Occupazione, disoccupazione e infortuni sul lavoro dei lavoratori stranieri

altSecondo i dati Istat dei primi tre trimestri del 2009 la forza lavoro straniera nel nostro Paese è salita del 33% per i comunitari e del 5% per gli extra Ue; tra gli immigrati vi sono più lavoratori uomini che donne (1.214.166 contro 885.825). Anche per gli stranieri però, la recessione ha ridotto i posti a disposizione: da un lato cala il tasso di occupazione dei lavoratori stranieri passando dal 65,7% al 63,6%, dall’altro aumenta quello di disoccupazione andando dall’8,3% al 10,7%.

L’area più colpita dall’aumento della disoccupazione straniera è il Nord-Ovest che in un anno segna +60,9% rispetto al numero di disoccupati. E dagli ultimi dati Inail risulta che i lavoratori stranieri residenti In Italia sono ad alto rischio infortuni, tanto che il numero di incidenti sul lavoro che hanno colpito i nati all’estero, soprattutto giovani, dal 2007 ad oggi sono aumentati del 15% arrivando a 143.000 nel 2008. Secondo l’Inail il 16,4% degli infortuni registrati a livello nazionale ha interessato un immigrato, con un’incidenza media che oscilla tra il 2,3% delle donne e il 18,1% degli uomini. Oltre il 57% delle denunce degli stranieri si concentra in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. In quest’ultima regione la punta massima riguarda la provincia di Pordenone, dove circa uno ogni tre infortuni vede coinvolto un immigrato, seguono Treviso e Piacenza con 27,5%. Le comunità più colpite sono quella marocchina, albanese e rumena che in totale raggiungono il 41% degli infortuni e il 46% dei decessi.

Fonte: www.inail.it