Piano urbano del traffico veicolare

Per migliorare la circolazione e la sicurezza stradale, contenere l’inquinamento sia acustico che atmosferico e consentire un maggiore risparmio energetico, i Comuni con più di 30.000 abitanti dovranno adottare un Piano urbano del traffico veicolare (Put), da aggiornare ogni due anni.

Nel 2011 rimane stabile (95) il numero dei comuni capoluogo che lo hanno adottato. Circa il 12% di quelli con più di 30.000 abitanti, invece, non risulta averlo ancora approvato. Sondrio, Isernia, Carbonia e Tortolì tuttavia, in virtù della contenuta dimensione demografica si sono dotati di un piano urbano del traffico per migliorare l’ambiente e la sicurezza dei cittadini.

Per quanto riguarda le aree pedonali, nel 2011 i comuni capoluogo di provincia dispongono in media di 32,6 metri quadrati di aree pedonali per 100 abitanti (in aumento del 2,0% rispetto al 2010). Le disponibilità di aree pedonali più elevate (superiori ai 90 metri quadrati per 100 abitanti) si rilevano a Verbania (207,8), Cremona (107,3), Tortolì (99,2), Mantova (91,5) e, tra i grandi comuni, a Firenze (99,6) e Cagliari (96,0), oltre che a Venezia (486,9). Tra le città che hanno potenziato le disponibilità di queste aree, funzionali ad una fruizione maggiormente ecocompatibile dei centri urbani, nello studio dell’Istat troviamo Olbia, Parma, Tortolì, Caserta, Brescia e Rieti (con incrementi superiori al 25% tra il 2010 e il 2011).
Fonte: www.adnkronos.com
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