampia serie di casi è stata presentata nel corso del dibattito, oltre a temi come la polarizzazione sociale, la governance delle aree urbane e le minacce ambientali. Le città sono oggi in prima linea nell’affrontare l’impatto della crisi economica. Stanno facendo fronte ad una serie di situazioni sociali difficili e ad una riduzione dei fondi disponibili per realizzare azioni significative in questo settore. La crisi sta agendo da fattore capace di cambiare le regole del gioco e persiste un forte bisogno di creare risposte creative in termini di politiche pubbliche per un futuro che potrebbe, sul lungo periodo, essere caratterizzato da un accesso ancora più ristretto alle risorse finanziarie.

Sei workshop hanno dato ai partecipanti l’opportunità di dialogare su temi molto concreti ed esaminare soluzioni pratiche ai problemi delle città su temi come il “restringimento urbano”, “più lavoro: città migliori”, “supportare i giovani attraverso l’innovazione sociale”, “contro le città divise in Europa”, “migliorare gli strumenti di mobilità” e le sfide legate alla “realizzazione dell’efficienza energetica nelle città europee”.

L’Urbact Cafè, durante il quale i partecipanti hanno conversato informalmente nella propria lingua, è stata l’opportunità per ognuno di noi di fornire un contributo su come Urbact potrà supportare in futuro le città attraverso lo scambio transazionale, la formazione e migliorando il capacity building.
Dando seguito a quanto emerso nel corso della conferenza annuale, Urbact guarda al futuro in vista del prossimo periodo di programmazione europea 2014-2020.

Il nostro prossimo grande evento sarà la summer university di Vilnius nell’estate di quest’anno e ci auguriamo di ritrovarvi tutti lì.

Emmanuel Moulin

Direttore del segretariato di Urbact

A bordo della visita studio “Contro le città divise in Europa”: Uno sguardo all’ “Albertslund Concept”

altMercoledì 5 dicembre dopo due giorni di incontri nell’ambito della conferenza annuale di Urbact sono state organizzate visite studio sul campo per coloro che desideravano avere un quadro più chiaro della gestione urbana dei dintorni di Copenaghen.

Ho partecipato alla visita studio nell’ambito dell’incontro Against Divided Cities in Europe (“Contro le città divise in Europa”) che mi avrebbe portato ad Albertslund, a ovest di Copenhagen – un ente locale notoriamente proattivo, che ha mostrato la via da seguire in settori chiave come l’urbanistica e l’ambiente. altEravamo un gruppo di quindici persone provenienti da tutta Europa, desiderosi di vedere ciò che il professore di urbanistica a Copenaghen Peter Skriver, la nostra guida, aveva in serbo per noi in quella mattina nevosa.

Abbiamo prima preso l’S-train, che è parte della strategia di sviluppo dell’area metropolitana di Copenaghen, conosciuta come il “Finger Plan”. Sul treno è stato divertente vedere molte, se non più, biciclette che persone, bici tutte accuratamente parcheggiate e fissate nei vagoni dei treni. Non è sicuramente la neve che fermerà i cittadini di Copenaghen dal pedalare in città.

Poi lungo la strada ci siamo fermati brevemente a Rødovre, dove abbiamo dato uno sguardo agli edifici accanto alla stazione ferroviaria. Risalenti al 1960, passo dopo passo, senza far spostare i propri abitanti, si sta procedendo alla loro rimodernizzazione e ristrutturazione per garantire una maggiore efficienza energetica.

Ad Albertslund, la nostra destinazione, abbiamo preso il treno e fatto il giro del comune. Sorprendentemente, molto raramente abbiamo dovuto attraversare le strade. La città sono costruite in modo da consentire alle persone di evitare di farlo, il che equivale ad una adeguata pianificazione pensata ad hoc: sentieri, gallerie e ponti. Siamo andati in piccole case comunali, eredità del comunismo, in cui piccole parti di giardino sono condivise dai cittadini.

altStrade, dove gli abitanti possono trovare tutti i negozi e le merci di cui hanno bisogno, convergono verso il punto centrale della città. Sono stati qui organizzati incontri di strada tutte le settimane, dove i rappresentanti comunali sono venuti a discutere con gli abitanti. Si tratta di una vera e propria parte della vita democratica della città, che è stata accolta con favore dai residenti di Albertslund.

Il culmine della visita del mattino è stato l’incontro con Bjorn Emil Hartel Jensen, planner a Albertslund, in consiglio comunale – che nel 2008 è diventata la prima autorità locale in Danimarca ad avere la certificazione 100% ecosostenibile, come previsto dalla normativa Ue. Il calore e il caffè caldo gentilmente servito era più rilassante! In un’atmosfera intima, seduti nella sala riunioni del consiglio comunale, abbiamo ascoltato e discusso con Bjorn sulle specificità di Albertslund e sugli attuali progetti urbani in corso.

