Dalla crisi all’innovazione

 altI sei gruppi di lavoro hanno avuto il compito di  indagare su come le città europee si orientano verso uno sviluppo urbano sostenibile per delineare le loro sfide e le loro considerazioni iniziali. Rispetto al gruppo di lavoro More Jobs, gli altri cinque, che sono stati un riesame dei risultati dei progetti Urbact, presenteranno anche i loro risultati a Copenaghen. I gruppi concordano sul fatto che la capitalizzazione sia il risultato di un lungo sforzo che abbiamo cominciato a pagare. I gruppi hanno già messo a punto le raccomandazioni in materia di innovazione sociale in accordo con i cittadini.

Come dice Sally Kneeshaw del gruppo Mobility Mindsets, queste misure agiscono “come una sorta di collante che collega le priorità urbane”.

Motivating Mobility Mindsets
Questo gruppo si è rifatto al network Electric Vehicles in Urban Europe e ad Active Travel, come pure al progetto ENTER.HUB.

“Abbiamo esplorato un nuovo concetto di mobilità legata ad una visione sociale della città in cui le misure di mobilità possono agire come una sorta di collante, che collega le priorità urbane” dice la sua coordinatrice, Sally Kneeshaw. Kneeshaw sottolinea come una pianificazione efficace della mobilità possa collegare quartieri svantaggiati ad occupazioni e servizi di cui hanno bisogno.
“Questa nuova mobilità si basa su un approccio sistemico ed olistico, in cui gli stakeholders della città hanno bisogno di unirsi per costruire consenso e trovare soluzioni comuni”, commenta. “Questo richiede una mentalità alla mobilità e una visione di lungo periodo”.

Building Energy Efficiency
Il coordinatore del gruppo è Antonio Borghi, che è anche lead expert del progetto Urbact LINKS, così naturalmente il team si è avvalso di questo studio sull’ammodernamento del patrimonio edilizio. Si è anche rifatto ai risultati dei network CASH ed HerO.
“Il processo di capitalizzazione è in corso”, afferma Antonio Borghi, “ma questo è sentito come un processo altamente necessario per le città. Nelle sessioni del workshop vogliamo sottolineare come l’ammodernamento dell’efficienza energetica possa essere un fattore chiave per lo sviluppo economico, sociale, ambientale e sostenibile.”

Supporting young people through social innovation
Uno dei tre gruppi di lavoro che evidenziano i problemi sociali delle città europee, si focalizza sul tema dei giovani emarginati. Il gruppo ha tratto i suoi risultati da diversi progetti Urbact tra cui: Co-Net, My Generation, PREVENT, TOGETHER e Roma-Net.
Eddy Adams, il coordinatore, afferma che mentre le città colpite dai tagli di bilancio hanno difficoltà a sostenere i più emarginati della società, ci sono segni che alcuni stanno guardando alla crisi come un’opportunità per promuovere l’innovazione sociale. “Sostenere alcune delle nostre persone più vulnerabili, con meno risorse è una sfida comune”, commenta. Le città che stanno affrontando la sfida stanno sviluppando nuovi modelli di leadership civica, caratterizzata dal desiderio di nuovi relazioni di lavoro e dalla volontà correre dei rischi.

Against Divided Cities
Questo gruppo di lavoro ha guardato a quattro specifiche città prese in esame nei progetti Urbact. Il coordinatore Iván Tosics spiega: “Due di queste città, Malmö e Berlino, appartengono a paesi in cui il welfare state è ancora saldo e la divisione della città in aree più ricche e più povere non è ancora molto evidente. La Francia è riuscita meno a fare questo, come mostra Vaulx-en-Velin, periferia di Lione. Mentre Napoli, con il quartiere di Scampia, è una delle aree più emarginate d’Europa”.

Il coordinatore spera che il seminario dimostri come città meno emarginate possano dare migliori risultati in molti aspetti della vita quotidiana. “La segregazione rende i poveri invisibili” afferma, “dunque oltre a migliorare la situazione nei ghetti, i collegamenti devono essere creati tra aree ricche e povere”.

Shrinking Cities
Questo gruppo valuta l’insieme delle tematiche che la diminuzione di popolazione comporta, come il basso tasso di fertilità, l’invecchiamento e le migrazioni. Il gruppo ha attinto dai progetti Urbact come Active A.G.E.

Hans Schlappa, organizzatore del workshop di Copenhagen, afferma che si focalizzerà su tre temi: adeguare l’ infrastruttura fisica, ad esempio come affrontare la questione degli edifici abbandonati; riequilibrio dei servizi per soddisfare le esigenze di una popolazione che invecchia; e ripensare la città. “Accettare il fatto che la tua città sia in crisi e lo sviluppo di una nuova visione in accordo con i cittadini è difficile da realizzare e presenta sfide meno visibili ma altrettanto significative per le città”, dichiara.