Bollettino Urbact – Aprile 2013

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Report speciale – Al via il programma di formazione Urbact sullo sviluppo sostenibile destinato agli amministratori locali

altIn tema di sostenibilità nello sviluppo urbano spesso si focalizza l’attenzione sulle competenze tecniche degli addetti ai lavoro. Ma quali sono lo conoscenze degli amministratori locali su questa tematica? Come si potrebbe coinvolgere maggiormente i rappresentanti politici delle città partner dei progetti Urbact? A questa domanda risponde il programma pilota di formazione per i rappresentanti politici sviluppato nell’ambito di Urbact. Vediamo cos’è successo al seminario di apertura del progetto che si è tenuto a Bruxelles dall’8 al 10 aprile. Gli amministratori locali hanno certamente un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile delle città europee. Per svilupparne le proprie competenze e conoscenze necessarie nel settore è stato messo a punto un programma pilota di formazione rivolto alle città partner di Urbact, con il supporto della Commissione Europea. “Il Commissario Johannes Hahn ha creduto che fosse estremamente importante coinvolgere i rappresentanti politici, tanto per la natura elettiva della loro carica, quanto per la loro vicinanza al tema dello sviluppo locale. L’organizzazione di questa formazione è coerente con l’obiettivo della strategia Europa 2020 di rafforzamento della capacity building locale ”, dichiara Charlina Vitcheva, Direttrice della DG per le Politiche Regionali e Urbane.

Diffondere conoscenza e strumenti per favorire lo sviluppo integrato e sostenibile
Lo scopo dell’iniziativa è di trasmettere agli amministratori una maggiore conoscenza delle politiche urbane europee, una miglior comprensione delle strategie di sviluppo integrato e sostenibile nonché gli strumenti pratici necessari per la gestione dei progetti.
La formazione dei rappresentanti politici sostiene non solo il processo decisionale, ma garantisce anche la qualità Piani di azione locale e lo sviluppo dei Local Support Group. Commenta l’iniziativa Beata Stepaniuk, docente universitario e Consigliere a Lublin, città della Polonia partner nel progetto EUnivercities. “Spero che questo programma mi aiuterà ad amministrare meglio la mia città” ha dichiarato; “c’è tanto da sapere sullo sviluppo urbano e questa può essere una opportunità per me, per sviluppare competenze tecniche e metterle in pratica”.
Lo schema del programma prevede tre sessioni che si svolgono nel corso del 2013. Il secondo seminario riguarderà lo sviluppo di un approccio partecipativo e si terrà a settembre; il terzo, che affronterà la questione della sostenibilità e del cambio, si svolgerà a dicembre. Il seminario di aprile ha coinvolto 30 partecipanti tra Sindaci, Assessori e Consiglieri, provenienti da 15 paesi diversi. Il focus riguardava le modalità attraverso le quali è possibile sviluppare un approccio integrato allo sviluppo urbano. Il primo giorno del seminario è stato avviato con la presentazione dei partecipanti e l’introduzione dei concetti base. Il seminario ha previsto delle relazioni di esperti sul tema, la presentazione dei Piani di Azione Locale delle città dei partecipanti e si è aperto un dibattito per il confronto delle esperienze dei partecipanti e la revisione tra pari.

Imparare in tema di sviluppo urbano a lungo termine
Ivan Tosics, dirigente del Metropolitan Research Institute di Budapest e manager di Urbact Pole, ha presentato un case study sull’approccio di sviluppo integrato della capitale ungherese, dove gran parte dello stock del social housing è stato privatizzato, sottolineando l’importanza di gestire i finanziamenti a breve termine in coerenza con le pianificazioni a lungo termine.
Le stesse sfide si trova a dover affrontare il consigliere di Riga Jānis Mārtiņš Zandbergs in Lettonia. “Uno dei nostri problemi più seri è che tutti gli immobili sono stati privatizzati, ma abbiamo bisogno di alloggi popolari” spiega. “C’è un finanziamento per lo sviluppo delle città, ma a Riga manca il coordinamento e una visione politica a lungo termine.” Mi aspetto che grazie a questo programma di formazione il prossimo autunno potremo sederci e pianificare un programma che va dai 4 a 10 anni per questa città.” Come partner del progetto Urbact User, Jānis Mārtiņš Zandbergs sta cercando in modo particolare di utilizzare meglio gli spazi aperti della città vecchia di Riga. “Al momento è una gran confusione, vogliamo adottare una politica coerente, ma non abbiamo le competenze per risolvere questo genere di problemi. Vorremmo trovare delle nuove idee e capire cosa stanno facendo gli altri. Questa per noi è una grande opportunità per risolvere il problema.

