Bollettino Urbact – Agosto – Settembre 2012

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Speciale – URBACT in Danimarca

altLe fiorenti città danesi – un esempio di successo economico in Europa nel corso degli ultimi 20 anni – offrono uno stile di vita attraente. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare nell’ambito dello sviluppo urbano. Quattro città danesi sono partner in progetti URBACT e la capitale, Copenaghen, ospiterà la Conferenza Annuale URBACT (3 e 4 dicembre) nel 2012. Una panoramica dei progetti URBACT danesi, che spaziano dall’edilizia sociale “sostenibile” alle reti universitarie, fino all’innovazione socialmente responsabile di una vita urbana senza auto, rappresenta un viaggio affascinante.

Prima fermata: Aalborg
Coinvolgere gli studenti nello sviluppo di una città

Aalborg è la più settentrionale delle città danesi che partecipano ad URBACT, oltre che uno dei partner più recenti del Programma. Aalborg è uno degli 11 partner del progetto EUnivercities, che mira a promuovere la cooperazione tra le università e le città.
L’obiettivo è quello di aiutare il passaggio di quest’ultima verso un’economia più basata sulla conoscenza, nel quadro della strategia Europa 2020. Si tratta di un settore particolarmente importante per Aalborg, che ha un passato industriale ma che è in costante movimento verso le industrie della conoscenza sin dal momento in cui ha aperto la sua università nel 1970.

“Siamo una città in transizione”, ha detto Tonny Thorup, Direttore del Dipartimento Commerciale in seno al Consiglio cittadino. “Abbiamo un vecchio sito industriale di fronte al porto, che entro un paio d’anni si trasformerà in un dipartimento universitario dedicato alle imprese creative, coinvolgendo 3.000 studenti. Vogliamo che gli studenti contribuiscano alla vita della città. “

Attualmente l’attenzione è sulla messa a punto del Gruppo di Supporto Locale, che riunirà gli attori locali maggiormente interessati ai temi al centro del progetto. Il Gruppo di Supporto Locale si dedicherà all’elaborazione di un Piano di Azione Locale, contenente una tabella di marcia concreta e una serie di soluzioni per affrontare le questioni fondamentali individuate all’inizio del progetto.

Seconda fermata: Viborg
Coltivare la Green Economy

Come Aalborg, anche Viborg è una nuova arrivata nel Programma URBACT. La città è uno dei quattro partner della rete INNOVA, che punta a costruire imprese sostenibili attraverso l’innovazione. Circondata da una regione agricola, Viborg affronta la sfida della disoccupazione crescente sia dei lavoratori qualificati che di quelli non qualificati dovuta alla crisi dell’economia locale.

Tuttavia, la città ha anche un’industria di “tecnologia pulita” (Cleantech) in netta crescita , insieme a un certo numero di nuove aziende connesse con l’università locale. “Vediamo il Cleantech e l’economia “verde” come la principale forza propulsiva per il futuro e vogliamo incoraggiare questa innovazione”, ha dichiarato Anders Stryhn, Consigliere responsabile per lo sviluppo della città di Viborg. “Ma vogliamo anche creare posti di lavoro in un modo socialmente responsabile e trovare un lavoro per i giovani laureati disoccupati e per le persone con un più basso livello di istruzione”. Come Aalborg, Viborg sta istituendo il suo Gruppo di Supporto Locale insieme ad una dozzina di enti tra università, imprese locali, autorità statali e incubatori di impresa.

Terza fermata: Skanderborg
Incoraggiare le persone a lasciare la macchina e ad utilizzare la bicicletta

I progetti dei due nuovi partner URBACT danesi più meridionali stanno volgendo al termine. Skanderborg fa parte del progetto URBACT Active Travel Network, che si concentra sulla sostituzione dell’uso dell’auto con la bicicletta o a piedi per gli spostamenti brevi.

Situata a soli 20 km dalla seconda città più grande della Danimarca, Aarhus, Skanderborg è una città in crescita. Tuttavia, il suo successo ha creato molto traffico, con circa 15 000 pendolari che si recano in città ogni giorno nelle stesse ore in cui i genitori portano i bambini a scuola. Secondo Hans Jørgen Bitsch, consulente della salute pubblica nel Comune di Skanderborg: “La sfida è quella di convincere la gente a lasciare perdere l’auto e a godere dei benefici per la salute portati da un sano esercizio quotidiano e da ridotte emissioni di CO2.”

Il Piano di Azione Locale (PAL) ha riunito tre dipartimenti comunali – servizi sanitari, pianificazione e trasporti – insieme con i residenti, i politici locali e le parti interessate. Uno degli obiettivi principali era quello di incoraggiare l’uso del trasporto pubblico, dal momento che i treni e gli autobus di Skanderborg già offrono dei collegamenti veloci con Aarhus.

Oggi, le aree di parcheggio per le biciclette sono installate presso le stazioni e altre sono state progettate per essere installate in prossimità delle principali fermate d’autobus. Un grande sforzo è stato fatto anche con le scuole e con genitori per promuovere l’uso della bicicletta da parte degli studenti.
Questo sforzo si è accompagnato ad una campagna di sensibilizzazione all’interno del Piano di Azione Locale: una settimana di chiusura delle strade vicino a tre grandi scuole dalle 7.30 alle 8.00 nel mese di marzo 2012.

“Ha davvero aperto gli occhi della gente,” ha detto Hans Jørgen Bitsch. “Il traffico è diminuito del 25% dopo l’esperimento.” La Federazione Ciclistica danese ha fornito un valido supporto, contribuendo a elaborare un percorso che mostra agli insegnanti come insegnare alcuni giochi in bicicletta agli studenti per migliorare la loro consapevolezza sul tema della sicurezza, e mostrando alle aziende come diventare più “bike-friendly” diventando più competitive e attrattive.

“Il passo successivo è quello di vedere il Piano di Azione Locale messo in pratica effettivamente all’interno delle politiche del Comune e sono molto fiducioso che questo accadrà”, ha detto Hans Jørgen Bitsch.


Quarta Fermata: Sonderborg
Dotare l’edilizia sociale di efficienza energetica

Sonderborg è uno degli 11 partner del progetto CASH (Cities Action for Sustainable Housing), che mira a migliorare l’efficienza energetica dell’edilizia sociale attraverso interventi di rigenerazione. Per il Comune di Sonderborg, il progetto CASH si inserisce in un programma molto più ampio sviluppato in collaborazione con l’industria locale e con le aziende del settore energetico chiamato “Project Zero”, il cui obiettivo è quello di far diventare Sonderborg una città a zero emissioni entro il 2029.

La chiave per raggiungere questo obiettivo è utilizzare fonti alternative per riscaldare la città, sostituendo il gas naturale con l’energia geotermica, col cippato, coi rifiuti combustibili e con i pannelli solari.
Nelle zone rurali, l’obiettivo è quello di sostituire il riscaldamento centralizzato a petrolio con pompe di calore. Con circa il 20% dei residenti di Sonderborg che vivono in alloggi popolari, questo settore ha un ruolo chiave.

“CASH mira a far rientrare l’edilizia sociale nel masterplan di Project Zero, quindi abbiamo lavorato per incoraggiare le imprese di edilizia sociale nella nostra città ad essere più verdi, più creative nel loro modo di pensare e a riqualificare meglio”, ha detto Lene Sternsdorf, Coordinatrice ambientale di Sonderborg.
L’obiettivo principale è stato quello di adottare le migliori prassi tratte dai diversi progetti pilota nell’ambito del Piano di Azione Locale.

La riconversione di un ex college in appartamenti e la ristrutturazione di un complesso residenziale di 48 case sono due di questi progetti. L’attenzione si è concentrata sulla fornitura di un efficace isolamento, con finestre con doppi vetri e un sistema di riscaldamento senza combustibili fossili.
Un altro progetto è l’installazione di contatori intelligenti per 324 alloggi in modo che i residenti, molti dei quali hanno un reddito basso, possano monitorare il loro consumo.
Far lavorare insieme ingegneri, architetti e associazioni di edilizia popolare per promuovere l’efficienza energetica è uno degli aspetti principali del Piano di Azione Locale.

“Se ci si concentra davvero su questi obiettivi, si possono ottenere abitazioni migliori e più efficienti dal punto di vista energetico”, ha detto Lene Sternsdorf. “Quando il nostro piano sarà completato, vogliamo che influenzi le decisioni politiche non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale.”

News: Registrati ora per la Conferenza annuale di Urbact (3-4 Dicembre 2012)

La Conferenza Annuale di Urbact – uno scambio europeo e un programma di apprendimento per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile – riunirà professionisti urbani, politici ed esperti di tutta l’UE, per studiare soluzioni alle sfide critiche affrontate dalle città europee.

