In Cina nuove misure per contenere le emissioni inquinanti

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Al centro delle cronache internazionali per gli elevati livelli di inquinamento, la Cina continua a far parlare di sé. Le emissioni inquinanti infatti stanno causando nelle città cinesi circa 250.000 morti all’anno dal 2011.

Un dato così significativo che il governo nazionale ha deciso di vietare i fuochi d’artificio per i festeggiamenti di fine d’anno (festeggiato il 31 gennaio) nel tentativo di contenere il rilascio di gas dannosi. Dopo la chiusura delle scuole, la limitazione del traffico aereo e della circolazione stradale si unisce all’elenco dei divieti anche quello di festeggiare l’inizio del nuovo anno cinese, che la popolazione spera porti cambiamenti positivi, nonostante la mancanza dei riti propiziatori che caratterizzano la festa dell’ultimo giorno dell’anno. Nel 2012, infatti, proprio i fuochi d’artificio hanno causato un aumento della concentrazione di PM 2,5 che ha raggiunto i 500 micron per metro cubo. “Il governo municipale di Pechino vieterà l’uso di fuochi d’artificio per non aggravare ulteriormente l’inquinamento tossico che continua ad assediare la città – ha detto il segretario generale della Fireworks Beijing Association, Kang Jiyong”.