Un libro per accogliere: l’iniziativa di Cittalia-Anci, Sprar e RaiTre per l’inclusione sociale dei rifugiati

Promuovere la conoscenza, l’inclusione sociale e culturale dei rifugiati ospiti dei progetti di accoglienza dello Sprar – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati è l’obiettivo dell’iniziativa “Un libro per accogliere”, lanciata da Cittalia-Anci, Servizio centrale dello Sprar e dal programma di Rai Tre “Pane quotidiano” condotto da Concita De Gregorio.

 

Il progetto, presentato a Rai Tre con l’intervento della direttrice del Servizio centrale dello Sprar Daniela Di Capua e del vicedirettore del mensile «Lo straniero» e autore del libro «La Frontiera» Alessandro Leogrande, ha preso ufficialmente il via a febbraio con la consegna del primo pacco di libri in un centro Sprar a rappresentare gli oltre 50 pacchi spediti contestualmente in altrettanti centri di accoglienza.

Il progetto
L’obiettivo è quello di creare degli spazi culturali per i beneficiari dei progetti di accoglienza dello Sprar grazie al diretto coinvolgimento dei telespettatori e dei cittadini che hanno inviato alla redazione della trasmissione di RaiTre libri a loro scelta da donare ai rifugiati.

Da testi scolastici a romanzi, sono stati oltre duemila i libri giunti da tutta Italia per i rifugiati e richiedenti asilo accolti nello Sprar. Una iniziativa che ha visto una grande partecipazione e adesione anche da parte di case editrici, come Chiarelettere, Donzelli e Marsilio editore e personaggi pubblici, tra cui la scrittrice e giornalista italo somala Igiaba Scego che ha donato una valigia piena di libri. «Regaliamo un libro a chi arriva nel nostro paese per far conoscere la nostra cultura. Io regalo “Io, morto per dovere. La vera storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la terra dei fuochi”», è stato invece l’appello lanciato dall’attore Beppe Fiorello nel corso di una puntata di «Pane quotidiano».

 

Le dediche
Tanti anche i libri e le dediche dei telespettatori, come quelle degli alunni della 1 D dell’Istituto scolastico Martiri di Civitella, in provincia di Arezzo, che hanno donato diversi testi come: «Storie allegre» con una simpatica dedica e con qualche errore di grammatica: «Spero che queste storie ti mettino un sorriso stampato in faccia», e c’è anche chi dedica «Zanna bianca» di Jack London scrivendo: «Benvenuto in Italia, ti auguro una buona permanenza e mi dispiace per quello che è successo nel tuo paese», o chi fa proprie le parole di Walt Whitman: «A te straniero che passando mi incontri e desideri parlarmi, perché non dovresti farlo? E perché non dovrei farlo io».

La raccolta dei libri, proseguita per tutta la durata del programma (concluso a fine maggio), è stata rilanciata anche in occasione del Salone internazionale del Libro di Torino che si è tenuto dal 12 al 16 maggio, da dove Pane quotidiano ha trasmesso alcune puntate.
Il libro rappresenta così non solo lo strumento per una concreta inclusione e integrazione attraverso l’apprendimento della lingua italiana, ma anche un augurio per il percorso futuro che attende i rifugiati, una volta usciti dal progetto di accoglienza. Un segnale importante per costruire legami sociali basati sulla conoscenza reciproca. Il progetto riprenderà all’inizio della nuova stagione televisiva del programma con l’obiettivo di continuare a promuovere la lettura direttamente nei territori ed evitare così quei «ghetti culturali e linguistici» che impediscono di «abbattere i muri della diffidenza e della paura», come ricordato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Pubblicato su Il Sole24 Ore

Angela Gallo
Twitter: @AngelaGallo1