News: i genitori e le città, una partnership vincente per migliorare l’occupabilità dei giovani

La rete Urbact PREVENT la pensa così. Le dieci città partner lavorano con i genitori per prevenire un abbandono scolastico precoce. Il loro obiettivo è quello di garantire un’istruzione migliore per favorire una transizione più efficace verso il mondo del lavoro, assicurandosi che i giovani possiedano abilità e qualifiche necessari per ottenere posti di lavoro migliori e diventare cittadini più attivi.

Quali sono i benefici legati al contrasto all’abbandono scolastico?

Le ragioni che spingono al contrasto dell’abbandono scolastico prematuro sono state a lungo dimostrate e hanno un impatto su diversi piani delle nostre vite. Prima di tutto, l’istruzione fa bene alle persone: stare a scuola un anno in più incrementa i guadagni di un giovane lavoratore di circa 70mila euro per l’intera carriera lavorativa, per non parlare dell’aspettativa di vita e lo stato di salute. Lo Stato ne beneficia allo stesso modo visto che istruzione e vita professionale attiva spesso significano un aumento nel pagamento di tasse e minore peso sui sistemi di welfare, sui sistemi sanitari e sui sussidi dall’istruzione. La presenza di persone attive e istruite fa bene anche alla società, conducendo a tassi inferiori di criminalità e a migliori condizioni di salute.

Questo tema è importante anche per l’Unione europea. Uno degli obiettivi principali della strategia Europa 2020 è quello di ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% entro il 2020. È un obiettivo ben motivato anche in riferimento agli attuali tassi di disoccupazione, soprattutto per molti dei giovani europei. Tassi elevati di abbandono scolastico significano un enorme spreco di potenziale e, come menzionato in precedenza, un forte ostacolo alla crescita sociale, economica e personale.

Inoltre, considerato che l’abbandono scolastico precoce è proporzionalmente più elevato nelle aree urbane, molte città incorreranno in un aumento dei costi in termini di sistemi sociali e di welfare, in quanto con l’attuale scenario di crisi economica si prevede che i tassi di disoccupazione continueranno a crescere nel prossimo periodo. Questa situazione mette le città in prima linea nel contrasto all’abbandono scolastico.

Ma se è vero che bisogna contrastarlo, in che modo si può concretamente mettere in pratica una strategia di contrasto al fenomeno?

Verso un approccio olistico

Le cause dell’abbandono scolastico precoce possono essere a livello individuale estremamente complesse e non sempre facili da comprendere: coloro che abbandonano la scuola non sono un gruppo omogeneo e si registra spesso più di un problema che conduce all’abbandono scolastico, che non rappresenta mai un’azione improvvisa. Gli studi mostrano infatti che la decisione di abbandonare gli studi può essere il passo finale di un lungo processo in cui il giovane ha fatto fronte a numerose implicazioni negative che lo hanno condotto ad assumere quella decisione

Più che accettare l’abbandono scolastico come un segno dei tempi, gli studi e i progetti attuali si focalizzano sulle cause strutturali e sistemiche che possono avere un impatto sul perché i giovani abbandonano presto la scuola, aggiungendo possibilmente eventuali spiegazioni ulteriori. Questa tendenza previene la stigmatizzazione di singoli e gruppi di persone promuovendo invece la ricerca su strutture e sistemi già esistenti in modo da essere meglio equipaggiati per affrontare le sfide collegate all’abbandono scolastico prematuro, e alle domande che il fenomeno solleva.

In collaborazione con genitori e città

Il network PREVENT aggiunge due elementi-chiave a questo approccio olistico: considerare i genitori come un elemento chiave per individuare una soluzione al problema dell’abbandono scolastico precoce e, allo stesso tempo, considerare le città come forze vitali capaci di creare sinergie, consapevolezza e di promuovere e sviluppare una collaborazione innovativa tra gli stakeholder locali.
Lo studio sottolinea chiaramente l’importanza del coinvolgimento dei genitori e delle famiglie come fattore di maggior successo nella riduzione dei tassi di abbandono scolastico: nonostante ciò, numerose azioni e progetti di prevenzione dell’abbandono scolastico escludono i parenti come target group di azioni specifiche. Come risposta a questo divario, il network PREVENT è stato realizzato con l’idea di trovare buone prassi già esistenti di coinvolgimento dei genitori da condividere e disseminare da un lato, e dall’altro per sviluppare nuove modalità di coinvolgimento dei genitori in misure preventive.

Più concretamente, ciò significa che il network PREVENT lavora nell’avvicinare studenti, scuole e genitori nel prevenire l’abbandono scolastico. Realizzare legami forti tra i diversi stakeholder utilizzando un approccio olistico può avere un impatto reale in diverse aree, ognuna di grande importanza per contrastare l’abbandono scolastico precoce. Tra queste figurano il modo in cui le scuole sono collegate a famiglie e genitori, l’ambiente scolastico, il modo in cui viene offerto sostegno a famiglie, insegnanti e studenti, il modo in cui gli altri attori della società civile possono essere coinvolti. Concentrarsi sull’approccio parentale per contrastare il problema dell’abbandono scolastico preventivo può essere un modo per trovare nuove soluzioni a riguardo ma può anche portare un valore aggiunto nel settore delle relazioni tra ragazzi e genitori, per migliorare la performance educative e scolastica fino al coinvolgimento degli stakeholder locali nella pianificazione urbana, nella realizzazione di servizi e nel policy making.

L’abbandono scolastico precoce non è un tema isolato ma un problema dalle molteplici sfaccettature con cause e radici in molti livelli. Per meglio comprenderlo, c’è bisogno di realizzare connessioni con tutti gli stakeholder più rilevanti, per visualizzare bisogni e risorse. I partner di PREVENT hanno trovato un nome a questo approccio, chiamato PREVENT-OLOGY. Il modello viene usato per coordinare buone pratiche e idee. Alla fine di questo percorso presenteranno una mappa di modalità innovative e sperimentate che, a partire da un approccio multilivello, potranno essere utili alle città di tutta Europa che intendono ridurre e prevenire l’abbandono scolastico prematuro, con l’ambizione di coinvolgere e sostenere i genitori come uno dei maggiori fattori di successo.  

Questo articolo è basato sul lavoro di ricerca e analisi dei dati realizzato dal “Good practice Sourcebook”, del progetto PREVENT da Ulf Hägglund

Per saperne di più:

PREVENT minisito– dal sito URBACT

Good Practice Sourcebook– Documento di progetto