Giornata mondiale dei diritti umani – Biffoni: “Conoscere e diffondere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che quest’anno compie 70 anni, farà compiere all’umanità passi significativi verso comunità che rispettino ogni donna e ogni uomo”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali. Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza».

Settant’anni fa, il 10 dicembre 1948, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite firmava la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. All’epoca l’ONU era formata da 58 Paesi, 48 votarono a favore e firmarono il documento, 2 non erano presenti al voto e 8 si astennero, nessuno votò contro. Redatta dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, con i suoi 30 articoli, preceduti da un preambolo, la Dichiarazione Universale sanciva così i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali e culturali di ciascun individuo. 

Da quel giorno ad oggi, ogni anno il 10 dicembre si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani con lo scopo di educare e sensibilizzare tutti al rispetto dell’uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. 

Anche quest’anno il tema scelto è “Stand up for someone’s rights today” e ricorda come la promozione del rispetto dei diritti umani è responsabilità di ogni singola persona che fa parte della società civile.

Per l’occasione gli Storytellers for Peace (Narratori per la Pace), la rete internazionale nata nel 2016 e formata da artisti provenienti da tutto il mondo, racconta tutti e 30 gli articoli nella rispettiva lingua d’origine e ricordare che i diritti umani riguardano tutti, non solo le istituzioni, i giornalisti o gli addetti ai lavori.

«Celebrare la giornata mondiale per i diritti umani è soprattutto l’impegno a conoscere questi diritti», ha detto Matteo Biffoni, delegato Anci per l’Immigrazione e le politiche per l’integrazione e sindaco di Prato, «essere consapevoli della loro universalità e indisponibilità, della loro esistenza in quanto indissolubilmente connaturata all’esistenza stessa delle persone. Che la loro difesa e il loro rispetto sarà reale quanto più li sentiremo parte di ciascuno di noi, quanto più la loro violazione rappresenterà per noi uno scandalo, quanto più noi stessi ci sentiremo parte di questa umanità violata. Violata» ha proseguito Biffoni, «dalla disuguaglianza, dalla discriminazione, dalla schiavitù, dalla tortura, dal caporalato, dalla pena di morte, dalla violenza sulle donne e da quella che le vuole spose bambine, dalla censura, dalla repressione del dissenso, dalle guerre, dalle persecuzioni, dalla guerra. Un’umanità fatta di individui, le donne, gli uomini, le bambine e i bambini, la cui vita quotidianamente è violata dagli abusi sessuali, dallo sfruttamento nel lavoro, dall’annientamento del loro pensiero, dallo strazio dei loro corpi per espiantarne organi. Sono solo alcuni degli orrori», ha concluso Biffoni, «cui corrispondono diritti umani violati, il cui elenco è ancora troppo lungo. Solamente se, oltre agli Stati, ciascuno di noi terrà accesa la luce su queste violazioni e sulle storie delle vittime, impegnandosi a conoscere e diffondere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che quest’anno compie 70 anni, l’umanità potrà compiere passi significativi verso comunità che rispettino ogni donna e ogni uomo».

Numerose le iniziative in programma per oggi in tutto il mondo e in Italia. Alle 10:30 a Roma si terrà la presentazione del rapporto di Amnesty International “La situazione dei diritti umani nel mondo. Il 2018 e le prospettive per il 2019”, un’analisi che fornisce un’istantanea della situazione dei diritti umani nel mondo nel 2018 attraverso panoramiche regionali. Dal rapporto emerge che quest’anno è stato caratterizzato dalla forte risposta delle donne attiviste che in ogni parte del mondo sono state in prima in prima linea nella battaglia per i diritti umani.

Su Radio 3, dal 1° al 31 dicembre, durante i programmi Fahrenheit e in apertura di Radio3 Suite andrà in onda la “Biblioteca dei diritti” durante la quale 30 intellettuali scelgono un libro che rappresenta, anche in senso lato, uno dei trenta diritti sanciti dalla Dichiarazione e ne consiglia la lettura.

Leggi La dichiarazione universale dei diritti umani.