Pubblico di riferimento
Esperti e policymakers coinvolti nello sviluppo urbano a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, esperti e partner del progetto Urbact, alter città, autorità nazionali, istituzioni europee nonché istituti di ricerca e le autorità che gestiscono programmi operativi sono invitati a partecipare. La conferenza è aperta a tutti i soggetti interessati al settore urbano che facciano o meno parte della rete Urbact.

Tema e Workshop
La conferenza si basa sulla relazione della Commissione europea “Cities of tomorrow – Challenges, visions, ways forward” (ottobre 2011), che ha evidenziato molte delle più importanti sfide che centinaia di città nei progetti URBACT stanno cercando di affrontare attraverso lo sviluppo urbano sostenibile.
Saranno organizzate sei sessioni di workshop paralleli che coprono le principali sfide che le città europee stanno affrontando:
Sulla base del programma Urbact – in particolare i risultati del progetto e le best practice – e di altri programmi di cooperazione territoriale europea, discuteremo di come le città possono affrontare sei temi chiave: Come le città possono creare più lavoro, come incoraggiano l’inclusione attiva attraverso l’innovazione sociale, come combattono contro il divario socio-spaziale, come possono affrontare lo “urban shrinkage”, come possono migliorare l’efficienza energetica degli edifici, come possono sviluppare un ambiente urbano “low carbon” attraverso una migliore mobilità e accessibilità.

Sessioni plenarie
In alternanza con questi seminari, saranno organizzate diverse sessioni plenarie.
La sessione plenaria creerà le premesse per l’intera conferenza in modo interattivo. Saranno introdotte le sfide delineate nel report della Commissione europea “Cities of tomorrow – Challenges, visions, ways forward”. Saranno evidenziati i più recenti piani della politica di coesione post 2014.
Una sessione plenaria internazionale, con un panel di esperti internazionali, promuoverà il dibattito su come il carattere distintivo del contesto urbano europeo faccia emergere importanti questioni per gli esperti del settore e i policy makers.
Le sessioni plenarie includeranno anche il dibattito in corso sul futuro della politica di coesione, le politiche urbane europee e gli obiettivi di Europa 2020. I rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo, gli stati membri e le città presenteranno le loro posizioni e punti di vista su questi temi fondamentali. Inoltre anche il nuovo programma Urbact III sarà al centro di una sessione plenaria.

Relatori della Conferenza
I relatori delle sessioni plenarie includeranno: Johannes Hahn, EU Commissioner for Regional Policy; Jan Olbrycht, Member of the European Parliament, President of the URBAN Intergroup; Carsten Hansen, Minister for Housing, Urban and Rural Affairs of Denmark: Normunds Popens, Deputy Director-General – Convergence, Competitiveness and Cross-border programmes of Directorate-General for Regional Policy; Frank Jensen, sindaco di Copenhagen, nonché altri rappresentanti della Commissione europea.
Per allargare il dibattito, questa conferenza presenterà prospettive mondiali e i principali modelli urbani discussi da un panel internazionale di rappresentanti delle città e di esperti.
Prenderanno parte a questa tavola rotonda: Susan Fainstein, esperta di fama mondiale in materia di pianificazione urbanistica, autrice di “The Just City” (July 2011); Lie Tie, direttore del China Centre for Urban Development at the National Development and Reform Commission; Patricia Torres, esperta in sviluppo urbano e housing in Sud America, dell’Inter-American Development Bank (IDB) e Alessandro Balducci, docente di pianificazione e politiche urbane e vice rettore al Politecnico di Milano. I sei organizzatori dei workshop – Eddy Adams, Antonio Borghi, Sally Kneeshaw, Alison Partridge, Hans Schlappa e Ivan Tosics – presenteranno i loro lavori ed interverranno nelle varie fasi della sessione plenaria in entrambe le giornate.

Exhibition and Special Events
Un’area espositiva mostrerà i punti chiave e i risultati delle sei aree di lavoro, i lavori di altri programmi di cooperazione territoriale europea (INTERREG IVC, ESPON, INTERACT) a e della Commissione europea – direzione generale per la politica regionale. La rete Urbact sarà rappresentata con i suoi lavori e risultati.
L’Urbact cafè permetterà ai partecipanti alla conferenza di incontrarsi e confrontarsi in un contesto spontaneo ed informale con i delegati provenienti dal proprio paese e nella propria lingua.
La conferenza Urbact darà anche l’opportunità di visitare e apprezzare la città ospitante, Copenhagen, attraverso una serie di eventi organizzati: una caccia al tesoro, visite studio, un giro in barca sul porto, una cena di fronte alla “Sirenetta”, simbolo della città, nonché una mostra fotografica del fotografo Muriel de Seze.

