Conferenza Unificata, via libera a quasi 1 miliardo euro su fondi Povertà, non autosufficienze e ‘Dopo di noi’
Raggiunta oggi in Conferenza Unificata l’intesa su tre importanti fondi sociali: il Fondo Povertà, il Fondo per la non autosufficienza e il Fondo del Dopo di Noi, il tutto per una somma complessiva di quasi un miliardo di euro in arrivo nelle casse dei Comuni.
L’accordo è stato sancito nel corso della riunione odierna al ministero degli Affari regionali, a cui l’Anci è stata rappresentata dal sindaco di Novara Alessandro Canelli, neodelegato Anci alla Finanza locale.
Le risorse dei tre fondi, una vera boccata di ossigeno per il welfare, sono attese da tempo dai Comuni e sono destinate in parte ad erogare interventi per i nostri cittadini più fragili e in parte per il rafforzamento dei servizi comunali per l’attuazione del sostegno alle fragilità e povertà.
Inoltre, con il riparto del FNA si approva anche il Primo Piano Nazionale sulla Non Autosufficienza che arriva al termine di un percorso condiviso e partecipato che ha coinvolto Regioni e Comuni. Esso rappresenta un primo passo concreto per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni – LEP- con l’obiettivo di colmare i grandi divari regionali esistenti.
“Come Associazione siamo particolarmente soddisfatti perché si tratta di risorse importanti, specie sotto il profilo della non autosufficienza, che per la prima volta sono trattate in maniera seria ed equa. Difatti – osserva Canelli – per la ripartizione vengono individuati finalmente dei livelli essenziali delle prestazioni e questo rappresenta un risultato storico, dopo che sono anni che si aspetta un più equo allineamento su tutti i territori. E’ un primo passo che dovrà ora estendersi anche ad altri comparti nella gestione dei servizi pubblici”, l’augurio del sindaco di Novara. Canelli esprime soddisfazione anche per l’entità dei fondi ripartiti: “Sono risorse importantissime, un aiuto concreto per le tante famiglie con persone disabili, e mi riferisco al finanziamento del “Dopo di noi”, che attendono ogni anno questo sostegno finanziario fondamentale”.
Rinviata, invece, per motivi tecnici su richiesta delle Regioni, la discussione sul parere relativo al decreto sisma per la ripartenza della ricostruzione nelle Regioni del Centro Italia.