Minori romeni in Italia. Strategie di tutela

 

altIl monitoraggio della presenza di minori romeni in Italia è l’obiettivo dell’Organismo centrale di raccordo della cui azione traccia un primo bilancio il rapporto Cittalia sulle condizioni dei minori romeni in Italia.
L’obiettivo dell’intesa, siglata con la firma dell’accordo bilaterale italo-romeno per la protezione dei minori non accompagnati nel giugno del 2008 in seguito all’ingresso della Romania nell’Unione europea, è quello di garantire accoglienza e protezione dei minori in idonee strutture ma anche di facilitare le procedure di rimpatrio volontario perché la famiglia d’origine è considerata l’ambiente naturale in cui crescere. L’Organismo centrale di raccordo (Ocr) viene istituito proprio da questa intesa che gli assegna funzioni di monitoraggio e accertamento delle condizioni e dello status dei minori, di adozione di misure per la loro tutela e di valutazione dei progetti di assistenza. I primi dati sull’attività dell’Ocr sottolineano che a partire dal mese di febbraio 2009 sono state registrate solo 157 segnalazioni di minori rumeni non accompagnati; il maggior numero di queste ultime si è riscontrato nel mese di luglio (2009) giunte per lo più dalle Autorità rumene nel 69% dei casi, seguite da quelle provenienti dalle Prefetture pari al 24% dei casi mentre dagli Enti locali solo nel 2% dei casi.

Per quanto riguarda la distribuzione regionale dei minori rumeni il Lazio si attesta come la regione capolista, con 29 casi segnalati solo a Roma, pari al 22,3% del totale nazionale; la Campania invece con 27 casi segnalati a Napoli fa registrare una percentuale pari al 19,1% del totale nazionale; seguono, infine, l’Emilia Romagna con il 10,8% del totale, il Friuli Venezia Giulia con l’8,3% e la Lombardia con il 6,4%. Le segnalazioni riguardano una percentuale pressoché paritaria tra minori di sesso femminile e quelli di sesso maschile rispettivamente pari al 49% e al 51% dei casi. Con il 36% dei casi, invece, la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella dei minori tra i 15 e i 17 anni, seguiti dai più piccoli compresi nella fascia d’età 0-3 anni con il 21% dei casi segnalati.

Il rapporto ci restituisce un quadro d’insieme dei minori soli in Italia, ricostruendo l’evoluzione del fenomeno e del sistema di accoglienza e di tutela, con attenzione agli interventi in favore dei minori romeni. A tali elementi si aggiunge un riferimento ai sistemi di protezione stabiliti in Romania e lo stato di attuazione dell’accordo per la protezione dei minori non accompagnati dopo l’ingresso della Romania nell’Unione Europea. Per garantire l’efficacia delle misure adottate dall’Ocr è necessaria la collaborazione con le prefetture e le autorità romene. Queste ultime, come chiarito nello studio, concordano e definiscono il progetto socio-educativo, le modalità e la data di rimpatrio del minore, mentre le prefetture svolgono attività di collegamento con le strutture istituzionali del territorio mentre gli Enti locali che pure giocano un ruolo decisivo nella tutela del minore propongono ed eseguono il programma di assistenza sul territorio nazionale.
 

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