I problemi delle città in crescita: l’opinione di Walter Tortorella – Direttore Ricerche Cittalia

Sebbene pochi se ne siano accorti, nessun conto alla rovescia abbia scandito l’evento, giugno 2007 rimarrà una data da ricordare per gli abitanti della terra: per la prima volta nella storia dell’umanità la popolazione che vive nelle città ha superato quella insediata nelle campagne. E il divario continuerà ad aumentare in favore delle città: entro il 2010 si prevede che negli agglomerati urbani vivrà il 51,3% della popolazione mondiale, che salirà al 60% nel 2030.3% della popolazione mondiale, che salirà al 60% nel 2030.

Da questo fenomeno emerge l’idea di una nuova città “allargata e diffusa”, in cui la dimensione geografica non corrisponde più a quella amministrativa, la cui crescita avviene secondo una vera e propria dispersione sul territorio delle attività e delle relazioni tra i soggetti, tanto da rendere incerti i suoi stessi confini.

Sebbene motori trainanti del sistema socio-economico dei rispettivi Paesi e luoghi di grande opportunità (soprattutto in virtù della loro funzione di snodi del sistema informativo e culturale), l’aumento demografico ed economico nelle città metropolitane pone problemi rilevanti anche in termini di esternalità negative. Tali fenomeni, sotto gli occhi di tutti, sono rappresentati dall’emarginazione sociale, dagli elevati tassi di criminalità, dalla congestione del trasporto, dall’inquinamento, dall’acuirsi delle problematiche energetiche che finiscono per incrementare la crescente disuguaglianza tra i cittadini.

Anche la realtà italiana, sebbene le nostre città mantengano un livello di popolazione piuttosto contenuto rispetto alle megalopoli globali, presenta contesti urbani che sempre più spesso si trovano ad essere vissuti, o meglio consumati, da popolazioni mobili e dinamiche, che però contribuiscono in minima parte al benessere del territorio.

Puntare su politiche e servizi capaci di dare una risposta efficace ai problemi che l’intenso fenomeno di metropolizzazione porta con sé è l’obiettivo e lo sforzo che si richiede ai governi locali, i quali non possono prescindere dal dialogo costruttivo e collaborativo tra i diversi livelli territoriali. Da qui la necessità di elaborare e mettere in atto una strategia generale che punti su alcune leve, capaci di cogliere in modo integrato la dimensione politica, economica, organizzativa e sociale delle dinamiche urbane.

Su questo tema abbiamo chiesto l’opinione di Walter Tortorella – Direttore Ricerche della Fondazione Cittalia
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Le Citta nell’economia globale

Rapporto Cittalia 2008

Le Città Metropolitane nell’economia globale