Integrazione tra ospedali delle aree metropolitane e strutture periferiche

altGarantire la sopravvivenza dei piccoli ospedali puntando alla piena integrazione con quelli più grandi di riferimento, presenti nelle aree metropolitane: è questo il filo conduttore alla base della nuova rete ospedaliera varata in Sicilia e presentata ieri a Palermo nel corso di una conferenza stampa.

Le novità sono state illustrate alla presenza dei direttori generali delle 17 aziende sanitarie siciliane. I decreti con cui viene ridisegnata la nuova mappa degli ospedali, uno per ognuna delle 17 aziende sanitarie della Sicilia, hanno già ricevuto il “positivo apprezzamento” dell’Agenzia ministeriale per i servizi sanitari alle Regioni. La rimodulazione prevista dal piano di rientro e coerente con i principi della legge di riforma tiene conto dei nuovi indicatori contenuti nel “Patto per la Salute”. Verrà quindi assicurata la sopravvivenza e la rifunzionalizzazione dei piccoli ospedali e la loro organicità alle grandi strutture di riferimento che sono presenti nelle aree metropolitane. La dotazione complessiva della Sicilia raggiunge la quota di 19.524 posti letto.
La nuova organizzazione punta alla piena integrazione tra grandi ospedali di riferimento presenti nelle aree metropolitane e nei capoluoghi di provincia ed i piccoli ospedali dei centri periferici. In tutte le province verranno garantite le funzioni basilari di medicina e chirurgia, mentre le alte specializzazioni saranno allocate nei grandi ospedali di riferimento.

Fonte: Adnkronos