La principale sfida di Albertslund è quella della densificazione del suo centro storico, la crescita della vita di periferia (dal momento che un numero crescente di persone che lavorano a Copenhagen stanno scegliendo di vivere nella periferia della capitale), pur mantenendo il suo aspetto “a misura d’uomo” e verde.

altPer citare solo qualche progetto in corso, nuovi edifici pubblici con tetti verdi sono in fase di costruzione. L’ Hersted Industripark, un ex area industriale a nord del comune, si sta trasformando in un parco verde aperto, facilmente accessibile grazie ad un nuovo sistema di metropolitana leggera. Il comune si sta inoltre impegnando nella ristrutturazione dell’intero patrimonio immobiliare. Più di 5.850 case saranno rinnovate sotto il profilo energetico nei prossimi 10-15 anni, per un costo di circa 1,5 miliardi di euro. Questa è una parte integrante del grande progetto di innovazione e progettazione di Albertslund, incorporare l’efficienza energetica in tutti gli edifici ad alta intensità e di altezza contenuta costruiti tra gli anni Sessanta e Settanta.
altLa città è in linea con i suoi obiettivi di emissioni di CO2 stabiliti per il 2015; il 25% in meno di emissioni rispetto ai primi anni del Duemila, il che significa che saranno risparmiati nell’atmosfera 52000 tonnellate di CO2. Questa è una buona notizia per i polmoni dei cittadini.

Poi ci siamo spostati al “The Albertslund Concept”, che sviluppa, testa e dimostra metodi per il risparmio e il rinnovamento energetico (usando tecniche modulari di costruzione), che costruisce soluzioni replicabili per l’uso in aree residenziali simili in Europa. Per la maggioranza dei partecipanti, la forza di questo esperimento risiede in un approccio integrato, che coinvolge gli attori economici e civili della città (attraverso il partenariato pubblico-privato), che lo rende un concetto olistico e lungimirante.

Per finire la mia visita studio, vorrei ricordare un progetto che ha particolarmente catturato la mia attenzione: quello della trasformazione del carcere di proprietà dello Stato situato nel cuore della città (The State Prison in Vridsløselille). Chiuso, il comune sta pensando a come riutilizzare al meglio questo importante spazio aprendolo ai cittadini (parchi, istituzioni culturali, giardini, musei, spazi verdi …). Di sicuro una trasformazione promettente.

Daphné Joseph-Gabriel
URBACT Communications Intern

La svolta di Urbact sui social media: cronaca di un successo

altUrbact è presente da molto tempo sui social network. Il suo profilo Facebook è ormai un punto di incontro per più di 1750 sostenitori. Per quanto riguarda twitter, Urbact ha 1100 followers e i Punti di disseminazione nazionali twittano notizie su Urbact dai loro account nelle diverse lingue nazionali.

Ma la vera svolta digitale è avvenuta negli ultimi mesi, quando Urbact si è attivato su altri social media, ad esempio con la creazione dell’account Flickr, e ha deciso di puntare sugli scambi di informazione per via digitale per offrire una adeguata copertura mediatica della Conferenza Annuale Urbact tenutasi a Copenhagen anche a coloro che non avevano essere presenti fisicamente.

Il sito web della Conferenza Annuale di Urbact ha messo a disposizione un live streaming delle discussioni e ha presentato gli ultimi tweet su Urbact. È anche dotato di un link a Flickr e propone uno spazio di lavoro grazie al quale tutti i partecipanti potranno accedere, nei prossimi mesi, ai materiali della conferenza: presentazioni PowerPoint, video e risultati dei gruppi di lavoro.
Si è trattato, in definitiva, di un grande successo!

altSu twitter #URBACT2012 è stato molto popolare, con circa 30.000 visualizzazioni in 24 ore.

URBACT Storify ha raccolto tweet e feeds da altri social media. In totale, da quando è stato creato, ha raggiunto 231.832 altvisualizzazioni. Si tratta di un risultato incredibile! Così rimarchevole, che abbiamo deciso di approfondire le ragioni di questo successo e di capire cosa c’è dietro ai numeri. Fino a questo momento, abbiamo avuto solo conferme. Si tratta di ottime notizie, perché significa che Urbact sta diventando sempre più partecipato.

Siete tutti benvenuti sui social media di Urbact. Costruiamo insieme le politiche urbane sostenibili di domani!

Ségolène Pruvot