Mobilitare le giovani generazioni contro le mutilazioni genitali femminili. Il 6 febbraio la Giornata internazionale per la tolleranza zero – #EndFGM

Sono circa 200 milioni le ragazze e le donne che hanno subito la mutilazione dei genitali, una pratica diffusa principalmente in 30 paesi dell’Africa e del Medio Oriente ma comune anche in alcuni paesi dell’Asia e dell’America Latina riconosciuta, a livello mondiale, come una grave violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze.
Il 6 febbraio si celebra la Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con risoluzione A/RES/67/146 del 20 dicembre 2012.

Obiettivo è quello di promuovere campagne di sensibilizzazione e azioni concrete per combattere la pratica delle mutilazioni genitali femminili (FGM – female genital mutilation) che comprende tutte le procedure che comportano l’alterazione o il danneggiamento dei genitali femminili per ragioni non mediche. Una pratica che persiste da millenni e che può essere contrastata ed eliminata solo attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle giovani generazioni. Non a caso tema al centro di questa giornata internazionale è proprio quello della mobilitazione dei giovani: Unleashing Youth Power: One decade of accelerating actions for zero female genital per focalizzare l’attenzione e le policy globali sul rispetto e la tutela dei diritti umani e dell’uguaglianza di genere, come previsto dall’Obiettivo di sviluppo sostenibile 5 (Agenda 2030) per eliminare completamente il fenomeno entro il 2030.

In questa direzione importante ricordare come, già a partire dal 2008, l’UNFPA (United Nations Population Fund), in collaborazione con l’UNICEF (United Nations Children’s Fund) siano impegnate con il programma mondiale per accelerare l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili che coinvolge 17 Paesi africani e supporta anche iniziative regionali e globali.

Grazie alle azioni messe in campo è stato possibile così garantire servizi di protezione e assistenza a oltre 3 milioni di ragazze e donne, mentre tredici paesi hanno istituito quadri giuridici per vietare le mutilazioni genitali femminili e sono stati avviati programmi nazionali di finanziamento ad hoc per affrontare il tema.