Penisola Sociale: un osservatorio di scambio e confronto su pratiche sociali delle autonomie locali
Nasce Penisola Sociale, uno spazio online che raccoglie l’esperienza dei servizi sociali nelle autonomie locali per riflettere sui cambiamenti che hanno interessato il sistema di welfare in Italia.
In occasione dei vent’anni dalla Legge 328 del 2000, che ha istituito il sistema integrato di interventi e servizi sociali, Cittalia – Fondazione Anci, Fondazione IFEL e il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre lanciano Penisola Sociale, un Osservatorio online di scambio e confronto di soluzioni che si stanno elaborando sui territori per innovare il welfare locale anche alla luce dei cambiamenti generati dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
“Penisola sociale è uno spazio di confronto e di collaborazione delle amministrazioni locali e di attori del territorio, per costruire percorsi di integrazione dei saperi tecnici e professionali”, sottolinea il delegato Anci al welfare e sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi.
“L’iniziativa – prosegue – promossa insieme con l’Università Roma Tre, in collaborazione con Cittalia e IFEL, è un importante segnale per avviare un percorso che non vuole celebrare la Legge ma aiutare a riflettere su quel che rimane ancora da riprendere e valorizzare dal lascito che la 328 ha consegnato al sistema di welfare italiano”.
A vent’anni dall’introduzione della 328/2000 che ha promosso un processo di sviluppo del sistema dei servizi sociali territoriali, “Penisola sociale” rappresenta quindi una occasione di confronto su come le novità introdotte dalla Legge hanno indotto al cambiamento i servizi sociali di cui sono titolari le autonomie locali. Un sito, in continuo aggiornamento, sulle esperienze più innovative nell’implementazione dei servizi sociali dei Comuni italiani. Uno spazio di approfondimenti e documenti dedicati anche alle trasformazioni che hanno registrato i sistemi locali di welfare a partire dall’impatto e dai cambiamenti derivanti dall’attuale stato di emergenza epidemiologica (COVID-19).
“Le università sono sempre state osservatori attenti delle dinamiche del welfare locale. Oggi questo vale su scala nazionale soprattutto per definire l’identità e le competenze dei professionisti che si andranno a impegnare nei servizi alla persona”, rimarca il direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, Massimiliano Fiorucci. Un’iniziativa che mette in evidenza la necessità di andare verso la promozione di percorsi di integrazione tra chi gestisce il welfare, i Comuni italiani, chi forma i professionisti, l’Università, chi studia e fornisce servizi per l’accoglienza e l’integrazione a livello nazionale, Cittalia e IFEL.
“Il progetto – aggiunge Fiorucci- sta raccogliendo consenso e contributi significativi da parte non solo dei ricercatori e degli esperti, ma soprattutto degli operatori e dei tecnici dei Comuni italiani perché le esperienze promosse dai territori possano davvero arrivare a costituire una comunità di pratiche”.
“Siamo convinti che la condivisione di pratiche possa essere una risposta efficace per favorire percorsi di trasformazione del welfare, anche coerenti con le nuove istanze portate da cittadini con background culturale diverso, nonché per rispondere in maniera sempre più adeguata alle sfide sociali collegate al momento che sta vivendo il Paese”, sottolinea Matteo Biffoni delegato Anci all’immigrazione e sindaco di Prato.
Dall’analisi del funzionamento dei servizi sociali passando per la spesa sociale, fino ad uno spazio dedicato alla formazione e all’aggiornamento con la raccolta di eventi nazionali e locali, Penisola Sociale si articola in aree tematiche in cui è possibile trovare, in relazione ad ogni “voce”, focus di approfondimento, studi e ricerche e buone pratiche realizzate a livello locale. L’Osservatorio punta ad offrire occasioni di approfondimento e scambio coinvolgendo non solo esperti e studiosi ma anche amministratori locali, mondo del Terzo settore e cittadini, per fare il punto sugli aspetti rilevanti della Legge 328 del 2000 e sui cambiamenti che hanno interessato il sistema di welfare in Italia anche in seguito all’emergenza sanitaria.