Welfare e inclusione sociale, a Montesilvano l’Oscar per l’Ecoturismo. Il sindaco: “Abbattere non solo le barriere architettoniche ma anche quelle culturali”

Un servizio a sostegno delle persone con disabilità per abbattere non solo le barriere architettoniche ma anche e soprattutto quelle culturali. A Montesilvano, in provincia di Pescara, i ragazzi accolti nello Sprar, in collaborazione con l’amministrazione locale, si sono impegnati nel rendere accessibile alle persone con disabilità le due spiagge pubbliche della città. Il progetto, “Mare accessibile”, si è aggiudicato così l’oscar per l’Ecoturismo, assegnato ieri a Milano durante la giornata conclusiva di “Fa’ la cosa giusta”, la rassegna nazionale dedicata al consumo critico e agli stili di vita sostenibili.
Punto di forza del progetto è la stretta sinergia tra il sistema del welfare locale e il modello dello Sprar che ha permesso di garantire non solo importanti servizi per i cittadini ma anche di abbattere pregiudizi nei confronti delle persone accolte in città.
Abbiamo intervistato il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, che ci ha raccontato delle attività in corso e anticipato anche le iniziative future per il rafforzamento dei servizi sociali grazie al coinvolgimento dei ragazzi dello Sprar.

Sindaco, ci racconta l’aspetto innovativo del progetto?

«La forza e l’innovazione di questo progetto risiedono nel concetto di doppia inclusione che è connesso ad esso. Era il 2009 quando il Comune di Montesilvano ha allestito per la prima volta le spiagge accessibili, ovvero due aree del nostro lungomare attrezzate e dotate di servizi adeguati ad accogliere al meglio le persone con disabilità, offrendo loro la possibilità di godere del mare in sicurezza e, soprattutto, in piena libertà. Ogni anno abbiamo cercato di arricchire, ammodernare e ampliare tali servizi. La grande novità è arrivata proprio nella stagione balneare 2018, quando abbiamo scelto, direi con lungimiranza, di affidare la gestione di queste spiagge, in termini di loro manutenzione, pulizia e di assistenza agli utenti, a sette ragazzi che fanno parte del sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) della nostra città. Ed è qui che risiede la doppia inclusione di cui parlavo prima. Questi ragazzi, che spesso e volentieri vengono visti come un problema, nel nostro caso hanno trasmesso energia sensibilità ed empatia favorendo piena e vera inclusione a tutti i bagnanti con disabilità. In perfetta linea con quella seguita dal nostro Comune in questi anni, nei quali si sono combattuti pregiudizi e discriminazioni, facendo diventare la nostra città punto di riferimento nazionale sulla disabilità».

Che significato assume questo riconoscimento per la comunità locale?

«Fondazione Serono e Legambiente hanno assegnato l’Oscar alla nostra città con questa motivazione: “Le spiagge libere di Montesilvano sono uno dei pochi casi in Italia dove è il Comune che si prende carico nel rendere accessibile le spiagge e mette a disposizione tutto l’occorrente per garantire l’accesso in mare a persone con disabilità motorie in totale autonomia”. Questo Oscar rappresenta una magnifica notizia per l’immagine della città e per il rispetto che Montesilvano ha, da sempre, nei confronti dei diversamente abili, per il turismo e, aggiungerei, per la svolta che abbiamo impresso con la gestione dello Sprar andando a chiudere i Centri di accoglienza straordinaria».

Che riscontro c’è stato da parte dei cittadini e dai ragazzi accolti nello Sprar coinvolti nel progetto?

«Direi eccezionale. I ragazzi del progetto Sprar si sono approcciati a questa iniziativa, pieni di entusiasmo, spirito collaborativo e desiderio di sentirsi parte integrante della collettività. Ricordo che a conclusione della stagione estiva, li ho incontrati per sentire le loro impressioni e tutti erano pienamente concordi nel definire questa esperienza fantastica, fonte di grandi emozioni. La risposta da parte degli utenti è stata altrettanto entusiasta. Pensi ad esempio che dopo appena le prime due settimane, i familiari degli utenti delle due spiagge hanno organizzato in onore di questi ragazzi una grande festa. Questo è solo un piccolo esempio del meraviglioso risultato che abbiamo ottenuto, arrivando ad abbattere le barriere architettoniche, ma anche quelle culturali, che molto spesso sono quelle più alte e insormontabili».

I beneficiari dello Sprar sono coinvolti anche in altri aspetti della vita della comunità cittadina. Pensate di ampliare ancora gli ambiti di attività?

«I beneficiari del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ad oggi, sono stati impegnati in lavori di manutenzione delle aree cimiteriali, del verde pubblico sia per l’ente che di aziende private. Svolgono servizio di accompagnamento di persone con disabilità e assistenza in case di riposo. Sono solo alcuni degli ambiti, ma il progetto è in continua evoluzione ed espansione. Il progetto Sprar è ormai parte integrante della nostra collettività e ritengo non ci siano confini e limiti di alcun genere. Non solo, recentemente il nostro Comune ha ottenuto il primo posto in Italia per il progetto di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, con un finanziamento di un milione e 700 mila euro annui, per tre anni. L’ottenimento di questo finanziamento sancisce in maniera inequivocabile la qualità della proposta progettuale presentata da Montesilvano. Ciò ci consentirà di rimodulare il progetto Sprar, riducendo il numero degli adulti, per accogliere 40 minori non accompagnati. Potremo, così, attivare iniziative di sostegno per i nostri concittadini. Con la rimodulazione del numero dei migranti, infatti, una delle sedi Sprar avrà una finalità differente, ossia quella di alloggi condivisi per persone italiane in difficoltà economiche e abitative. Ma c’è di più: il finanziamento ci permetterà di potenziare i servizi sociali, erogati dalla nostra Azienda speciale».