L’inserimento dei migranti nel nostro sistema produttivo

altSarà inaugurata a Milano oggi pomeriggio la mostra fotografica “Hospites. Niente paura è gente che resta”, che testimonia la quotidianità di tanti giovani immigrati che nelle nostre città vivono onestamente lavorando. Un’iniziativa dell’associazione Comunità nuova in collaborazione con l’associazione Eclettica&Media e la Fondazione Arnaldo Pomodoro. Gli scatti saranno accompagnati da testi tratti dalla letteratura mondiale antica e contemporanea che hanno come tema comune la condizione dello straniero migrante. “Volti che sorridono e che cercano il nostro sguardo, corpi concentrati sul lavoro, persone che coltivano gli affetti e la speranza di vivere con dignità”. Ci troviamo oggi, infatti, più che nel passato di fronte ad una pluralità di processi e di percorsi che derivano dalla forte disomogeneità dei lavoratori immigrati, ma anche dall’articolazione di sistemi produttivi locali che proprio dalla presenza dell’immigrazione ricevono un rilevante impulso.

E da un’indagine dell’Eurisko risulta che nel nostro Paese i cittadini immigrati generalmente si immettono nel sistema economico nazionale con un’attività lavorativa dipendente o in proprio: l’80% degli immigrati ha un lavoro o un’attività commerciale.

Secondo la ricerca condotta da GFK-Eurisko vediamo che i cittadini stranieri residenti in Italia partecipano attivamente all’economia del Paese anche se incontrano ancora ostacoli nell’accesso dei prodotti finanziari. I settori in cui gli stranieri si inseriscono più agevolmente sono quello domestico (come assistenti per anziani e malati) e lavoratori dipendenti di aziende. Il 14%, ha una propria attività commerciale o artigianale, soltanto il 9% del campione è in cerca di occupazione.
Per trovare un posto di lavoro i canali privilegiati sono gli amici, i connazionali o i parenti. Meno le agenzie interinali, gli uffici per l’impiego, i servizi sociali e i sindacati. Il 60% degli immigrati è venuto in Italia per il consiglio ricevuto da amici o parenti o per ricongiungimento familiare con l’intenzione di vivere per sempre nel nostro Paese. Il 43% degli immigrati intervistati dall’Eurisko proviene dall’Europa Centro orientale, il 30% dall’Africa, il 17% dall’Asia e il 10% dal Sud America. All’arrivo in Italia gli immigrati scelgono di sistemarsi per il 35% nel Nord Ovest, per il 28% nel Nord Est, il 24% nel Centro Italia ed il 14% al Sud o nelle Isole.

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