Sito della conferenza e Social network
Il sito dedicato alla conferenza – presenta nel dettaglio tutti gli aspetti della conferenza – il programma, il temi e i punti di discussione, i relatori dettagli della registrazione ed informazioni sul viaggio e soggiorno a Copenhagen.
Il sito della conferenza sarà caratterizzato dai canali dei social network di Urbact Annual Conference 2012, dove i partecipanti potranno creare una rete e entrare in contatto con i relatori della conferenza, gli organizzatori e i partecipanti, prima, durante e dopo l’evento e partecipare ai gruppi di discussione on-line.

Registrazioni
Le iscrizioni sono aperte sul sito della conferenza. Per favorire l’arrivo e la partecipazione dei soggetti interessati, sono richiesti specifici dettagli – in particolare la lingua per l’interpretazione. Ai partecipanti è richiesto di indicare una preferenza su due dei sei workshops a cui vorrebbero prendere parte. Altre richieste devono essere specificate.
Non ci sono quote di iscrizione. Le iscrizioni si chiuderanno il 9 novembre 2012.

Per domande sulla conferenza annuale è possible contattare: Kristine Sergejeva Daphné Joseph-Gabriel, Communication Manager Communication Team all’indirizzo: k.sergejeva@urbact.eu d.joseph-gabriel@urbact.eu o al numero: +33(0) 1 49 17 45 81 +33(0) 1 49 17 46 40

Favorire l’open innovation nelle città europee

altLa strategia Europe 2020 e la comunicazione della Commissione europea su “Innovation Union” propona una nuova definizione dell’innovazione, più ampia della precedente, lineare e basata sulla tecnologia. Questo nuovo tipo di innovazione sembra l’unico modo per creare nuova crescita e occupazione e per affrontare nuove sfide sociali come il cambiamento climatico e demografico.Cosa possono fare le città per supportare l’Open Innovation? Tra i progetti Urbact completati, quattro di questi riguardano l’innovazione: RUnUp, Creative Clusters, UNIC, REDIS.
Hanno lavorato assieme per capire come le città possono contribuire ad un concetto più aperto di innovazione. Sono giunti alla conclusion che le città possono aprire all’innovazione in tre diversi modi:
• Creando spazi ed edifici per stimolare l’innovazione
• Migliorando i collegamenti e creando piattaforme tra coloro che producono conoscenza e aziende locali
• Promuovendo l’innovazione nei propri servizi
In ognuno di questi campi, le città di URBACT hanno imparato contenuti interessanti.
Qui guardiamo alla città danese di Aarhus, una delle città partner di REDIS , che fornisce un buon esempio di innovazione aperta e progetti multidisciplinari.

Collegarsi alle imprese ICT per creare un Hotspot della conoscenza: il distretto tecnologico di Katrinebjerg ad Aarhus, in Danimarca

Il distretto tecnologico di Katrinebjerg non è una sorta di campus isolato sul modello degli Science Parl. È un quartiere degradato che sta per essere trasformato in un “world class environment” per le imprese tecnologiche.
In che modo? L’Alexandra Institute, organizzazione dedicate a colmare il divario esistente tra imprese private e ricerca pubblica, ha sviluppato una metodologia di successo di “open matchmaking”, nella quale si crea innovazione durante un processi che coinvolge utenti, imprese e ricercatori. La cooperazione tra imprese private e mondo della ricerca locale applicator a nuovi prodotti e servizi tecnologici è organizzata e proposta dall’Istituto in seguito al coinvolgimento e all’attenta analisi dei bisogni dei client e degli utenti future: un nuovo modo per creare collaborazione.

Nuovi progetti Urbact per continuare a rafforzare il poenziale delle città sull’Open Innovation

Cinque dei 19 nuovi progetti Urbact hanno a che fare con l’innovazione: 4DCities esplora l’innovazione nel campo della sanità, Creative Spin si focalizza sulle industrie culturali e creative e Smart cities sui servizi pubblici.
Infine, EUnivercities sta esploirando il potenziale di costruire un’alleanza strategica tra città e università mentre INNOVA si concentra sulla creazione di poli di imprese innovative e modelli socialmente responsabili. Date un’occhiata ai loro nuovi mini-siti sul sito di Urbact!
Per ulteriori informazioni
• Versione completa di «Opening up innovation in European cities», di Paul Soto in URBACT Project Results – PDF
REDIS project’s final results – URBACT website
RUnUp project’s final results – URBACT website
Innovation and Creativity projects’ homepage – URBACT website