Virtù e criticità dei nostri territori nel rapporto Ambiente Italia 2010

altÈ stato presentato il 22 febbraio a Roma da Legambiente il rapporto annuale Ambiente Italia 2010 elaborato dall’omonimo Istituto di ricerche, che disegna il profilo dello stato di salute del nostro Paese.

Nello studio vediamo che tra i settori più critici vi è quello della mobilità. L’Italia, infatti, è un Paese con la più elevata quantità pro capite di mobilità motorizzata. Nel trasporto terrestre i mezzi privati coprono circa l’82% della domanda, si registra poi una crescita sostenuta del trasporto su moto e ciclomotori. Le merci continuano a viaggiare prevalentemente su strada (71,9% nel 2008), poco in nave (18,3%) e pochissimo su ferrovia (9,8%). Il tasso di motorizzazione è altissimo, con 598 auto ogni mille abitanti (+91% dal 1980). Il tasso di motorizzazione (mezzi per abitante) è massimo in Valle d’Aosta con 1.093 e 110 motocicli ogni mille abitanti, seguita dal Lazio (674 auto e 114 motocicli ogni mille abitanti), nonché l’Umbria con (666 auto e 92 motocicli). Il tasso minore è, invece, in Trentino Alto Adige (540 auto e 82 motocicli) e Puglia (543 auto e 65 motocicli).
La mortalità stradale più elevata si registra in Friuli Venezia Giulia (89,4 morti nel 2008 per milione di abitanti), nel Lazio (87,6) ed in Puglia (86,5), mentre la minore è stata rilevata in Liguria (53,9), seguita da Campania (56,6) e Basilicata (59,3).

Il tema della raccolta differenziata ormai avviata in tutti i territori, va da percentuali decisamente alte in Trentino Alto Adige (53,4%), Veneto (51,4%), Piemonte (44,8%), Lombardia (44,5%), al Molise con (4,8%), Basilicata (8,1%), Puglia (8,9%), Calabria (9,1%).
“Sono proprio le Regioni che oggi hanno competenze rilevanti e spesso esclusive in materie delicatissime ad avere la responsabilità di trovare le risposte più efficaci per uscire da questa situazione – ha detto il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. La sfida che proponiamo ai candidati governatori è di cogliere le opportunità che la crisi climatica e la crisi economica ci propongono, dimostrando l’esaurimento del vecchio modello di sviluppo e la necessità di fare della Green economy e della qualità dei territori italiani il punto di forza per rilanciare il Paese”.

Fonte: www.legambiente.eu