“Due anni dopo… la Riforma del Terzo settore”, ecco cosa prevede il disegno di legge

Tra le principali novità il Servizio civile universale aperto anche ai cittadini stranieri

 

Dopo un percorso durato circa due anni la Camera dei deputati, nella seduta del 25 maggio 2016, ha approvato in via definitiva il disegno di legge del Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale. Attraverso i decreti legislativi il Governo dovrà dare attuazione al testo di riforma per definire il quadro giuridico di azione del Terzo settore.

Avrà tempo un anno a partire dalla data di approvazione con l’obiettivo, si legge all’articolo 1, di “(…) sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata, a perseguire il bene comune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona, a valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa, in attuazione degli articoli 2,3,18 e 118, quarto comma, della Costituzione (…)”.

Il testo di riforma si compone di 12 articoli che stabiliscono, in particolare, la revisione del titolo II del libro primo del codice civile, il riordino e la revisione della disciplina del Terzo settore e del codice del Terzo settore, le attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso, la regolamentazione dell’impresa sociale, il servizio civile universale e l’istituzione della Fondazione Italia Sociale.

Semplificazione e trasparenza. Dopo aver definito le finalità generali e i criteri direttivi, all’articolo 3 del disegno di legge si stabilisce la “la revisione del titolo II del libro primo del codice civile” con l’intento di semplificare il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica con la previsione di introdurre obblighi di trasparenza e di informazione anche verso terzi “attraverso forme di pubblicità dei bilanci e degli altri atti fondamentali dell’ente anche mediante la pubblicazione nel suo sito internet”.

Codice del Terzo settore e Impresa sociale. La revisione organica della disciplina è invece affidata, come si legge all’articolo 3, alla “redazione di un codice per la raccolta e il coordinamento delle relative disposizioni con l’indicazione espressa delle norme abrogate (…)”. Mentre l’impresa sociale viene fatta rientrare a pieno titolo nel complesso degli enti del terzo settore ed è definita come organizzazione privata che svolge attività d’impresa per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che destina i propri utili prioritariamente allo svolgimento delle attività statutarie adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti, e favorendo il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggetti interessati alle sue attività.

Volontariato e Consiglio nazionale Terzo settore. Si punta alla promozione della cultura del volontariato soprattutto tra i giovani anche attraverso l’organizzazione di iniziative in ambito scolastico. Inoltre, all’articolo 5, si prevede il superamento del sistema degli Osservatori nazionali per il volontariato e per l’associazionismo di promozione sociale, attraverso l’istituzione del Consiglio nazionale del Terzo settore, come organismo di consultazione degli enti del Terzo settore a livello nazionale con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle reti associative di secondo livello.

Servizio civile universale. Tra le principali novità introdotte nel testo l’istituzione del Servizio civile universale aperto anche ai giovani cittadini stranieri che concorrono così “alla difesa non armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica”.

Fondazione Italia Sociale. Infine il disegno di legge prevede l’istituzione della Fondazione Italia Sociale con lo scopo di “sostenere, mediante l’apporto di risorse finanziarie e di competenze gestionali, la realizzazione e lo sviluppo di interventi innovativi da parte di enti del Terzo settore, caratterizzati dalla produzione di beni e servizi con un elevato impatto sociale e occupazionale e rivolti, in particolare, ai territori e ai soggetti svantaggiati”.

L’intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Lucca al Convegno “Due anni dopo … la riforma che cambia l’Italia“, guarda qui il VIDEO

Le reazione da parte del mondo dell’associazionismo e del Terzo settore rispetto all’approvazione del testo. Qui il punto: