SuperHub, una nuova piattaforma per promuovere il cambiamento delle abitudini di mobilità dei cittadini
Per superare le criticità della mobilità urbana dovute a congestione del traffico, inquinamento, consumi energetici, occorre puntare sul potenziamento del trasporto pubblico e sull’innovazione tecnologica. L’introduzione delle tecnologie Its in questi anni ha contribuito significativamente a migliorare l’efficienza, la sicurezza, l’impatto ambientale e la produttività complessiva del sistema di trasporto.
E sono Legambiente insieme a Vodafone Italia che hanno presentato, il 26 settembre a Torino, il progetto SuperHub (Sustainable and persuasive human users mobility in future cities), nell’ambito dello Smart mobility world in corso nel capoluogo piemontese, realtà guida europea per l’innovazione dei servizi Its e l’infomobilità per le città del futuro.
SuperHub è un progetto di ricerca volto a realizzare una piattaforma aperta per la mobilità sostenibile e a promuovere il cambiamento delle abitudini di mobilità dei cittadini. Con la versione mobile di SuperHub gli users delle città potranno accedere a tutto il sistema di mobilità di alcune realtà urbane europee attraverso il journey planner che offre opzioni di viaggio a seconda delle preferenze espresse riguardo al trasporto pubblico, al car sharing, al bike sharing, al servizio taxi e tutto ciò che rientri nel trasporto pubblico della città scelta.
La piattaforma interagisce con gli utenti, valutando le diverse esigenze di viaggio ed informando in tempo reale su incidenti ed altre eventuali criticità che potrebbero essere causa di ritardi o di difficoltà lungo il percorso selezionato. La beta dell’app, attualmente disponibile su smartphone android, è in fase di sperimentazione da parte di centinaia di cittadini nelle città pilota: Milano, Barcellona ed Helsinki. Altri users (300) sono invitati ad esprimere la loro opinione riguardo a come vorrebbero che fosse migliorata la mobilità nella propria città. La Commissione europea valuta che le soluzioni Its finora realizzate a livello europeo hanno consentito riduzioni dei tempi di percorrenza (15-20%), dei consumi energetici (12%) e delle emissioni di inquinanti (10%). Studi compiuti a livello internazionale stimano impatti ancora maggiori: riduzioni fino al 40% delle code, del 25% dei tempi totali di viaggio, del 10% nei consumi di carburante, del 22% nell’emissione di inquinanti.
Fonte: www.adnkronos.it