Confrontarsi sul tema dello sviluppo urbano
Il secondo giorno del seminario è stato quasi interamente dedicato all’identificazione e analisi dei problemi. La giornata di lavoro è iniziata con una presentazione Corinne Hermant, della DG per le Politiche Regionali e Urbane sull’approccio integrato dalla prospettiva della politica comunitaria. Luis de Carvalho e Willem van Winden, consulenti e organizzatori del seminario UrbanIQ, hanno presentato due relazioni sugli strumenti di lavoro per utili a far emergere i problemi, ad esempio la tecnica dell’albero dei problemi.

Imparare da esperti leader a livello europeo era indubbiamente un aspetto chiave del seminario, così come molto utile è stata la visita sul campo organizzata il terzo giorno per osservare i progetti di sviluppo di Bruxelles. In ogni caso, era anche importante per i partecipanti intervenire per scambiarsi idee ed esperienze. Un interessante dibattito ha seguito la presentazione sullo sviluppo integrato di Oriol Nello, Docente di Geografia Urbana all’Università Autonoma di Barcellona. Contemporaneamente, i partecipanti si sono confrontati a seguire della presentazione di Dr. Lutz Trümper, Sindaco di Magdeburg, su come utilizzare un Gruppo di Supporto Locale per lo sviluppo di un nuovo quartiere della scienza, basato sull’esperienza della sua città nel progetto Urbact Redis.

Partire dai Piani di azione locale
Queste valutazioni erano ugualmente importanti quando è giunto il momento di presentare i Piani di azione locale. Ákos Hegyi, consigliere della città ungherese di Pécs, città partner del progetto Urbact Markets, l’ha trovata un’esperienza interessante.“Come vi sto dicendo nella mia presentazione, nuovi concetti e idee mi vengono in mente, e li scrivo subito così posso condividerli con colleghi politici o decisori pubblici quando torno a casa”, ha detto in seguito. “Per quanto riguarda le valutazioni, ciò che avrebbe richiesto mesi di scambio di messaggi di posta elettronica, l’abbiamo ottenuto in pochi minuti.” Per quanto riguarda la città di Pécs, per la quale è chiaro il modello finanziario per la nascita di due nuovi mercati della città, è alla ricerca di assistenza su come integrare un Gruppo di supporto locale, per questo il training pilota è fondamentale.
“Ora sappiamo cosa vogliamo fare, ma non sappiamo in che modo” ha affermato Ákos Hegyi. “E questo è il motivo per il quale sono qui ad imparare”.

Costruire il futuro
Parte di tale apprendimento deve implicare la disponibilità di condividere le esperienze – sia le buone pratiche che non -. Qui, i partecipanti hanno centrato l’obiettivo fin dal primo mattino, come hanno prontamente testimoniato due partner del progetto Urbact Sustainable Food. Gus Hoyt, un consigliere del governo della città di Bristol, è stato chiaro circa i suoi obiettivi a partecipare. “Essenzialmente è scoprire cosa funziona e cosa è fallito nelle altre città. La maggior parte delle persone sono oneste e non stanno cercando di vendere troppo. Sembra davvero una grande arena per la condivisione di conoscenza.”
In molti modi, Francoise Rivoire, vice sindaco di Lione, ha riassunto il significato del training pilota. “Abbiamo bisogno di nuove politiche e progetti per la nostre città e siamo qui per delle idee”, ha detto. “Quello che ho apprezzato molto è la diversità dei rappresentanti eletti di tanti paesi diversi e di diversi livelli. Credo che siamo complementari. Noi tutti stiamo mettendo sul tavolo le nostre difficoltà e stiamo cercando di fare le cose in modo differente, cosicché possiamo costruire le cose in modo diverso dopo”.
Per approfondire:
Training for elected representatives
Elected Representatives Want to Learn Integrated and Sustainable Urban Planning Too! – dal Blog di Urbact

