Il vertice di Copenaghen e la sfida per un futuro sostenibile

altDal 7 al 18 dicembre i governi di oltre 190 Paesi si riuniranno a Copenaghen per siglare un nuovo accordo globale sul clima.

Molti autorevoli studi confermano che se non si agisce in fretta, la temperatura del pianeta salirà di oltre 1,5°C con conseguenze irreversibili per l’ambiente. Già oggi ci troviamo di fronte ad un’evidente accelerazione degli impatti del surriscaldamento globale con effetti sempre più rilevanti. E secondo l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu, il 66% dei profughi registrati nel 2007 sono persone colpite da catastrofi naturali o da mutate condizioni dell’ecosistema.

Il successo della Conferenza sul clima di Copenaghen dipenderà in gran parte dagli impegni di Cina e Stati Uniti. Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ribadisce la proposta dell’Ue volta a generalizzare l’impegno per ridurre i gas serra del 50% entro il 2050, un obiettivo possibile anche se impegnativo, al quale tutti i Paesi devono tendere.
A Copenaghen, infatti, è in gioco non un semplice negoziato, ma la sfida più importante per un futuro sostenibile.

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