La Rete SAI al Festival Sabir in un incontro sulla tutela della salute mentale delle giovani e dei giovani migranti
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, la responsabile del Servizio Centrale della rete SAI Virginia Costa ha partecipato ad una tavola rotonda nell’ambito di Sabir, Festival diffuso delle culture mediterranee che si è svolto a Roma dal 10 al 13 ottobre.
L’incontro è stato l’occasione per presentare Oltre l’accoglienza. Raccomandazioni della Comunità di pratiche per la tutela della salute mentale e del benessere psicosociale di giovani migranti e rifugiati/e, pubblicazione curata da UNICEF Italia che sintetizza raccomandazioni, prospettive future e linee guida di intervento su un tema così delicato come quello della salute mentale dei giovani e giovanissimi migranti e rifugiati. Il documento è frutto del lavoro di confronto che si è svolto all’interno della Comunità di Pratiche, promossa da UNICEF, della quale fanno parte organizzazioni e istituzioni che a vario titolo si occupano di minori. La pubblicazione è rivolta a tutte le figure professionali e agli attori dei servizi pubblici e privati che partecipano al percorso di accoglienza e integrazione dei giovani migranti e rifugiati.
L’incontro ha visto anche la partecipazione del Vice Prefetto Roberto Leone della Direzione Centrale Servizi Civili per l’immigrazione e l’asilo del Ministero dell’Interno e di una funzionaria del Ministero della Salute oltre ai rappresentanti di alcune organizzazioni e di alcuni servizi territoriali socio sanitari.
Multidimensionalità, multidisciplinarietà delle equipe di lavoro, prevenzione e mitigazione dello stress psicosociale, approccio transculturale nei servizi sono state le parole chiave su cui si è fatto il punto durante l’incontro.
Sempre all’interno della stessa iniziativa è stato presentato il Vademecum youth-friendly Ciao, Come stai?, scritto dagli stessi giovani per i loro coetanei all’interno di un laboratorio di idee dell’UNICEF, lo Youth Sounding Board, nato per favorire un confronto tra adolescenti e giovani migranti e rifugiati sempre sul tema del benessere e della salute mentale.