Ammodernare gli edifici urbani per trovare una via di uscita dalla recessione

altLe città europee devono urgentemente adattarsi per essere efficienti dal punto di visto energetico in futuro. Per ottenere questa trasformazione, proprietari e inquilini dovranno essere persuasi a rendere le loro case più “energy efficient”. Il workstream Urbact “Building Energy Efficiency in European Cities” è stato creato per analizzare il ruolo delle autorità cittadine nello sviluppo di comunità urbane efficienti dal punto di vista energetico attraverso un ammodernamento nel settore edilizio. L’articolo “Retrofitting Our Way Out of recession“, scritto da Paul Ciniglio, esperto di sostenibilità e da Antonio Borghi, Lead Expert del progetto Urbact Links, presenta i primi risultati del loro lavoro. Le autorità urbane detengono un ruolo fondamentale nella rivoluzione dell’ammodernamento del comparto edilizio. Non si tratta di un impegno ordinario; al contrario, si tratta di un tema che rappresenta una delle sfide principali che l’Europa abbia mai conosciuto. Secondo Antonio Borghi e Paul Ciniglio, il solo investimento nel Regno Unito per raggiungere gli obiettivi di ammodernamento edilizio fissati a livello nazionale rappresenterebbe ogni anni l’equivalente dell’intero investimento effettuato per i Giochi olimpici.

Esistono forti ragioni, spesso basate sulla sostenibilità, per ammodernare i nostri edifici esistenti piuttosto che demolirli e ricostruire. La politica europea sull’ammodernamento continua a maturare ed ora è venuto il momento di darle seguito con azioni e iniziative coerenti. Nonostante il difficilissimo periodo di austerità che stiamo affrontando, i benefici economici di un ammodernamento edilizio sistematico potrebbe rappresentare la migliore opportunità per spingere l’Ue fuori dalla recessione.

Questo interessante articolo si concentra primariamente su quattro catalizzatori del cambiamento interconnessi tra loro.
• Il primo consiste nello stimolare la domanda per l’ammodernamento edilizio rendendolo più desiderabile per i proprietari degli edifici. L’offerta deve avere “appeal” ed essere fatta al momento giusto al fine di incrociarsi con la domanda per i lavori di restauro.
• Il secondo è rappresentato dal bisogno di prendere seriamente l’impoverimento delle fonti energetiche e di fornire un riscaldamento a prezzi equi a milioni di abitazioni in un periodo caratterizzato dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche a fronte di un livello immutato dei redditi familiari.
• Il terzo consiste nell’assicurare che vi siano adeguate risorse finanziarie disponibili nel lungo periodo mentre, allo stesso tempo, è necessario affrontare il tema del comportamento degli utenti che rappresenta un aspetto essenziale per il finanziamento
• Il quarto si concentra sull’unicità del patrimonio urbano europeo e sul miglioramento della sua efficienza energetica. I palazzi storici hanno delle particolari caratteristiche che derivano dalla loro forma e costruzione che rappresentano una prova materiale del loro valore storico.

Gli autori spiegano che “è chiaro che l’agenda per l’ammodernamento richiede che l’Europa guardi indietro nel tempo così come all’ambiente in cui si è finora costruito, se si vogliono creare le città di domani”. E concludono con un incoraggiamento affinché la rivoluzione dell’ammodernamento edilizio incominci.

Per saperne di più:
Retrofitting Our Way Out of recession – Articolo completo – PDF
Urbact Tribune – PDF

Summer University Urbact 2013 – Save the date

altDopo il successo del primo evento, Urbact sta organizzando la seconda Summer University per i Gruppi di Supporto Locale. L’evento si svolgerà a Dublino, in Irlanda, dal 28 al 31 agosto 2013. La Urbact Local Support Groups Summer University è concepita come un’esperienza formativa unica, che mira in primo luogo a rafforzare le abilità individuali e le capacità di sviluppare attività e pianificazione in ambito urbano secondo un approccio partecipativo.

I professionisti, policy makers, rappresentanti delle Ong, della società civile e del settore privato parteciperanno tutti insieme e sperimenteranno una combinazione di training, esercizi pratici di apprendimento e networking.

Vista la limitata disponibilità di posti, la Urbact Summer University è aperta ai partner delle 15 reti Urbact attive. Tuttavia, tutti i contenuti saranno condivisi con un pubblico più ampio prima, durante e dopo l’evento.

Per darvi un assaggio, date uno sguardo ai video girati durante la prima Summer University che ha avuto luogo a Cracovia nell’agosto 2011.

Guarda il video: Urbact LSG Summer University

Ulteriori informazioni per registrarsi, il programma e i dettagli pratici saranno pubblicati in rete a breve.

Per saperne di più:
• 2011 Urbact Local Support Groups Summer University Videos – dal sito Urbact
2011 Urbact Local Support Groups Summer University: Participants first! – dal sito Urbact
Urbact Local Support Groups – dal sito Urbact